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NEWS ITALIA Indagato il carabiniere che ha sparato a Ugo Russo

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NEWS ITALIA Indagato il carabiniere che ha sparato a Ugo Russo

Indagato con l’accusa di omicidio volontario il carabiniere che ha sparato al giovane Ugo Russo. Il quindicenne armato di pistola che stava tentando di rapinargli l’orologio. Arma risultata poi una replica di quelle vere priva del tappo rosso.

Indagato dalla Procura di Napoli il carabiniere ventitreenne che ha sparato a Ugo Russo. Il giovane, colpito due volte, è deceduto per le gravi ferite riportate. Con la vittima anche un diciassettenne, fermato con l’accusa di tentata rapina e iscritto nel registro degli indagati per il reato di rapina. Le indagini hanno appurato che il minorenne aveva poco prima compiuto almeno un’altra rapina. Gli sono stati trovati un Rolex e una catenina d’oro. Molte le manifestazioni di solidarietà nei confronti del militare. Sui social anche l’hashtag #iostoconilcarabiniere. L’iscrizione del carabiniere nel registro degli indagati è ritenuta dagli inquirenti “un atto dovuto”. Saranno le perizie balistiche a stabilire se nel suo comportamento possa essere configurata la legittima difesa. Nelle prossime ore sarà eseguita l’autopsia sul cadavere. Altro particolare chiarito dalle indagini è che i due ragazzi erano a bordo di uno scooter sottoposto a fermo amministrativo e con targa clonata.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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