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CORONAVIRUS Come ottenere i bonus del Decreto Cura Italia

Il Decreto Cura Italia, approvato il 16 gennaio e pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale, prevede una serie di bonus a commercianti, famiglie, lavoratori e altri soggetti. Il tutto in modo da affrontare l’emergenza coronavirus.
Di seguito i bonus del Decreto Cura Italia e come ottenerli. Per alcuni ancora non si conoscono i dettagli e le modalità di erogazione dagli enti competenti.
Il congedo parentale – I lavoratori con figli fino a 12 anni hanno diritto a partire dal 5 marzo a un’indennità del 50% della retribuzione. I lavorati possono scegliere, in alternativa, un bonus di 600 euro da usare per il pagamento della baby-sitter. Sulle modalità di erogazione mancano ancora le indicazioni dell’Inps.
I permessi per l’assistenza ai disabili – I lavoratori con a carico persone disabili possono ottenere dal datore di lavoro il congedo ‘104’ per marzo e aprile. I giorni di permesso, da un minimo di 3 a un massimo di 12, possono essere frazionati, sommati o usati in una sola ‘tranche’.
Il bonus per chi continua ad andare a lavoro – Per lavoratori con redditi fino a 40.000 euro che continuano a recarsi al lavoro riconosciute 100 euro direttamente nella busta paga di aprile.
I bonus per partite Iva e lavoratori iscritti alla Cassa – Il decreto prevede un’indennità di 600 euro esentasse per i liberi professionisti con partita Iva. Oltre ai collaborati al 23 febbraio 2020 in caso non siano iscritti a nessun tipo di forma previdenziale obbligatoria. Per ottenere il bonus serve fare domanda all’Inps. Per quanto riguarda le persone iscritte alla Cassa, o a ordini e albi professionali potranno chiedere l’ottenimento di un “reddito di ultima istanza”. Anche per questo dovranno essere comunicate le modalità operative. Il governo ha stanziato 300 milioni per questo tipo di indennità.
Gli aiuti agli stagionali agricoli, del turismo e autonomi – I lavoratori stagionali nel campo del turismo e degli stabilimenti termali possono ottenere l’indennità di 600 euro, esentasse. Possono ottenerla anche gli operai agricoli, a patto che nel 2019 abbiamo avuto almeno 50 giornate di lavoro pagate. Lo stesso vale per chi è iscritto alle gestioni speciali dell’assicurazione generale obbligatoria, se non iscritti ad alcun tipo di previdenza. Per ottenerlo bisogna fare domanda all’Inps.
Credito d’imposta al 60% per gli affitti di negozi e botteghe – È previsto un credito d’imposta del 60% dell’affitto di marzo 2020 del negozio nel quale artigiani e commercianti svolgono il proprio lavoro. Si tratta di un bonus che scatta in automatico poiché sarà spendibile in compensazione. Questo bonus non sarà però riconosciuto alle attività rimaste aperte durante le misure anti contagio.
Il credito d’imposta per la sanificazione – Per gli artigiani, i professionisti e i commercianti che attuano misure di sanificazione del posto di lavoro riconosciuto un credito d’imposta del 50% delle spese di sanificazioni fino a un massimo di 20.000 euro. Il Mise deve ancora pubblicare i dettagli operativi per l’erogazione.
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Ricciardi difende Conte e il lockdown. La Commissione Covid mette paura

Il docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, Walter Ricciardi, ha espresso la sua visione sulla Commissione d’inchiesta su Covid, approvata definitivamente e senza problemi dalla Camera. A suo avviso, la commissione “è viziata fin dall’inizio” in quanto le indagini saranno apparentemente dirette verso “la critica del governo” in carica durante la pandemia, e non verso un’analisi effettiva dei problemi. La sua percezione è che le aspettative riguardo l’operazione e l’utilità tecnica futura del lavoro da svolgere, sono pessimiste.
Ricciardi ha osservato come “tutti i Paesi del mondo hanno esaminato ciò che è accaduto” durante la pandemia, con un approccio obiettivo e basato su prove scientifiche per “imparare e non dimenticare la lezione di Covid“. Accoglie positivamente tutte le commissioni che cercano di approfondire, rivedere ed imparare per il futuro. Tuttavia, la commissione italiana è stata impostata esclusivamente in termini politici. Il fatto che le Regioni, responsabili della fornitura dei servizi sanitari in Italia, siano state escluse dal perimetro d’indagine indica, secondo Ricciardi, la mancanza di volontà di fare un esame scientifico.
Ribadisce che tale commissione, con il suo attuale setup, “non può portare a nulla di buono, se non a ulteriori polemiche e divisioni”. Sottolinea che sono ancora presenti le stesse condizioni che hanno portato alla pandemia e sarebbe opportuno evitare divisioni e cercare un accordo unanime in Parlamento sulla necessità di non ripetere gli stessi errori.
Ricciardi non ha apprezzato la citazione da parte della deputata di Fratelli d’Italia, Alice Buonguerrieri nella sua dichiarazione di voto. Il suo intervento ha causato una bagarre in Aula e ha suscitato le reazioni di Speranza e Giuseppe Conte. Nello specifico, la deputata ha affermato che la commissione è ciò che coloro che hanno subito lockdown, Green pass, restrizioni chiedono, misure che, secondo lei, mancano di supporto scientifico e sono state attuate come soluzioni di “cieca disperazione”.
Ricciardi ha risposto alla dichiarazione della parlamentare, dicendo che il lockdown è effettivamente una misura di cieca disperazione nell’ottica che rappresenta l’unica alternativa possibile in quel contesto. La dichiarazione è stata presa provvista, attribuendole un significato negativo. Ricciardi conclude riaffermando le sue preoccupazioni in merito alle premesse imposte, non aspettandosi nulla di buono.
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Covid, scoperta una nuova variante ‘sudafricana’: “Ha subito oltre 100 mutazioni”

Nuova variante sudafricana di Covid: più di 100 mutazioni
Una recente scoperta nel campo della virologia ha portato alla luce una nuova variante di Covid, individuata in Sudafrica e denominata Ba.2.87.1. Tale variante, caratterizzata da oltre 100 mutazioni, è stata individuata da un gruppo di scienziati che aveva precedentemente individuato Omicron.
Il direttore del Centro per la risposta alle epidemie e l’innovazione presso la Stellenbosch University, Tulio de Oliveira, ha sottolineato che questa variante è geneticamente distintiva dagli attuali ceppi di Omicron circolanti. Secondo de Oliveira, l’analisi preliminare suggerisce che la variante Ba.2.87.1 sia emersa da Ba.2 o dal nodo basale di Omicron, con ipotesi che indicano un’origine da un’infezione cronica seguita dalla trasmissione nella popolazione.
Al momento, la trasmissibilità e la patogenicità di questa nuova variante sono ancora sconosciute; tuttavia, le prime analisi suggeriscono che potrebbe essere meno immunoevasiva rispetto ad altri ceppi. Alcuni ricercatori, come Raj Rajnarayanan dell’Università dell’Arkansas, hanno evidenziato che Ba.2.87.1 dovrebbe produrre ulteriori mutazioni per rimanere competitiva.
Nonostante la scoperta di questa nuova variante, al momento non sembra costituire una preoccupazione immediata, in quanto i contagi in Sudafrica rimangono relativamente bassi e non sembra diffondersi ampiamente. Tuttavia, il paese ha intensificato la sorveglianza genomica per monitorarne la diffusione. In definitiva, la scoperta di questa nuova variante sudafricana di Covid pone ulteriori interrogativi sulle mutazioni e l’evoluzione del virus, richiedendo ulteriori studi e monitoraggi per comprendere appieno le sue caratteristiche e il suo impatto sulla salute pubblica.
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