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Cronaca

Furia inaudita contro donna “fantasma”: arrestato dai Carabinieri

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Furia inaudita contro donna “fantasma”: arrestato dai Carabinieri

Un’aggressione violenta ai danni di una donna “fantasma”. L’autore un cittadino romeno di 68 anni, nella Capitale senza fissa dimora e con numerosi precedenti alle spalle, arrestato dai Carabinieri del Comando Roma piazza Venezia.

Ancora non si comprendono i motivi alla base di tanto accanimento sulla vittima: furia inaudita contro donna “fantasma”. I militari, arrivati sul posto, hanno trovato la donna ancora sdraiata sul selciato, cosciente ma gravemente ferita al volto. Il suo aggressore, seduto poco lontano, era in evidente stato di ebbrezza, come se nulla fosse accaduto, ma con le scarpe ancora macchiate di sangue. La donna al momento è rimasta senza identità perché sprovvista di documenti. Si stima abbia un’età compresa tra i 35-40 anni con carnagione olivastra probabilmente straniera e senza fissa dimora. I Carabinieri hanno tentato di parlarle, ma la donna non ha mai risposto. Non si capisce se fosse una conseguenza delle botte prese al volto e alla testa o se non comprendesse la nostra lingua. I militari si stanno adoperando per dare un nome alla donna grazie ad una serie di accertamenti incrociati e alle sue impronte digitali.

LE CONSEGUENZE

Per la donna è stato necessario il ricovero all’ospedale “Santo Spirito” per la frattura delle ossa nasali e varie ferite e contusioni al volto, con una prognosi di 40 giorni. Il suo aggressore invece è stato ammanettato e portato, prima, nella vicina caserma di piazza Venezia, poi direttamente nel carcere di Regina Coeli, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

INTANTO UNA LITE TRA CONDOMINI FINISCE MALE

Cronaca

Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

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Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

Un’ultima notte da solo al pianoforte, come ha fatto per una vita. Poi basta. Rick Wakeman, storico tastierista britannico già membro degli Yes del periodo d’oro, gli anni Settanta, dice addio a questo tipo di concerti.

Il saluto di un’icona della musica

Wakeman ha comunicato la conclusione della sua carriera dedicata a concerti solisti, dopo aver deliziato i fan con le sue esibizioni per anni. I suoi concerti hanno sempre rappresentato una fusione di virtuosismo e passione, rendendoli un’esperienza unica per il pubblico.

Un legame con il passato

Noto per il suo lavoro con gli Yes, Wakeman ha segnato un’era della musica rock progressive. Ora, con il suo ritiro dai concerti al pianoforte, si chiude un capitolo che ha incantato generazioni di ascoltatori.

Il futuro della musica per Wakeman

La decisione di Rick Wakeman segna un cambio significativo nella sua carriera. Sebbene chiuda questa porta, il suo contributo alla musica rimarrà impresso nella storia. Il tastierista promette di continuare a essere presente nel panorama musicale, ma con modalità diverse.

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Cronaca

Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

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Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.

LA BANDA

Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.

IL DNA

Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.

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