Il ministro per il Sud Peppe Provenzano allarmato per l’economia del nostro paese e punta il dito sulle decisioni prese negli anni scorsi riguardo la sanità.
Provenzano sui problemi dell’economia italiana dichiara: “Se questa epidemia fosse scoppiata al Sud sarebbe un’ecatombe per quelle zone. Non lo dico con sollievo ma con rabbia. Questi sono i risultati dovuti al disinvestimento nella sanità pubblica di alcune degenerazioni regionali. Della loro scelta di puntare sul privato. Qui al Sud abbiamo due settimane di tempo in più perché il contagio si è diffuso dopo. Ma non dobbiamo sprecarle. Il distanziamento va applicato con la massima cura e intanto dobbiamo ampliare la disponibilità di letti in terapia intensiva. Se la crisi si prolunga bisogna prendere misure universalistiche per raggiungere anche le fasce sociali più vulnerabili. Penso alle famiglie numerose, oltre a chi lavorava in nero. Non basta la cassa integrazione in deroga per gli artigiani. L’Italia non può permettersi di finanziare illimitatamente a debito questa crisi. Per uscirne abbiamo bisogno di un piano europeo di investimenti coordinato. Per questo gli eurobond o un uso del fondo salvataggi Mes deve essere libero da ogni condizionalità”.