Primo Piano
Dalla Germania treni speciali per la pasta italiana
Dalla Germania treni speciali per avere la pasta italiana.
“Volevamo saper cucinare la pasta come voi, bere Campari come voi, amare come voi, la dolce vita. Per questo vi abbiamo sempre invidiato”, scrive la Bild. Ed è proprio della pasta italiana uno dei beni di cui la Germania non riesce a fare a meno. Nei supermercati tedeschi fusilli, pennette, rigatoni e spaghetti vanno a ruba. Gli scaffali sono vuoti e la merce inizia a scarseggiare. Aldi, nota catena di negozi di alimentari, ha deciso così di approvvigionarsi con treni speciali che arrivano direttamente dall’Italia. Nonostante le difficoltà nel transito delle merci d’accordo con la DB Schenker, ramo della compagnia ferroviaria tedesca Deutsche Bahn che si occupa di logistica, ha trovato il modo di rifornirsi delle nostre prelibatezze.
Per il trasporto della pasta dei principali produttori di casa nostra predisposti degli speciali convogli che arriveranno in Baviera. Da qui saranno poi smistati nei punti vendita delle principali città della Germania meridionale. “La domanda di pastasciutta e affini è aumentata in maniera drastica a causa della crisi del coronavirus. E nello stesso tempo sono in calo i trasporti verso l’Italia. Vengono meno i tir e i treni per il viaggio di ritorno. Diversi treni speciali hanno già portato oltre 60.000 pacchi di fusilli, più di 75.000 di penne e 250.000 di spaghetti dall’Italia a Norimberga come prima consegna”, spiega l’azienda in una nota. La Schenker ha reso noto di aver consegnato finora duecento tonnellate di pasta direttamente a Norimberga.
-
Attualità6 giorni ago
ZTL Fascia Verde si allarga: 71 varchi extra senza multe automatiche, gli automobilisti esultano!
-
Roma e dintorni6 giorni ago
Roma, grave incidente in ditta: muore operaio schiacciato da un macchinario, un altro è ferito
-
Roma e dintorni7 giorni ago
Chirurgia bariatrica e colo-rettale, Campus Bio-Medico primo nel Lazio certificato Eras
-
Attualità7 giorni ago
Gravina scommette: Roma in riga per il secondo stadio a Euro 2032, nonostante le solite incertezze italiane