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‘Lazio Doctor COVID’: la nuova app a disposizione dei medici di famiglia

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‘Lazio Doctor COVID’: la nuova app a disposizione dei medici di famiglia

In arrivo ‘Lazio Doctor COVID’. A disposizione dei medici di famiglia una nuova app per monitorare i pazienti in sorveglianza domiciliare.

Come spiega l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, ‘Lazio Doctor COVID’ è la nuova app della Regione. Ideata per “dar modo ai medici di famiglia di stabilire un contatto diretto con il paziente per la sorveglianza sanitaria in totale sicurezza”. Niente più telefonate, niente più medici che visitano a domicilio il paziente che potrebbe essere positivo al coronavirus, anche se asintomatico. I medici di famiglia dovranno accedere a una piattaforma a loro dedicata. I pazienti in osservazione sanitaria dovranno scaricare l’applicazione che sarà disponibile sia per Android che per iOS. Da questa piattaforma i dottori potranno videochiamare i pazienti anche se il timore è che gli anziani potrebbero non riuscire a utilizzarla.

Altro grande problema è come gestire i pazienti che non sono sotto sorveglianza sanitaria o non hanno particolari sintomi. Per questo il Sindacato dei Medici Italiani del Lazio, SMI, ha inviato una nota ai vertici della Regione e alle Asl: “Persiste ancora la grave e irresponsabile carenza di DPI (dispositivi di protezione individuale) per tutto il personale medico del territorio”. I medici di famiglia si stanno organizzando acquistando a prezzi spropositati gel igienizzanti, guanti e mascherine.

La nota poi prosegue: “Un medico che ha in carico circa 1000/1200 pazienti ne visita in genere 20/25 al giorno, più tutti gli accessi per incombenze burocratiche varie. Di questi pazienti circa un terzo, in questo periodo, presenta malattie respiratorie. Per l’emergenza Covid-19 tali pazienti sono da considerare sospetti. Dunque l’approvvigionamento singolo dei dispositivi di protezione individuale comprende almeno cinque mascherine monouso, gel sanificanti, cuffie, camici monouso e occhiali di protezione. Quindi un medico che ha in carico 1000/1200 pazienti necessita di 7/10 mascherine al giorno. Un medico con 500/700 da 3 a 7 mascherine al giorno”.

Un altro problema riguarda i tamponi: “Richiediamo essenziale rivedere la direttiva regionale in cui si ritiene che un medico in contatto con Covid positivo debba continuare a lavorare in assenza di certezze. Il medico in contatto con paziente positivo deve potere accedere al tampone in via prioritaria proprio per evitare ulteriore possibile diffusione, stante la contagiosità confermata anche dei casi asintomatici. Altrimenti l’unica strada è la quarantena, come per i comuni cittadini”.

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