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RECENSIONE Serie Tv Breaking Bad a cura di Tommaso Bucciarelli

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RECENSIONE Serie Tv Breaking Bad a cura di Tommaso Bucciarelli

RECENSIONE Serie Tv Breaking Bad – Proponiamo questa serie cult degli ultimi decenni, tra le più acclamate dai fan

RECENSIONE Serie Tv Breaking Bad a cura di Tommaso Bucciarelli

Con molti suggerimenti sulle opere da vedere nelle varie piattaforme, sono sempre frenato ad iniziare a vedere una serie che potrebbe essere una rottura maligna, ma ho comunque deciso di vedere Breaking Bad.

Serie televisiva americana proposta nel 2008 via cavo, oggi su Netflix, di genere drammatico e thriller da 43 episodi da circa 58 minuti in 5 stagioni, ideatore Vince Gillign, con i personaggi principali interpretati da Bryan Cranston (Walter White), Aaron Paul (Jesse Pinkman) e Anna Gun (Skyler White).

È considerata da molti la migliore serie ed è la più vista da anni su Netflix.

Walter è un professore esperto e appassionato di chimica, che insegna ad Albuquerque, e per far vivere moderatamente bene la famiglia, composta dalla moglie Skyler e dal figlio Junior affetto da paralisi celebrale che lo costringe a muoversi con le stampelle, ha un secondo lavoro in un autolavaggio dove viene sbeffeggiato e maltrattato dal titolare.

Vive lunghi periodi di sconforto, ma agli occhi degli altri appare spesso quasi sereno, solo a momenti vuoto. Un giorno gli viene diagnosticato un cancro ai polmoni con poche possibilità di sopravvivenza, ed il crollo morale gli si presenta.

Il cognato Hank è agente della DEA, un’agenzia federale antidroga, ed ha un buon rapporto con lui, tanto che talvolta lo fa andare con lui negli atti di lavoro per fargli capire quanto sia movimentata e avventurosa la sua vita.

Hank non sa del male di Walter, e in un’occasione nella quale è operativo, il professore vede un il suo ex studente Jesse, ragazzo divenuto uno spacciatore di poco conto, fuggire da una finestra.

Walter, con in testa la paura di dover morire a breve, forse entro un anno, inizia ad interessarsi della droga composta da cristalli di metanfetamina, e pensa che con le sue conoscenze potrebbe produrla.

Il professore vuole il bene di suo figlio e della moglie, così prova a produrne una piccolissima quantità e a proporre a Jesse di provarla. Il ragazzo, all’inizio è confuso, poi accetta e scopre il talento di Walter con la purezza del prodotto del 99,1%, quindi superiore a quelle che aveva provato in passato.

Tra i due nasce l’accordo, con Walter che la cucina, e Jesse che deve spacciarla. Ma far girare il prodotto non è facile come ipotizza il professore.

Come avevo accennato, ero lontano dal pensare che avrei iniziato a vedere questo serie, lunga e che sapevo trattasse di spaccio di droghe.

Ero lontano, ma non distantissimo, ed in effetti era ne La mia lista da più di un anno, ed è stata proprio lunga questa modalità di tempo rinchiuso dentro casa che m’ha dato l’aumento di curiosità, e la voglia di iniziarla.

Uno dei messaggi che ho percepito è quello che nel fare delle cose che creano male, non ci si può organizzare bene, come per farle nel bene non.ci si possa organizzare male.

Equilibrio.

Per quel che riguarda attività illecite, atti che producono dipendenze, atti irragionevoli, non si può ragionare, ma la moneta, quella può far diventare il bene un male ed il male un bene, quindi ci si arroga nel castello del potere che si può raggiungere, ma per costruirlo bisogna utilizzare il male, ma bene.

Equilibrio.

Una toccante storia che fotografa quanto un improvviso male, la malattia, ti possa spingere all’impegno per produrne dell’altro, perché producendolo faresti crescere il bene delle persone a cui vuoi bene, e questo male lo vede soltanto, non può provarlo, e desidera che sparisca.

Equilibrio.

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David di Donatello, 19 candidature per “C’è ancora domani”

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David di Donatello, 19 candidature per “C’è ancora domani”

Annunciate le candidature per i film ai prossimi David di Donatello,  su tutti spiccano “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e “Io Capitano” di Matteo Garrone.

Paola Cortellesi all’esordio da regista ha fatto centro, infatti le candidature all’ambito statuetta sono ben 19, tra cui quella di miglior film. Un film ambientato ai tempi della guerra, che racconta la classica famiglia patriarcale di quell’epoca. La pellicola interamente girata in bianco e nero è da pochi giorni sulle piattaforme streaming e sta spopolando, se l’inizio della carriera da regista per la brava attrice romana è questo, ci aspettano altri grandi capolavori.

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È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano

È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano

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È morto il regista Paolo Taviani, maestro cinema italiano

È morto il regista Paolo Taviani, maestro del cinema italiano.

Il regista Paolo Taviani è morto a Roma dopo una breve malattia all’età di 92 anni, lasciando la moglie Lina Nerli Taviani e i figli Ermanno e Valentina. La cerimonia laica funebre si terrà lunedì 4 marzo presso la Protomoteca del Campidoglio dalle 10 alle 13. Paolo Taviani, insieme al fratello Vittorio, ha formato una delle coppie più influenti del cinema italiano, firmando film indimenticabili che hanno fatto la storia del cinema.

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa del regista, definendolo un grande maestro del cinema italiano. Anche l’assessore alla Cultura della Regione Lazio, Simona Baldassarre, ha elogiato il contributo di Taviani al cinema italiano, definendolo una figura libera e coraggiosa della cultura italiana. Paolo Taviani aveva annunciato di tornare sul set dopo aver diretto il film “Leonora Addio” nel 2022, progettando di realizzare un nuovo film intitolato “Canto delle Meduse” con l’attrice Kasia Smutniak.

Nato a San Miniato nel 1931, Paolo Taviani si trasferì a Roma negli anni Cinquanta con il fratello Vittorio per iniziare la loro carriera nel cinema, dirigendo documentari e il loro primo film da soli, “I sovversivi”. I fratelli Taviani sono stati protagonisti di un cinema civilmente impegnato con film che hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti italiani ed europei.

Tra i film di maggior successo dei fratelli Taviani ci sono “Sotto il segno dello Scorpione”, “La notte di San Lorenzo” e “Padre padrone”, basato sul libro di Gavino Ledda e vincitore della Palma d’Oro a Cannes. La filmografia dei Taviani include anche adattamenti di opere letterarie come le novelle di Luigi Pirandello e il romanzo di Goethe “Le affinità elettive”.

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