Coronavirus
CORONAVIRUS Ecco la destabilizzazione della Fase 2
CORONAVIRUS Ecco la destabilizzazione della Fase 2 -La psicologa e criminologa Alessia Micoli, in questo articolo, spiega come la Fase 2 possa continuare a destabilizzare a livello psicologico
CORONAVIRUS Ecco la destabilizzazione della Fase 2 spiegata dalla psicologa Alessia Micoli
È finita la fase della paura causata da un’emergenza sanitaria, del Covid 19, che ha creato molti danni, che ha visto molti morti, tanti problemi economici e la nascita di numerose psicopatologie in moltissimi individui.
Difatti sono state numerosissime le richieste di aiuto, a distanza, ricevute dagli psicologi, tramite le piattaforme online, per i seguenti motivi: ansia, attacchi di panico, stress, nervosismo generalizzato, insonnia, deflessione dell’umore che hanno innescato una molteplicità di problematiche quali: litigi con i familiari, con il proprio partner fino ad arrivare ad una separazione in casa, violenza domestica, adolescenti con una dipendenza da internet e, addirittura, gesti di autolesionismo con suicidi.
Passato questo brutto momento, le persone si trovano a rimboccarsi le maniche e a fare i conti con una nuova ansia che concerne la difficoltà di come si andrà ad affrontare la “fase 2”, ovvero quando si riprenderà vita e la quotidianità che si era stati costretti ad abbandonare, quando si potrà riprendere ad andare a lavorare, a scuola, al mare.
La maggior parte delle persone si trovano a fare i conti con un quadro nosografico importante, quale il disturbo post traumatico da stress, caratterizzato da senso di spossatezza, apatia, paura del futuro e labilità emotiva a cui far fronte nei repentini cambiamenti di vita.
C’è chi sente il desiderio di vivere con meno regole, chi vive con la paura che le distanze non verranno rispettate ed il rischio del contagio è sempre dietro l’angolo e le richieste di aiuto agli psicologi, anziché diminuire sono di nuovo in aumento.
I consigli che vengono dati vertono tutti sul potenziare la propria resilienza, non disperdere le energie e concentrarsi su ciò che di buono ha fornito il dover stare obbligatoriamente in casa, il riprendere contatto con ciò che ha fornito molta forza, ovvero l’aver rispolverato ed apprezzato i valori della vita.
Bisogna imparare nuovamente a riadattarsi, nonostante la paura, tenendo sempre a mente che non è solo il mondo che è cambiato ma lo siamo anche noi e sicuramente in meglio.
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