Il premier Giuseppe Conte apre alla riduzione dell’Iva

Il premier Giuseppe Conte e il governo ragionano su una riduzione dell’Iva per rilanciare i consumi. Ipotesi avanzata nella conferenza stampa di chiusura degli Stati generali.

Inoltre il presidente del Consiglio ha qualificato anche come “inaccettabile la proposta avanzata da Atlantia per risolvere il caso Autostrade e ammesso che potrebbe arrivare presto un nuovo scostamento di bilancio”. Conte ha definito giusta la riduzione dell’Iva e ha replicato a Confindustria:“Il governo deve farsi carico degli interessi di tutto il Paese. Il piano di rilancio non è solo una raccolta di riforme, bisogna reinventare il Paese. Non possiamo accontentarci di qualche piccola riforma. Gli obiettivi: modernizzazione del Paese, transizione energetica e Italia più inclusiva. Rimodulare l’Iva è solo un’ipotesi. è una misura costosa. C’è preoccupazione perché i consumi non sono ripartiti. Non è ripartito quel clima di fiducia. Per il momento non abbiamo preso decisioni. Questa settimana sarà decisiva per una prospettiva del genere”.

Aspi: “Sul mio tavolo non ho una proposta accettabile. Ci avviamo su una strada obbligata. Il caso va chiuso subito. Atlantia ha ragione: non è giusto portare avanti l’incertezza a lungo. Hanno chiesto una soluzione chiara. Noi abbiamo il dovere di dare una soluzione chiara”. Il governo sta studiando la possibilità di un nuovo scostamento di bilancio: “È una decisione che non abbiamo ancora preso. Si tratta di una ipotesi possibile e probabile. Interverremo su misure concrete. Non vogliamo lasciare che i lavoratori vadano a casa e stiamo pensando a incentivi per categorie in sofferenza. Non abbiamo ancora fatto di conto ma fra un po’ dovremo metterci intorno a un tavolo con il ministro dell’Economia e il Ragioniere generale dello Stato. L’aggiornamento è costante anche rispetto ai flussi di cassa dello Stato”. Sulla riduzione del cuneo fiscale: “È la direzione giusta che dobbiamo perseguire”.

Decreto semplificazioni: “Confido di chiudere il Dl Semplificazioni e portarlo al prossimo Cdm”. Secca la replica a Confindustria con cui i rapporti sono più tesi dopo l’arrivo di Carlo Bonomi: “La dialettica con gli industriali non mi spaventa. A Confindustria abbiamo presentato il nostro Piano di rilancio. L’importante è che a tutti sia chiaro l’obiettivo di lavorare per l’Italia. Il governo deve farsi carico degli interessi di tutto il Paese”. Sul Recovery Fund europeo: “Sarà diretto a investimenti e riforme, sarà quello l’obiettivo. Stiamo lavorando su progetti per chiedere poi la copertura finanziaria. Ci prenderemo una settimana con i ministri per elaborare le proposte che arriveranno. Poi definiremo il piano. Quello sarà l’orizzonte dell’azione di governo da cui andremo a ricavare il ‘Recovery plan’ che presenteremo a settembre e su cui chiederemo fondi all’Europa”.

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