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Bel gesto di Virginia Raggi, spesa regalata alle famiglie romane

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Bel gesto di Virginia Raggi, spesa regalata alle famiglie romane

Virginia Raggi continua la sua opera di solidarietà e porta aiuti concreti alle famiglie di Roma. Anche oggi consegnati pacchi di spesa a chi ne ha davvero bisogno

Al Municipio VII Virginia Raggi ha sorpreso i romani con la sua generosità. La Sindaca della Capitale, insieme al suo staff, ha fatto recapitare 200 pacchi di spesa alle famiglie meno abbienti. Queste le parole della Raggi, tramite il suo profilo Facebook: “Il tutto rientra nel piano delle 45mila confezioni che stiamo regalando ai romani in difficoltà. Oggi 200 pacchi sono stati recapitati al settimo municipio perchè vogliamo essere vicini a coloro che stanno soffrendo più di altri questa crisi. Vogliamo dare sostegno a tutti i cittadini e ringraziamo la Protezione Civile, polizia locale, municipi e parrocchie“.

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Dalla colazione al pranzo veloce, prezzi più bassi del Sud rispetto al Nord: la classifica sensazionale dei risparmiatori

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Dalla colazione al pranzo veloce, prezzi più bassi del Sud rispetto al Nord: la classifica sensazionale dei risparmiatori

🇮🇹 Roma, capitale del caffè economico e delle pizze salate! Il nuovo rapporto Fipe-Confcommercio svela i prezzi che fanno discutere: da 1,12€ per un espresso a 13,47€ per pizza e bibita a Venezia. #Roma #Caffè #Pizza #Economia #Costi #Italia


«Si registra un anno di moderata crescita che vede il consolidamento dei trend positivi osservati nel 2023, ma anche una persistenza di diverse criticità strutturali». Questo è quanto emerso dal Rapporto Ristorazione 2025 di Fipe-Confcommercio sul settore. Il rapporto annuale della Federazione dei pubblici esercizi è stato presentato ieri a Roma, alla presenza del numero uno di Fipe, Lino Enrico Stoppani, del Direttore del Centro Studi Luciano Sbraga e del presidente Inps Gabriele Fava. Il report è stata anche un’occasione importante per comprendere il costo medio di beni e servizi che i cittadini romani sono chiamati a sostenere quotidianamente.

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CAFFÈ

Particolarmente curioso è aver appreso il prezzo medio di una tazzina di caffè, che per quanto riguarda la capitale si attesta a 1,12 euro. Questo dato, riferito al dicembre 2024, elegge Roma come una delle città più economiche dove poter gustare uno dei piaceri più amati dagli italiani che spesso rappresenta anche una sorta di rito. Di sicuro risulta essere molto più oneroso il caffè milanese, con ben 1,18 euro, mentre a 1,21 euro troviamo il caffè di Firenze. Ancora più impegnativo quello di Venezia con 1,24 euro, per arrivare poi alla bottega più cara, quella bolognese: nel capoluogo emiliano la «coffe break» può arrivare a costare infatti fino a 1,27 euro.

Commento: A quanto pare, i romani possono godersi il loro caffè senza dover ipotecare la casa.

CAPPUCCINO

I romani, rispetto agli abitanti degli altri grandi centri italiani, non possono lamentarsi neanche del cappuccino. Anche in questa speciale classifica i bar della città eterna sono i più vantaggiosi visto che richiedono in media 1,32 euro per poter preparare la giusta miscela di latte e caffè. Non esattamente la stessa cosa se ci si sposta più a nord: la vicina Firenze è a 1,43 euro mentre a Milano bisogna spendere 1,57 euro. Rispondono in modo ideale le città di Venezia e Bologna, maggiorate rispettivamente di sette e sei centesimi in più. In questa «gara», spicca in modo particolare il cappuccino napoletano: nei bar partenopei il costo medio registrato è di 1,76 euro.

Commento: Il Sud Italia vince la gara del cappuccino più caro, ma a Napoli è quasi un affare culturale.

PIZZA E PANINI

Messa da parte la colazione c’è da pensare al secondo pasto della giornata: il pranzo. A volte bisogna accontentarsi di un qualcosa di pratico e veloce come un buon panino. Ed è proprio il prezzo di questi a essere preso in esame in una delle tabelle di Fipe. In questo caso non è Roma a risultare la città con meno pretese, visto che il costo è di 3,68 euro. Napoli ad esempio si attesta a 3,44 euro mentre a Firenze risulta ancora più in basso con 3,02 euro. Decisamente più salato il sandwich milanese che troviamo in vetrina ad una media di 5,40 euro. E se invece del panino ci si volesse concedere una pizza e una bibita? In questo caso a Roma bisogna prepararsi a una spesa di 10.79 euro, leggermente maggiore rispetto a Napoli dove sono sufficienti 9,63 euro. Anche qui, è nell’Italia settentrionale che si registra un aumento della spesa: a Firenze per togliersi questo sfizio culinario occorrono 12,70 euro, a Bologna 11,8 mentre a Milano 12,97. La città più cara nel «campionato delle big» è senza dubbio Venezia, dove per consumare la «combo» si è invitati a mettere sul bancone 13,47 euro.

Commento: Venezia si conferma la città dove anche una pizza diventa un lusso. E dire che l’acqua alta non è l’unico problema lì!

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Giubileo ed economia, a Roma la partenza è prudente: cresce il turismo di qualità ma anche il malcontento locale

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Giubileo ed economia, a Roma la partenza è prudente: cresce il turismo di qualità ma anche il malcontento locale

Il Giubileo a Roma parte piano ma c’è ottimismo per il futuro. Secondo un’indagine di Confcommercio Roma, solo il 7% delle imprese ha visto un aumento dei clienti del 12%, mentre i ricavi sono stabili. #Roma #Giubileo #Turismo #Economia

Partenza senza squilli, ma c’è ottimismo per i prossimi mesi. Questo il bilancio di inizio Giubileo che viene fuori da un INDAGINE di Confcommercio Roma (in collaborazione con Format Research) per valutare l’impatto dell’Anno Santo sui pubblici esercizi e sul commercio al dettaglio, sulla base di 421 interviste a operatori del settore tra febbraio e marzo.

Il quadro che emerge è come detto agrodolce: il numero di clienti dall’inizio del Giubileo a oggi è aumentato solo per il 7% delle imprese. Commento: Insomma, non proprio il boom che ci si aspettava. Per queste aziende, l’aumento medio è stato del 12%. Se guardiamo al totale degli imprenditori, invece, i numeri parlano di una sostanziale stabilità con l’anno scorso (anzi di una leggera flessione, nell’ordine dello 0,5%). Per quanto riguarda invece i ricavi, il 5,2% delle imprese ha rilevato un aumento degli introiti, mediamente del 18%.

Chi sale

A beneficiare del Giubileo sono stati a conti fatti soprattutto bar e ristoranti. Mentre, se prendiamo in generale il settore dei pubblici esercizi, i ricavi sono di fatto uguali all’anno scorso (-0,4%). Non sembra però preoccupato Sergio Paolantoni, presidente di Fipe Roma (l’associazione dei pubblici esercizi di Confcommercio), secondo cui «è vero che non c’è stato un significativo aumento dei ricavi, forse anche per la malattia del Santo Padre nelle settimane scorse. Ma in questi giorni già vediamo maggiore afflusso di turisti e pellegrini, ci aspettiamo un exploit tra aprile e settembre. Si parla di un 20% di aumento dei ricavi, mi accontenterei anche di meno». Commento: Quando il Papa sta male, l’economia ne risente. Mentre per il direttore di Confcommercio Roma, Romolo Guasco, «chi aveva studiato la questione da un punto di vista storico lo aveva previsto, il Giubileo porta pellegrini ma non turisti. Nella Capitale sta venendo quello che era accaduto l’anno scorso a Parigi durante le Olimpiadi. Ma credo che l’arrivo dei lunghi ponti porterà nelle prossime settimane anche tanti turisti oltre ai pellegrini». Commento: A Roma, pellegrini sì, turisti un po’ meno.

L’altro aspetto

C’è da dire che alcuni settori, come il turismo extra lusso, non sembrano risentire dell{effetto Giubileo. A Roma nei primi due mesi dell’anno gli arrivi negli hotel e nelle strutture hanno segnato un +3,27%, le presenze invece hanno fatto registrare un +3,57% (la fonte è l’Osservatorio del mercato turistico e del lavoro). Paradossalmente a crescere di più sono stati i due poli opposti: gli hotel a 5 stelle (+4,61% di arrivi e +3,43% di presenze) e a una stella (+7,10% di arrivi e +8,67% di presenze). Commento: A Roma, o lusso sfrenato o low cost, la via di mezzo non paga. Non è un caso che, secondo il Campidoglio, oggi la Capitale è scoperta su due fronti: l’ellelusso e gli ostelli. Chi segue la fascia alta è Simone Amorico – proprietario del tour operator di lusso Access Italy, rivolto soprattutto al mercato Usa – che di «un boom di prenotazioni dagli Stati Uniti, nell’ordine del +30% sull’anno scorso, che già era stato buono». Questo perché, secondo Amorico, la fascia altissima «quasi non sa che c’è il Giubileo, si muove a prescindere e cerca esperienze fuori dal turismo di massa». Qualche esempio? «Da tempo organizziamo visite fuori orario ai Musei Vaticani oppure a Villa Borghese, oppure tour ristretti all’arena del Colosseo». Oggi infatti, più che i monumenti, «i turisti di fascia alta cercano qualcosa di diverso, di unico». Commento: I ricchi vogliono esperienze esclusive, il Giubileo? Boh.

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