Coronavirus
Il M5S insiste sulla requisizione: “Sanità privata? Con il Dl CuraItalia tutto è possibile”

Vito Crimi, capo politico del M5S, tramite i social torna sull’idea di requisire strutture alla sanità privata: “L’avevamo detto nei giorni scorsi, per proteggere la salute dei cittadini e per combattere questa guerra contro il coronavirus siamo pronti anche ad avvalerci delle strutture in uso alla sanità privata se necessario. Con il decreto legge CuraItalia tutto questo ora diviene possibile. In virtù delle nuove misure appena varate il servizio sanitario nazionale potrà trasferire in ambito pubblico risorse umane e materiali privati fino al termine dello stato di emergenza per un costo di 340 milioni di euro. Le strutture private dovranno mettere a disposizione il proprio personale in servizio, i locali, gli strumenti e le apparecchiature in dotazione per le attività sanitarie connesse all’emergenza. La Protezione Civile potrà disporre la requisizione di presidi sanitari (ospedali, poliambulatori e altro) e medico chirurgici. Nonché di beni mobili, sia da soggetti pubblici che privati. Lo stesso vale per i Prefetti che potranno procedere alla requisizione di alberghi o altri analoghi immobili per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria. Prevedere l’eventualità di requisire le strutture private del territorio nazionale per salvaguardare il bene pubblico più importante, la salute di tutti i cittadini, è un atto forte imposto dall’eccezionalità del momento che stiamo vivendo. Un atto forte, ma pur sempre dovuto, necessario a un Paese che si ritrova in guerra contro un nemico invisibile e che per sconfiggerlo deve mettere in campo ogni misura possibile. Ovviamente i privati non lavoreranno né collaboreranno a titolo gratuito. A tutti i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che da settimane prestano servizio in prima linea per salvare vite umane e a tutti coloro che contribuiranno ancora per far fronte all’emergenza saranno riconosciuti incentivi e adeguate risorse per il lavoro straordinario effettuato. Nel caso delle requisizioni di strutture private, per i proprietari sono previsti indennizzi pari al prezzo di mercato. L’abbiamo sempre detto e continueremo a ribadirlo. Per affrontare al meglio questa emergenza è necessario che tutti facciano la propria parte. La fanno le istituzioni lavorando a testa bassa senza sosta per reperire e distribuire le risorse sanitarie necessarie, per aiutare famiglie, imprese e lavoratori in difficoltà, per garantire la continuità dei servizi essenziali e tanto, tantissimo altro. La fanno i cittadini restando a casa con impegno, sacrificio e senso di responsabilità. La sta facendo la sanità pubblica prestando soccorso ai malati grazie all’immenso lavoro di donne e uomini che non si risparmiano, si alternano in turni massacranti e sono soggetti a un’inimmaginabile pressione. E anche la sanità privata deve fare appieno la sua parte come accade già in talune circostanze. In questa emergenza ci siamo dentro tutti. Dobbiamo lavorare fianco a fianco e condividere tutte le risorse disponibili per poterne uscire il prima possibile. Uniti lottiamo e uniti vinciamo”.
Coronavirus
Ricciardi difende Conte e il lockdown. La Commissione Covid mette paura

Il docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, Walter Ricciardi, ha espresso la sua visione sulla Commissione d’inchiesta su Covid, approvata definitivamente e senza problemi dalla Camera. A suo avviso, la commissione “è viziata fin dall’inizio” in quanto le indagini saranno apparentemente dirette verso “la critica del governo” in carica durante la pandemia, e non verso un’analisi effettiva dei problemi. La sua percezione è che le aspettative riguardo l’operazione e l’utilità tecnica futura del lavoro da svolgere, sono pessimiste.
Ricciardi ha osservato come “tutti i Paesi del mondo hanno esaminato ciò che è accaduto” durante la pandemia, con un approccio obiettivo e basato su prove scientifiche per “imparare e non dimenticare la lezione di Covid“. Accoglie positivamente tutte le commissioni che cercano di approfondire, rivedere ed imparare per il futuro. Tuttavia, la commissione italiana è stata impostata esclusivamente in termini politici. Il fatto che le Regioni, responsabili della fornitura dei servizi sanitari in Italia, siano state escluse dal perimetro d’indagine indica, secondo Ricciardi, la mancanza di volontà di fare un esame scientifico.
Ribadisce che tale commissione, con il suo attuale setup, “non può portare a nulla di buono, se non a ulteriori polemiche e divisioni”. Sottolinea che sono ancora presenti le stesse condizioni che hanno portato alla pandemia e sarebbe opportuno evitare divisioni e cercare un accordo unanime in Parlamento sulla necessità di non ripetere gli stessi errori.
Ricciardi non ha apprezzato la citazione da parte della deputata di Fratelli d’Italia, Alice Buonguerrieri nella sua dichiarazione di voto. Il suo intervento ha causato una bagarre in Aula e ha suscitato le reazioni di Speranza e Giuseppe Conte. Nello specifico, la deputata ha affermato che la commissione è ciò che coloro che hanno subito lockdown, Green pass, restrizioni chiedono, misure che, secondo lei, mancano di supporto scientifico e sono state attuate come soluzioni di “cieca disperazione”.
Ricciardi ha risposto alla dichiarazione della parlamentare, dicendo che il lockdown è effettivamente una misura di cieca disperazione nell’ottica che rappresenta l’unica alternativa possibile in quel contesto. La dichiarazione è stata presa provvista, attribuendole un significato negativo. Ricciardi conclude riaffermando le sue preoccupazioni in merito alle premesse imposte, non aspettandosi nulla di buono.
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Covid, scoperta una nuova variante ‘sudafricana’: “Ha subito oltre 100 mutazioni”

Nuova variante sudafricana di Covid: più di 100 mutazioni
Una recente scoperta nel campo della virologia ha portato alla luce una nuova variante di Covid, individuata in Sudafrica e denominata Ba.2.87.1. Tale variante, caratterizzata da oltre 100 mutazioni, è stata individuata da un gruppo di scienziati che aveva precedentemente individuato Omicron.
Il direttore del Centro per la risposta alle epidemie e l’innovazione presso la Stellenbosch University, Tulio de Oliveira, ha sottolineato che questa variante è geneticamente distintiva dagli attuali ceppi di Omicron circolanti. Secondo de Oliveira, l’analisi preliminare suggerisce che la variante Ba.2.87.1 sia emersa da Ba.2 o dal nodo basale di Omicron, con ipotesi che indicano un’origine da un’infezione cronica seguita dalla trasmissione nella popolazione.
Al momento, la trasmissibilità e la patogenicità di questa nuova variante sono ancora sconosciute; tuttavia, le prime analisi suggeriscono che potrebbe essere meno immunoevasiva rispetto ad altri ceppi. Alcuni ricercatori, come Raj Rajnarayanan dell’Università dell’Arkansas, hanno evidenziato che Ba.2.87.1 dovrebbe produrre ulteriori mutazioni per rimanere competitiva.
Nonostante la scoperta di questa nuova variante, al momento non sembra costituire una preoccupazione immediata, in quanto i contagi in Sudafrica rimangono relativamente bassi e non sembra diffondersi ampiamente. Tuttavia, il paese ha intensificato la sorveglianza genomica per monitorarne la diffusione. In definitiva, la scoperta di questa nuova variante sudafricana di Covid pone ulteriori interrogativi sulle mutazioni e l’evoluzione del virus, richiedendo ulteriori studi e monitoraggi per comprendere appieno le sue caratteristiche e il suo impatto sulla salute pubblica.
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