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MES Tolte le condizioni per le spese mediche ma non per il sostegno economico

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MES Tolte le condizioni per le spese mediche ma non per il sostegno economico

MES Tolte le condizioni per le spese mediche ma non per il sostegno economico.

Tolte nel Mes le condizioni per le spese mediche ma non per il sostegno economico. Ma c’è anche il Recovery Fund, il fondo temporaneo proposto dalla Francia. Fondo che secondo Roma e Parigi dovrà essere finanziato con gli eurobond. L’Eurogruppo ha trovato un compromesso su un pacchetto di aiuti da mille miliardi che l’Unione europea deve mettere per sostenere i Paesi colpiti dall’emergenza coronavirus. I ministri delle Finanze hanno trovato l’accordo sulle conclusioni da presentare ai leader europei. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, si dice soddisfatto: “Messi sul tavolo i bond europei, tolte le condizionalità. Consegniamo al Consiglio europeo una proposta ambiziosa. Ci batteremo per realizzarla. L’Italia vince, ora gli eurobond”. Su questi però la partita è tutta da giocare. Al tavolo dei leader europei si riproporrà lo scontro tra i Paesi del Sud e i rigoristi Olanda e Germania.

L’Eurogruppo “ha trovato l’accordo. Un pacchetto di dimensioni senza precedenti per sostenere il sistema sanitario, la cassa integrazione, la liquidità alle imprese e il Fondo per un piano di rinascita. L’Europa è solidarietà“, scrive il commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni. Il fronte dei Paesi del Sud è riuscito a inserire la proposta francese, appoggiata dall’Italia, del fondo di solidarietà da 500 miliardi teoricamente finanziabile con debito comune europeo. “L’Eurogruppo è d’accordo a lavorare a un Recovery Fund per sostenere la ripresa. Il fondo sarà temporaneo e commisurato ai costi straordinari della crisi e aiuterà a spalmarli nel tempo attraverso un finanziamento adeguato”. Ora tocca ai leader europei che dovranno decidere nel prossimo Consiglio come finanziare il nuovo fondo, se con bond comuni o con altri strumenti.

“Soggetti alla guida dei leader le discussioni sugli aspetti pratici e legali del fondo, la sua fonte di finanziamento, e strumenti innovativi di finanziamento, coerenti con i Trattati, prepareranno il terreno per una decisione”, si legge nelle conclusioni. Per questo l’Olanda ha subito precisato che resta “contraria agli eurobond”. Posizione che è anche quella della Germania. Per quanto riguarda il Mes nelle conclusioni si legge che “il solo requisito per accedere alla linea di credito sarà che gli Stati si impegnino a usarla per sostenere il finanziamento di spese sanitarie dirette o indirette, cura e costi della prevenzione collegata al coronavirus. La linea di credito sarà disponibile fino alla fine dell’emergenza. Gli Stati saranno impegnati a rafforzare i fondamentali economici, coerentemente con il quadro di sorveglianza fiscale europeo, inclusa la flessibilità“.

Sono quindi eliminate le condizioni per accedere al Mes per far fronte alle spese sanitarie. Ma restano i paletti da rispettare per il sostegno economico come chiedeva l’Olanda. “Con condizionalità light si intende che non ci sono richieste di austerità o aggiustamento del deficit ma si chiede solo che i fondi e le risorse che arrivano dal Mes siano utilizzati per affrontare le spese sanitarie, dirette e indirette, legate alla crisi. Si tratta di un radicale cambiamento della normale operatività del Mes”, spiegano fonti del ministero dell’Economia. Come previsto, nel testo finiscono anche i 200 miliardi di prestiti alle imprese da parte della Banca europea per gli investimenti e i 100 miliardi del nuovo programma Sure, il meccanismo anti-disoccupazione, che contribuirà a finanziare la cassa integrazione.

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