Maria Falcone attacca chi sta pensando di liberare il mafioso che ha ucciso suo fratello
Maria Falcone, la sorella del giudice uccisa a Capaci insieme alla moglie e alla loro scorta composta da tre agenti, in un’intervista a La Repubblica, ha voluto chiarire la sua posizione sulla pena che dovrebbe essere infltitta a chi ha commesso il crimine: “Per i boss questo problema neanche lo riporrei, perché non dovrebbero poter uscire o incontrare gente, dovrebbero rimanere isolati nei loro carceri dove sono detenuti. Invece viene messa in discussione la certezza della pena e in un Paese democratico come il nostro, tutto ciò non dovrebbe mai e ancora mai accadere. Dobbiamo metterci in guardia dai reclusi per mafia. Tenendoli al 41 bis non hanno possibilità di comunicare con l’esterno, perciò vanno tenuti lì. Una volta uscito, il mafioso, ricomincerà subito a dare gli ordini e riprendere il potere nonostante sia all’interno nelle mura casalinghe. Però, non vorrei che qualcuno pensasse che il carcere duro sia una cattiveria della società, no, questo è necessario perché se viene rilascio un boss nel proprio territorio questo poi, ha l’opportunità di esternare. Continuerò a farlo nonostante le sue condizioni di salute o l’età avanzata”.