Attualità
ERDOGAN – CONTE L’economia italiana nelle mani del Sultano?
“E’ un grande piacere avere come ospite il caro amico Conte: da quando ha preso l’incarico siamo in stretto contatto”. Queste le parole di Erdogan in occasione dell’incontro con il premier Giuseppe Conte avvenuto il 13 gennaio scorso ad Ankara, nel corso del quale il presidente turco non ha mancato inoltre di ricordare che “l’Italia è partner strategico e alleato” della Turchia.
Delle relazioni tra Italia e Turchia se ne sta discutendo molto nelle ultime ore, specie dopo la decisione di Erdogan di aprire i confini verso l’Europa ai profughi ospitati ad Ankara. L’accondiscendenza dell’Italia nei riguardi del governo turco non potrebbe spiegarsi senza tenere conto degli interessi economici e politici che intercorrono tra i due Paesi. Non solo aziende come Pirelli e Ferrero, ma anche Leonardo, ex Finmeccanica, è presente con sedi in Turchia; per non parlare della Vitrociset, acquistata lo scorso anno dall’ex Finmeccanica e specializzata nel settore della difesa, sicurezza e trasporti, o della Selex ES Elektronik Turkey.
La lista delle imprese italiane che operano o hanno avuto contatti con la Turchia è veramente lunga, e ciò potrebbe spiegare il cauto atteggiamento tenuto dal nostro governo nei riguardi delle iniziative portate avanti dalla Turchia in politica estera.
Attualità
Testaccio: Diciassettenne accoltellato, testimone conferma che l’aggressore non è della nostra scuola.
Un giovane di 17 anni è stato accoltellato a Roma, con le indagini in corso sull’incidente avvenuto a piazza Testaccio. L’aggressore è stato descritto come un coetaneo esterno al centro di formazione professionale frequentato dalla vittima. Secondo un testimone, la lite sarebbe iniziata a scuola e si sarebbe poi trasferita in piazza, culminando con l’aggressione. Attualmente il ragazzo ferito si trova ricoverato in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita presso l’ospedale San Camillo. La madre della vittima chiede giustizia e si concentra sugli elementi esistenti, evitando di aggiungere nuovi dettagli.
Attualità
Il Governo è ribellato da 14 comuni della Tuscia al deposito di scorie nucleari.
Il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli ha ribadito il rifiuto dei sindaci alla realizzazione di depositi per scorie nucleari nella Tuscia durante una riunione. La Sogin, società incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari, ha individuato potenziali siti in 14 comuni della zona, ma i primi cittadini si oppongono attivamente a questa possibilità. Romoli ha annunciato la costituzione di un team di esperti per dimostrare l’inadeguatezza dei terreni e la sismicità della zona. La difesa della Tuscia è considerata una responsabilità condivisa e nove comuni hanno già espresso un parere negativo sull’ipotesi dei depositi.
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