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Al policlinico militare del Celio nasce l’Hub Covid-Hospital

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Al policlinico militare del Celio nasce l’Hub Covid-Hospital

CORONAVIRUS Al policlinico militare del Celio nasce l’Hub Covid-Hospital.

Centoventi posti letto, di cui 30 destinati alla terapia intensiva o sub-intensiva, verranno predisposti nelle prossime due settimane al Policlinico Militare del Celio di Roma. Il nuovo hub che diventerà polo di riferimento anti coronavirus del Centro Italia. Una struttura con una capacità di ricovero e cura che sarà successivamente implementata fino a 150 posti, di cui 50 per terapia intensiva o sub-intensiva. L’iniziativa fa parte di una collaborazione tra il Ministero della Difesa, quello della Sanità e la Regione Lazio. Ieri è avvenuto il sopralluogo per verificare lo stato dei lavori, già avviati, del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini e del Ministro della Salute Roberto Speranza.

Il Ministro Guerini ha dichiarato: “Sulla base delle indicazioni che il Ministro Speranza ha fornito a tutto il Paese la Difesa e il Policlinico Militare Celio hanno risposto tempestivamente alla necessità di sviluppare una rete di Covid Hospital, che rappresenta una priorità non solo ora che siamo nella fase acuta ma anche in futuro. Dentro le scelte che il Governo ha compiuto in questi mesi, prescritte dalla comunità scientifica, c’è sempre stato l’apporto della Difesa. Le Forze Armate sono chiamate a svolgere il loro lavoro per la salvaguardia delle istituzioni. Quando il Paese chiama rispondono sempre con profondo senso del dovere. Ringrazio i medici militari e gli infermieri impegnati qui al Celio, dove abbiamo deciso di dedicare spazi per la lotta al coronavirus e tutti coloro che operano in prima linea dove c’è l’emergenza”.

Durante la visita ha preso la parola anche il ministro Speranza: “Questo hub rappresenta uno dei tasselli per le settimane a venire nella battaglia contro il virus. L’Italia vincerà la sfida ma la ricerca scientifica ancora non ha trovato un vaccino utile. Dunque è di estrema importanza rispettare le regole del distanziamento sociale. Voglio esprimere tutto il mio senso di gratitudine per il lavoro del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. Le Forze Amate hanno rappresentato uno dei soggetti fondamentali in questa emergenza. Dentro l’emergenza hanno risposto le Forze Armate. Hanno risposto tutti i cittadini italiani rispettando, per la stragrande maggioranza, le regole adottate dal Governo. Ha risposto lo Stato”.

Il materiale e le attrezzature sanitarie saranno fornite dalla struttura del dottor Arcuri nominata dal Governo per l’attuazione e il coordinamento delle misure per il contenimento e il contrasto dell’emergenza. Il Ministero della Difesa concorrerà alle spese finanziare attraverso un contribuito fornito da ‘Difesa Servizi’, società del Ministero. Tale iniziativa rientra nell’“Accordo Quadro per la cooperazione in tema di Sanità Pubblica tra Ministero della Difesa e Regione Lazio” e le più recenti Convenzioni con l’Azienda Ospedaliera “S. Giovanni – Addolorata” e con l’Istituto Nazionale Malattie Infettive “L. Spallanzani”.

L’ALLARME DELL’OXFAM: MEZZO MILIONE DI PERSONE A RISCHIO POVERTA’

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Certificato di nascita estero con due mamme. Gualtieri esulta per la sentenza del Tribunale di Roma

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Certificato di nascita estero con due mamme. Gualtieri esulta coppie omogenitoriali

La sentenza emessa dal Tribunale civile di Roma in merito alla correttezza della prima trascrizione integrale di un certificato di nascita estero con due mamme conferma la validità e la coerenza delle nostre azioni. Come abbiamo sempre sostenuto, questa modalità di trascrizione si inserisce in una fattispecie che trova ampio riscontro nella giurisprudenza.

Tuttavia, siamo consapevoli che questa situazione non copre tutte le realtà delle famiglie omogenitoriali, in particolare per quanto riguarda la tutela dei minori. È per questo motivo che continueremo a impegnarci affinché il Parlamento possa intervenire tempestivamente con l’approvazione di leggi che garantiscano il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali, il matrimonio egualitario e l’accesso alle adozioni, conformemente a quanto previsto per le coppie eterosessuali.

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Stop alle auto a Roma, circolazione vietata per tre giorni: tutto quello che c’è da sapere

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Stop alle auto a Roma, circolazione vietata per tre giorni: tutto quello che c’è da sapere

Limitazioni al traffico a Roma per combattere l’emergenza smog: tutto ciò che c’è da sapere

Per contrastare l’emergenza smog a Roma, è stata introdotta un’ordinanza che prevede limitazioni al traffico nella cosiddetta “fascia verde” per tre giorni consecutivi, dal 3 al 5 febbraio 2024. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento atmosferico vietando la circolazione dei veicoli più inquinanti, come i veicoli a benzina Euro 3 e i diesel Euro 4, compresi i veicoli merci.

Le restrizioni sono suddivise in due fasce orarie specifiche per ciascuna giornata. Sabato 3 febbraio sarà vietata la circolazione dalle 7.30 alle 12:30 e dalle 17:30 alle 19:00 per veicoli benzina Euro 3, diesel Euro 4, e ciclomotori e motoveicoli diesel Euro 2. I veicoli merci benzina Euro 3 e diesel Euro 4 avranno restrizioni dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 19.00. Domenica 4 febbraio le restrizioni saranno attive dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Lunedì 5 febbraio le limitazioni si applicheranno dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 per autovetture benzina Euro 3 e diesel Euro 4, con restrizioni più estese per i veicoli merci dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20:30.

In aggiunta, sono stati introdotti altri divieti, tra cui l’uso di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa non conformi ai valori di emissione, la combustione all’aperto di qualsiasi tipo e il divieto di sostare con il motore acceso. Sarà potenziato il lavaggio delle strade e ci saranno controlli accurati per garantire il rispetto delle norme, con sanzioni per i trasgressori. Le zone di corso Francia, via Magna Grecia e via Tiburtina sono state individuate tra le più inquinate, con superamenti dei limiti di PM10.

Queste misure mirano a ridurre l’inquinamento atmosferico e a garantire la salute pubblica, rispondendo all’esigenza di migliorare la qualità dell’aria in città. L’obiettivo di queste restrizioni al traffico è di affrontare in modo concreto l’allarme smog, cercando di mitigare gli impatti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.

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