GILET ARANCIONI Condanne per gli slogan contro Mattarella

Condanne per gli slogan offensivi lanciati contro il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dai manifestanti dei gilet arancioni durante l’evento di piazza del Popolo a Roma.

Condanne per gli slogan dei gilet arancioni contro Sergio Mattarella. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Gli insulti contro Mattarella sono un episodio gravissimo. Non è mia abitudine dare opinioni o giudizi sui cortei. Ognuno ha la libertà di manifestare le proprie opinioni pacificamente. Però bisogna abbassare i toni e la politica, per prima, deve dare il buon esempio”. Il ministro ai Rapporti con il Parlamento, Federico D’Inca: “Le offese arrivate al Presidente della Repubblica da certa destra scesa in piazza oggi sono indegne e qualificano negativamente sia gli autori sia chi non prende le distanze tra gli organizzatori. Il Paese ha bisogno di coesione e serietà”. Il senatore di Leu, Francesco Forgia, dichiara: “La destra mette in scena uno spettacolo indecente nel giorno della Festa della Repubblica”. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti: “Fermare la cultura dell’odio e dell’aggressione”.

La senatrice del Pd Tatjana Rojc: “L’intera manifestazione dei gilet ha caratteri anti-istituzionali oltre la protesta politica. È un fenomeno da monitorare e circoscrivere con attenzione”. Giorgia Meloni sui social: “Parola offensive che Fdi condanna senza se e senza ma. Non le condividiamo in nessun modo e prendiamo fermamente le distanze”. “Brutalità inaccettabile” per il presidente della Camera, Roberto Fico. Maria Elisabetta Alberti Casellati dice: “Ancora più grave e inaccettabile è che gli insulti siano arrivati nel giorno in cui l’Italia si è ritrovata attorno agli ideali della Repubblica e al suo Presidente che dei valori e dei principi sanciti dalla nostra Costituzione è il garante”. Antonio Tajani: “Ogni offesa al Presidente Mattarella è ignobile”. Infine, anche la condanna di Matteo Salvini: “Chi ha offeso il presidente Mattarella e con lui tutte le vittime di mafia si deve solo vergognare. Non rappresenta l’Italia e gli italiani”.

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