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Tartassa la sua ex moglie di chiamate. Arrestato

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Tartassa la sua ex moglie di chiamate. Arrestato

Ostia. Malgrado il divieto di avvicinamento, ha provato a contattare l’ex moglie con oltre  100 telefonate. Arrestato dalla Polizia di Stato 40enne italiano.

Giovedì scorso, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Ostia, diretto da Eugenio Ferraro, hanno arrestato D.L.M. 40enne italiano, il quale, nonostante il divieto di avvicinamento e di comunicazione nei confronti della ex moglie, ha continuato a molestarla telefonicamente, soprattutto nelle ore notturne, procurandole coì un perdurante stato d’ansia e di paura. L’analisi dei tabulati ha evidenziato come l’uomo, abbia cercato di comunicare con la vittima con oltre 100 tentativi. Rilevata l’ostinazione con cui l’indagato ha continuato nella propria condotta criminosa e la ripetitività degli atti persecutori, al termine delle indagini da parte degli investigatori del commissariato, il Giudice per le Indagini Preliminari ha richiesto la sostituzione del divieto di avvicinamento con la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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Mandrake, dopo il furto scatta la solidarietà: un bambino gli dona la vestaglia della signora Maria, usata per scopi intimi

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Mandrake, dopo il furto scatta la solidarietà: un bambino gli dona la vestaglia della signora Maria, usata per scopi intimi

Dopo il furto della vestaglia rossa del comico Giuseppe Ninno Mandrake, usata per il personaggio amato dai bambini, la signora Maria, un appello social ha portato alla restituzione grazie alla solidarietà di un bambino di 9 anni. #Solidarietà #GiuseppeMandrake #Roma

Prima il furto, poi la solidarietà che scalda il cuore. Dopo l’appello social, il comico e influencer brindisino Giuseppe Ninno Mandrake è riuscito a riavere la sua vestaglia rossa, quella utilizzata per uno dei suoi personaggi più amati dai bambini: la signora Maria. I ladri l avevano portata via dal suo van lo scorso 6 aprile in piazza della Bocca della Verità. “Appena arrivati a Roma, qualcuno ci ha riservato una bella sorpresa. Hanno distrutto il van e rubato il borsone dello spettacolo, con all’interno roba di zero valore economico, ma dal valore affettivo incalcolabile”.

Il post pubblicato sul profilo Facebook del comico diventa virale. “Sono disperato – racconta Mandrake, che su Instagram è seguito da un milione di persone – in pochissimo tempo il post viene condiviso da quasi 14 mila persone”. Ma delle due borse rubate nessuna traccia. “Dopo aver girato fino alle 3 di notte, tra Lungotevere e vicoletti lì in zona, niente”, aggiunge Mandrake, che poi viene contattato da un suo fan. Si chiama Alessio e ha solo 9 anni: “Buongiorno, ho la stessa vestaglia (la comprai per venire al tuo spettacolo), se vuoi te la regalo con tutto il cuore (giuro che non sono il ladro pentito)”.

Dopo il messaggio, ecco l’incontro. Mandrake dà appuntamento ad Alessio per lo scambio della vestaglia. La foto ricordo viene condivisa su Facebook, insieme a quella del vetro del van in frantumi. Dalla disperazione, in poche ore esplode la felicità. “È Alessio, un bambino di 9 anni, che mi fa emozionare e soprattutto mi fa capire che, in un mondo di gente cattiva, invidiosa e senza scrupoli, c’è ancora speranza. Speranza che per me riparte da Alessio e da tutti i bambini che, con la loro purezza e con il loro cuore, possono cambiare le cose. Grazie Alessio. Grazie bambini”.

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Inopportuno usare il nome di Hitler per il volo dell’aquila della Lazio: la nota della società

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Inopportuno usare il nome di Hitler per il volo dell’aquila della Lazio: la nota della società

Ecco una notizia calda dal quartiere Flaminio: La famiglia di Suor Paola è furiosa con l’ex falconiere della Lazio, Juan Bernabé, per aver coinvolto inaspettatamente il nome della Suora in una polemica calcistica. Tutto è iniziato con un video sui social dove Bernabé chiedeva al presidente Claudio Lotito di far volare l’aquila Olimpia prima del derby, dedicandola a Suor Paola. #Flaminio #SuorPaola #Lazio #Polemica

La famiglia di Suor Paola, in relazione alle recenti dichiarazioni pubbliche rese dal Sig. Juan Bernabé – ex falconiere della S.S. Lazio – desidera esprimere il proprio profondo disappunto per la strumentalizzazione del nome di Suor Paola. Nel videomessaggio diffuso sui social media, Suor Paola è stata menzionata per sostenere la richiesta di far volare l’aquila Olympia in occasione del derby calcistico.

Pur comprendendo l’importanza emotiva che alcuni eventi sportivi possono rivestire, riteniamo inopportuno e doloroso che il suo nome venga utilizzato in questo contesto.

La polemica: la famiglia di Suor Paola contro Bernabé

Così la famiglia e l’Associazione So.Spe. di Suor Paola, in risposta al video pubblicato dall’ex falconiere Bernabé in cui chiede al presidente biancoceleste Claudio Lotito di far volare Olimpia prima del prossimo derby, aggiungendo che il volo possa essere dedicato alla Suora. «Suor Paola è stata richiamata indebitamente in una vicenda che esula completamente dalla sua persona e dalla testimonianza di vita che ci ha lasciato -prosegue la nota-. Desideriamo sottolineare con fermezza che il ricordo e l’eredità spirituale di Suor Paola devono essere rispettati e mai usati in contesti divisivi o polemici. Suor Paola ha dedicato tutta la sua esistenza alla fede, alla solidarietà e al sostegno verso il prossimo, incarnando valori di unità, carità e speranza.

Commento: Ecco come uno sport nazionale come il calcio può trasformarsi in un campo di battaglia per l’onore di una suora. Chi l’avrebbe mai detto che il nome di Suor Paola sarebbe diventato un pallone conteso tra le tifoserie?

La missione e i principi che hanno guidato Suor Paola in vita non possono essere accostati a situazioni di conflitto o a polemiche di alcun genere.

La nota prosegue: Il suo nome, infatti, rappresenta per la nostra famiglia e per la comunità un simbolo di amore verso gli altri e di impegno disinteressato, lontano da qualsiasi contrapposizione o interesse personale. Alla luce di quanto accaduto, chiediamo con rispetto ma con assoluta fermezza che il nome di Suor Paola non venga più accostato a dispute o richieste personali che nulla hanno a che vedere con la missione e i valori da lei incarnati durante tutta la sua vita. Invitiamo chiunque, in particolare coloro che intendono citarla pubblicamente, a onorare la sua memoria mantenendo il riservo e il rispetto che le sono dovuti. Il nome di Suor Paola merita di rimanere al di sopra di polemiche e divisioni, nel ricordo luminoso di ciò che ha rappresentato e continuerà a rappresentare per tutti noi.

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