Attualità
NEWS MONDO Forte scossa di terremoto in Croazia: trema anche Venezia
Secondo le prime informazioni la forte scossa di terremoto registrata ha avuto epicentro in Croazia. Il sisma, secondo le prime stime, ha avuto una magnitudo di 5.3 gradi.
Il terremoto registrato in Croazia si è sviluppato nei pressi di Zagabria vicino al confine con la Slovenia. La scossa ha avuto origine nel sottosuolo a una profondità di appena 10 km. Molte le chiamate ai vigili del fuoco di persone spaventate. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e del servizio geologico statunitense Usgs il sisma ha avuto epicentro a Kasina, insediamento nel nordest della città di Zagabria. Molti i danni riportati dagli edifici. Al momento non ci sono informazioni su eventuali danni a persone. La scossa è stata avvertita anche a Venezia, Lido e vasta parte del territorio della provincia. Prima della scossa delle 6.40 registrato anche un altro terremoto di magnitudo 4.3 in Grecia alle 3.43. I due eventi, però, non sembrano essere collegati.
Attualità
Testaccio: Diciassettenne accoltellato, testimone conferma che l’aggressore non è della nostra scuola.
Un giovane di 17 anni è stato accoltellato a Roma, con le indagini in corso sull’incidente avvenuto a piazza Testaccio. L’aggressore è stato descritto come un coetaneo esterno al centro di formazione professionale frequentato dalla vittima. Secondo un testimone, la lite sarebbe iniziata a scuola e si sarebbe poi trasferita in piazza, culminando con l’aggressione. Attualmente il ragazzo ferito si trova ricoverato in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita presso l’ospedale San Camillo. La madre della vittima chiede giustizia e si concentra sugli elementi esistenti, evitando di aggiungere nuovi dettagli.
Attualità
Il Governo è ribellato da 14 comuni della Tuscia al deposito di scorie nucleari.
Il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli ha ribadito il rifiuto dei sindaci alla realizzazione di depositi per scorie nucleari nella Tuscia durante una riunione. La Sogin, società incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari, ha individuato potenziali siti in 14 comuni della zona, ma i primi cittadini si oppongono attivamente a questa possibilità. Romoli ha annunciato la costituzione di un team di esperti per dimostrare l’inadeguatezza dei terreni e la sismicità della zona. La difesa della Tuscia è considerata una responsabilità condivisa e nove comuni hanno già espresso un parere negativo sull’ipotesi dei depositi.
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