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CORONAVIRUS REGIONE LAZIO Il bollettino del 21 Maggio

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CORONAVIRUS REGIONE LAZIO Il bollettino del 21 Maggio

CORONAVIRUS Conclusa la videoconferenza sull’emergenza Covid-19, questo il bollettino del 21 Maggio diramato dalla Regione Lazio tramite il portale Salute Lazio.

CORONAVIRUS Il bollettino del 21 Maggio della Regione Lazio. Conclusa la quotidiana videoconferenza della task force regionale sull’emergenza Covid, la Regione Lazio ha diramato il consueto bollettino. Sono 21 i nuovi positivi riscontrati nelle ultime 24 ore, in flessione rispetto al giorno precedente (28). A questi 21 casi si aggiungono inoltre 4 recuperi di vecchie notifiche. Il dato giornaliero dei decessi conta 15 unità, per un totale di 662. Boom di guariti, ben 159 nelle ultime 24 ore, per un totale di 3.259.

LE PAROLE DELL’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’ ALESSIO D’AMATO

“Oggi registriamo un dato di 21 casi positivi nelle ultime 24h ai quali si aggiungono 4 recuperi di notifiche. Il trend è a 0,3%. Il numero dei guariti nelle ultime 24h è cresciuto di 159 unità. Proseguono le attività per i test sierologici agli operatori sanitari e delle Forze dell’Ordine, l’obiettivo è quello di testare, tracciare e trattare. Ad oggi sono stati effettuati 25.371 test sierologici con prelievo venoso e sono risultati con presenza di anticorpi IgG in 590 pari al 2,3% e di questi sono risultati positivi al tampone in 28. È stata emessa la circolare per effettuare il test sierologico gratuito per la ricerca degli anticorpi anti SARS-CoV 2 ai donatori abituali di sangue. I decessi sono stati 15 mentre continuano a crescere i guariti che sono arrivati a 3.259 totali. I tamponi totali eseguiti sono stati oltre 222 mila“.

CORONAVIRUS BOLLETTINO 21 MAGGIO REGIONE LAZIO – IL DETTAGLIO

I dati completi di Salute Lazio:

  • Asl Roma 1 – 13 nuovi casi positivi di cui 6 riferibili al cluster di una comunità di religiosi. 9 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.
  • Asl Roma 2 – 1 nuovo caso positivo. 13 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.
  • Asl Roma 3 – 1 nuovo caso positivo. 57 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.
  • Asl Roma 4 – Non si registrano nuovi casi positivi. Deceduto una donna di 73 anni. 30 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.
  • Asl Roma 5 – Non si registrano nuovi casi positivi. 6 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.
  • Asl Roma 6 – 5 nuovi casi positivi. Deceduta una donna di 90 anni. 48 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.
  • Asl Frosinone – Non si registrano nuovi casi positivi. 0 decessi. 10 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.
  • Asl Rieti – Non si registrano nuovi casi positivi. 0 decessi. 2 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.
  • Asl Viterbo – 1 nuovo caso positivo. 0 decessi. 34 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.
  • Asl Latina – Non si registrano nuovi casi positivi. 0 decessi. 18 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.

POLICLINICI, AZIENDE OSPEDALIERE E OSPEDALI

  1. Policlinico Campus Biomedico di Roma – 21 pazienti ricoverati al Covid Center Campus Biomedico di cui 12 in terapia intensiva. Deceduto un paziente di 84 anni.
  2. Azienda Ospedaliera Sant’Andrea – 1 paziente è guarito. Deceduta una donna di 67 anni con gravi patologie pregresse.
  3. Azienda Ospedaliera San Camillo – Non si registrano nuovi positivi in accesso al Pronto Soccorso.
  4. Policlinico Tor Vergata – 38 pazienti ricoverati di cui 4 in terapia intensiva. 1 paziente è guarito.
  5. Azienda Ospedaliera San Giovanni – Non si registrano nuovi positivi in accesso al Pronto Soccorso.
  6. Policlinico Umberto I – 75 pazienti ricoverati di cui 5 in terapia intensiva. 3 pazienti sono guariti.
  7. Policlinico Gemelli – 63 pazienti ricoverati al Covid Hospital Columbus di cui 10 in terapia intensiva.
  8. Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – Restano ricoverati 3 pazienti al Centro Covid di Palidoro. Continua l’attività di consulenza per i pediatri del territorio.

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Ricciardi difende Conte e il lockdown. La Commissione Covid mette paura

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Ricciardi: “La Commissione Covid è per mettere sotto accusa Conte”

Il docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, Walter Ricciardi, ha espresso la sua visione sulla Commissione d’inchiesta su Covid, approvata definitivamente e senza problemi dalla Camera. A suo avviso, la commissione “è viziata fin dall’inizio” in quanto le indagini saranno apparentemente dirette verso “la critica del governo” in carica durante la pandemia, e non verso un’analisi effettiva dei problemi. La sua percezione è che le aspettative riguardo l’operazione e l’utilità tecnica futura del lavoro da svolgere, sono pessimiste.

Ricciardi ha osservato come “tutti i Paesi del mondo hanno esaminato ciò che è accaduto” durante la pandemia, con un approccio obiettivo e basato su prove scientifiche per “imparare e non dimenticare la lezione di Covid“. Accoglie positivamente tutte le commissioni che cercano di approfondire, rivedere ed imparare per il futuro. Tuttavia, la commissione italiana è stata impostata esclusivamente in termini politici. Il fatto che le Regioni, responsabili della fornitura dei servizi sanitari in Italia, siano state escluse dal perimetro d’indagine indica, secondo Ricciardi, la mancanza di volontà di fare un esame scientifico.

Ribadisce che tale commissione, con il suo attuale setup, “non può portare a nulla di buono, se non a ulteriori polemiche e divisioni”. Sottolinea che sono ancora presenti le stesse condizioni che hanno portato alla pandemia e sarebbe opportuno evitare divisioni e cercare un accordo unanime in Parlamento sulla necessità di non ripetere gli stessi errori.

Ricciardi non ha apprezzato la citazione da parte della deputata di Fratelli d’Italia, Alice Buonguerrieri nella sua dichiarazione di voto. Il suo intervento ha causato una bagarre in Aula e ha suscitato le reazioni di Speranza e Giuseppe Conte. Nello specifico, la deputata ha affermato che la commissione è ciò che coloro che hanno subito lockdown, Green pass, restrizioni chiedono, misure che, secondo lei, mancano di supporto scientifico e sono state attuate come soluzioni di “cieca disperazione”.

Ricciardi ha risposto alla dichiarazione della parlamentare, dicendo che il lockdown è effettivamente una misura di cieca disperazione nell’ottica che rappresenta l’unica alternativa possibile in quel contesto. La dichiarazione è stata presa provvista, attribuendole un significato negativo. Ricciardi conclude riaffermando le sue preoccupazioni in merito alle premesse imposte, non aspettandosi nulla di buono.

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Covid, scoperta una nuova variante ‘sudafricana’: “Ha subito oltre 100 mutazioni”

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Covid, scoperta una nuova variante ‘sudafricana’: “Ha subito oltre 100 mutazioni”

Nuova variante sudafricana di Covid: più di 100 mutazioni

Una recente scoperta nel campo della virologia ha portato alla luce una nuova variante di Covid, individuata in Sudafrica e denominata Ba.2.87.1. Tale variante, caratterizzata da oltre 100 mutazioni, è stata individuata da un gruppo di scienziati che aveva precedentemente individuato Omicron.

Il direttore del Centro per la risposta alle epidemie e l’innovazione presso la Stellenbosch University, Tulio de Oliveira, ha sottolineato che questa variante è geneticamente distintiva dagli attuali ceppi di Omicron circolanti. Secondo de Oliveira, l’analisi preliminare suggerisce che la variante Ba.2.87.1 sia emersa da Ba.2 o dal nodo basale di Omicron, con ipotesi che indicano un’origine da un’infezione cronica seguita dalla trasmissione nella popolazione.

Al momento, la trasmissibilità e la patogenicità di questa nuova variante sono ancora sconosciute; tuttavia, le prime analisi suggeriscono che potrebbe essere meno immunoevasiva rispetto ad altri ceppi. Alcuni ricercatori, come Raj Rajnarayanan dell’Università dell’Arkansas, hanno evidenziato che Ba.2.87.1 dovrebbe produrre ulteriori mutazioni per rimanere competitiva.

Nonostante la scoperta di questa nuova variante, al momento non sembra costituire una preoccupazione immediata, in quanto i contagi in Sudafrica rimangono relativamente bassi e non sembra diffondersi ampiamente. Tuttavia, il paese ha intensificato la sorveglianza genomica per monitorarne la diffusione. In definitiva, la scoperta di questa nuova variante sudafricana di Covid pone ulteriori interrogativi sulle mutazioni e l’evoluzione del virus, richiedendo ulteriori studi e monitoraggi per comprendere appieno le sue caratteristiche e il suo impatto sulla salute pubblica.

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