ROMA Collezionava in casa propria foto di donne morte

ROMA Collezionava in casa foto di donne morte. Quando i carabinieri sono entrati in casa per una perquisizione hanno trovato nella sua camera centinaia di foto di ragazze. Tutte donne morte da giovani immortalate sulle loro lapidi.

Collezionava in casa foto di donne morte. Una vera e propria ossessione quella di M.C., il quarantanovenne indagato per aver trafugato dal cimitero Verano le ceneri di Elena Aubry, la ventiseienne deceduta due anni fa a via Ostiense. In casa dell’uomo i militari della stazione di San Lorenzo hanno trovato oltre all’urna cineraria, anche la stessa foto della ragazza, che la mamma Graziella Viviano aveva messo sul suo loculo. Indagato per sottrazione di cadavere la procura ha chiesto una perizia psichiatrica che la scorsa settimana è stata fissata durante un’udienza in incidente probatorio di fronte al gip. Sarà uno psichiatra a determinare se l’ossessione dell’uomo sia una patologia, un disturbo mentale, e quindi se si possa considerare incapace di intendere e volere.

Per ora il procuratore aggiunto Nunzia D’Elia e il pm Laura Condemi contestano all’uomo il reato di sottrazione di cadavere. Dieci anni fa era già incappato in una simile vicenda giudiziaria. Finito a processo per aver sottratto foto di giovani ragazze morte, sempre al Verano, finì condannato in primo grado: “Adoro ammirare i volti delle ragazze morte ma dopo un po’ mi stufo e ne vado a cercare altre”. A incastrarlo questa volta i carabinieri della stazione San Lorenzo. L’indagato era sotto osservazione da una quindicina di giorni quando i militari lo hanno visto girare per il cimitero. Dopo averlo pedinato lo hanno portato in caserma. Di fronte al suo silenzio è scattata la perquisizione nell’appartamento. Ritrovate le ceneri e la foto di Elena. E, insieme a queste, tantissime immagini di donne bellissime.

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