Nella notte tra il 21 e 22 dicembre scorso Pietro Genovese, il figlio del regista Paolo, mentre era alla guida dell’auto con cui ha ucciso le due giovani sedicenni Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, era al cellulare.
Questa la ricostruzione fatta dagli inquirenti. A mezzanotte, 27 minuti e 30 secondi, il ragazzo avrebbe selezionato quattro fotografie e un video. File che avrebbe inviato 19 secondi dopo, cioè quando le due ragazze sono finite travolte. La svolta nelle indagini è arrivata dopo che la polizia postale ha ricostruito istante per istante l’attività del cellulare di Genovese. Ora la procura contesta al ventunenne anche l’articolo 173 del codice della strada, il divieto di usare il cellulare mentre si guida. Per il figlio del regista accusato di duplice omicidio stradale aggravato chiesto il giudizio immediato.
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