Coronavirus
CORONAVIRUS Scoperta rivendita illegale di mascherine
CORONAVIRUS Scoperta rivendita illegale di mascherine. Tra frutta, verdura e detersivi, vendeva anche le mascherine per proteggersi dal virus. 9 euro per un dispositivo privo di marchio CE sul quale erano artatamente inseriti un filtro posticcio e un noto marchio di fabbrica. Questo quanto scoperto dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro in una rivendita di via di Porta Cavalleggeri. Il gestore un venticinquenne incensurato del Bangladesh.
Oltre alle rivendita illegale di mascherine, vendute con un rincaro di circa il 750% sul normale prezzo di vendita, il commerciante è finito nei guai anche per aver impiegato un lavoratore ‘in nero’. Nell’attività, infatti, trovato anche un connazionale di 55 anni. Quest’ultimo, essendo decaduta la sua ‘giustificazione’ lavorativa per rimanere fuori dalla sua abitazione, come previsto dalle misure adottate dal Governo Italiano per il contenimento della diffusione del Covid-19, è stato denunciato per inosservanza delle prescrizioni dell’Autorità. Il suo ‘datore di lavoro’ invece denunciato a piede libero per immissione sul mercato di prodotti pericolosi. Oltre che manovre speculative su merci e contraffazione, alterazione o uso di marchi, segni distintivi ovvero di brevetti modelli e disegni. Per lui, inoltre, una sanzione amministrativa di 1.800 euro per aver impiegato un lavoratore sprovvisto di contratto.
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