Cronaca
ESQUILINO Studente rapinato da 3 egiziani: arrestati

Lo studente è stato rapinato mentre rincasava. I 3 sono finiti in in manette.
ESQUILINO Il 9 giugno uno studente americano si è presentato al commissariato Trevi Campo Marzio diretto da Mauro Fabozzi denunciando di essere stato rapinato. Mentre stava tornando a casa e si trovava lungo via Baccina in compagnia di un amico, lo studente era infatti stato avvicinato da 3 uomini che, dopo averlo spintonato, gli avevano strappato la collana d’oro che portava al collo, dal valore di 500 euro circa. Uno dei tre rapinatori lo aveva poi minacciato intimandogli di scappare altrimenti avrebbe tirato fuori un coltello. L’episodio è stato fortunatamente ripreso da alcune telecamere di videosorveglianza presenti in zona e le cui immagini sono state visionate dagli investigatori. Grazie al sistema di riconoscimento automatico di immagini in dotazione alle Forze dell’Ordine, i tre uomini sono stati identificati e poi riconosciuti dalle due vittime durante l’individuazione fotografica. Successivamente gli agenti hanno effettuato alcuni appostamenti nei luoghi maggiormente frequentati dagli indiziati. Il primo, intercettato in via Manin, è stato sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria. La perquisizione della dimora, all’interno di un hotel in via Amendola, ha permesso di ritrovare la collana d’oro sottratta al ragazzo, nascosta all’interno del tasto del WC. Durante la perquisizione sono rientrati in albergo anche gli altri 2 complici che sono stati quindi bloccati dagli agenti. Identificati i tre rapinatori, rispettivamente di 19, 21 e 19 anni, tutti egiziani, sono stati tutti sottoposti a fermo di Polizia Giudiziaria per rapina aggravata. Per uno di loro è scattata anche la denuncia all’Autorità Giudiziaria, poiché nel corso del controllo ha tentato di disfarsi di 4 involucri di cellophane contenenti cocaina. Alla fine la collana è stata restituita al proprietario.
Cronaca
Inseguimento e minacce: 44enne arrestato per tentato rapimento di una bambina
Roma, 27 luglio – Un episodio drammatico ha scosso le vie nei pressi di Piazzale della Radio, dove un uomo di 44 anni, di origine rumena, senza fissa dimora e con precedenti penali, è stato arrestato per tentato sequestro di persona. L’uomo, in stato di ebbrezza, ha tentato di sottrarre una bambina di 7 anni dalle mani della madre durante una passeggiata serale.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile, intervenuti dopo diverse chiamate al 112, il 44enne è riuscito a strappare per qualche istante la bambina alla madre, che però è riuscita a rifugiarsi con la figlia in un negozio vicino. L’uomo, non soddisfatto, ha inseguito madre e figlia minacciandole con una bottiglia rotta.
Grazie al tempestivo intervento di alcuni passanti e del padre della bambina, l’uomo è stato bloccato e trattenuto fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Dopo aver raccolto le testimonianze e la denuncia dei genitori, i Carabinieri hanno arrestato il 44enne, che è stato condotto in caserma in attesa del rito direttissimo.
Il tribunale di Roma ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere in attesa del processo. Le autorità hanno sottolineato la gravità dell’episodio e la necessità di tutela per i minori.
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
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