Cronaca
Minaccia di uccidere la compagna con una spada: arrestato

I fatti si sono consumati lunedì 6 aprile intorno alle 7.00 a Ostia. La Sala Operativa ha inviato le volanti in via Giuseppe Molteni alla luce della segnalazione di una violenta lite in famiglia. Giunti sul posto, gli agenti hanno subito individuato l’appartamento da cui si sentivano provenire delle urla. Dopo aver bussato varie volte, un uomo, 31enne romano, ha aperto la porta parzialmente in evidente stato di alterazione. Costui si è piazzato davanti l’ingresso impedendo l’accesso ai poliziotti, mentre alle spalle si intravedeva una ragazza in lacrime che chiedeva aiuto. I poliziotti hanno tentato di instaurare un dialogo col 31enne cercando di calmarlo, ma l’uomo sarebbe sempre più aggressivo rifiutandosi di farli entrare. Quindi ha tentanto di afferrare una spada e, dopo una breve colluttazione, è stato bloccato dagli agenti, messo in sicurezza e condotto presso gli uffici di polizia per gli ulteriori accertamenti. Durante il tragitto, nel tentativo di autolesionarsi, il 31enne ha inoltre danneggiato la volante. La vittima ha riferito agli investigatori che la convivenza era iniziata da un mese circa e che già altre volte si erano verificate delle violente liti con il compagno, sempre per futili motivi. In quei casi era intervenuta la polizia ma lei non l’aveva mai denunciato.
Nell’ultimo episodio, l’uomo ha svegliato la compagna alle due di notte chiedendole dei soldi. Dopo averla picchiata e minacciata con una spada, è uscito dicendole che sarebbe andato a compiere un furto in un bar per procurarsi da bere. Intorno alle 6.00, al rientro dell’uomo in casa vistosamente ubriaco, la donna ha notato che aveva con sé molte bottiglie di liquore rubate in un bar di Acilia. A quel punto il 31enne ha ricominciato a picchiarla e dopo averle puntato la spada alla gola ha minacciato di ucciderla. La vittima è stata accompagnata in ospedale con numerosi lividi. Anche due poliziotti, in seguito alle contusioni riportate dalla colluttazione con l’uomo, sono stati accompagnati al vicino ospedale e dimessi con una prognosi di 7 giorni. L’uomo, con numerosi precedenti di polizia per reati contro la persona, commessi con violenza e per maltrattamenti in famiglia nei confronti dell’ex compagna, ha continuato a minacciare gli agenti anche negli uffici di polizia. Al termine degli accertamenti il 31enne è stato tratto in arresto per i reati di maltrattamenti in famiglia, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento dei beni dello stato e inoltre denunciato, in stato di libertà, per tentata estorsione. La spada in acciaio appuntita del tipo “Gladio”, della lunghezza totale di 75 cm, di cui 57 di lama, è stato posta sotto sequestro in quanto oggetto del reato.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate

Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
-
Attualità3 giorni fa
Minacciata di morte dalla moglie: “Ti do ai miei amici e ti faccio prostituire”
-
Attualità5 giorni fa
Un uomo viene morso da un cane al Parco Talenti e subisce la lesione dei legamenti del ginocchio.
-
Attualità4 giorni fa
Ragazzina di 12 anni tenta il suicidio: viene salvata dai soccorritori mentre un medico le dà uno schiaffo
-
Ultime Notizie Roma4 giorni fa
Chiarezza e Verità sulla Consacrazione Episcopale e sulla Prelatura Internazionale di S. E. Mons. Salvatore Micalef