Cronaca
Molteplici gravidanze per evitare il carcere. Condannata a 30 anni

Una 33enne bosniaca, specializzata in borseggi non è riuscita a evitare il carcere. Nata nel Casertano ma di origine bosniache, ha iniziato a delinquere sin da bambina, è stata arrestata più di venti volte ed è sempre stata rilasciata grazie alle sue molteplici gravidanze
POMEZIA – La donna sapeva che, se sorpresa in stato interessante avrebbe evitato il carcere e così è andata avanti per diversi anni, basti pensare che, nonostante la giovane età, ha già portato a termine ben 12 gravidanze. Questa volta, però, il suo stratagemma non è servito per sottrarsi alla cattura: a seguito dell’ultimo provvedimento emesso lo scorso 29 maggio dal Tribunale di Milano, la donna s’era rifugiata con i suoi figli in un appartamento a Torvaianica, dove già in passato aveva stabilito la sua “base operativa”. Dopo una serie di meticolose indagini, i carabinieri della locale Stazione l’hanno rintracciata mentre passeggiava sul lungomare con l’ultimo figlioletto, un bimbo di appena un anno.
Alla vista dei militari, la donna ha riferito che stava per costituirsi e non ha opposto alcuna resistenza. Dai successivi controlli, i Carabinieri hanno accertato che in questi ultimi anni la donna aveva fornito spesso nomi diversi ed è stata arrestata più di 20 volte tra Roma e Milano, ove si era resa responsabile di furti, borseggi, reati in materia di stupefacenti e contro l’amministrazione della giustizia. Questa volta la 33enne è stata arrestata e rinchiusa nel carcere di Rebibbia dove sconterà un cumulo di 12 sentenze per una somma complessiva di 30 anni di reclusione. La donna, in un servizio della trasmissione “Le Iene” del 24 ottobre 2018, circa la presenza delle borseggiatrici a Venezia, si era resa protagonista di un’aggressione nei confronti dell’inviato.
Cronaca
Angelini e D’Erasmo alle Officine Pasolini: “Portiamo la luce nei tempi bui”

AlbumRockDiventaLibro Hai mai immaginato un album rock che si trasforma in un libro sensazionale, con il direttore di Propaganda Live e il violinista Rodrigo D’Erasmo che rubano la scena?
L’Incredibile Evoluzione di un Album
Immagina di prendere un’icona del rock e trasformarla in un libro che cattura l’essenza della musica: è proprio quello che sta accadendo! Questa fusione tra suoni potenti e parole scritte promette di stupire i fan, rivelando segreti nascosti e storie inedite che nessuno si aspetterebbe.
Sul Palco con Stelle Inaspettate
E non finisce qui: il direttore dell’orchestra di Propaganda Live sale sul palco accanto al talentuoso violinista Rodrigo D’Erasmo, creando una sinergia elettrizzante. Preparati a scoprire come questa collaborazione potrebbe cambiare per sempre il modo in cui ascoltiamo e leggiamo la musica!Cronaca
Al Maxxi, quindici artisti discutono acqua e clima lungo il Tevere inquinato

TevereAlMaxxi Scopri come un fiume leggendario sta trasformando un museo in un’avventura artistica mozzafiato, con opere che sfidano la realtà e temi ecologici da non perdere!
Il Fiume Tevere Incontra l’Arte
Immagina di navigare lungo le anse del Tevere, ma non in barca: direttamente tra le sale del Maxxi! La mostra collettiva “Something in the Water”, aperta fino al 21 settembre, trasforma il museo progettato da Zaha Hadid in un percorso sinuoso ispirato al fiume romano. Curata dall’artista Oscar Tuazon insieme a Elena Motisi, l’esposizione traccia sul pavimento la sagoma del Tevere, circondata da opere di quindici artisti che esplorano l’acqua come elemento inafferrabile, ecologico e politico. Tuazon si chiede: “Come descrivere qualcosa di così sfuggente e in continuo movimento?” E le risposte sono sorprendenti, con installazioni che ti faranno riflettere sul cambiamento climatico e sul controllo delle risorse naturali.
Artisti e Opere che Sfidano l’Acqua
Cosa succede quando l’arte incontra l’acqua in modo così innovativo? Virginia Overton crea una fontana perpetua usando materiali di scarto in alluminio, mentre Matthew Barney dà forma solida all’acqua con sculture in bronzo ruvido. Ugo Rondinone, invece, dipinge vasti acquerelli che evocano laghi immobili, ma non lasciarti ingannare: queste non sono acque calme. Ogni opera, inclusa quella di Tuazon, si collega al suo progetto Water School, indagando temi come l’accesso libero alle risorse e l’impatto ambientale. Preparati a essere catturato da questo flusso creativo che mescola natura, politica e bellezza inaspettata.Un’Altra Mostra da Esplorare
E se ti dicessimo che c’è ancora di più? Nella Galleria 3, un’altra esposizione fino al 21 settembre indaga l’evoluzione del disegno nell’architettura. Curata da Pippo Ciorra, “Stop Drawing” inizia con una sezione che ricorda una quadreria, featuring lavori di maestri come Carlo Scarpa e Aldo Rossi, per poi tuffarsi nel mondo digitale con simulazioni e tecnologie moderne. È un viaggio che mostra come l’architettura stia cambiando, e potresti scoprire innovazioni che ti faranno ripensare al futuro delle città.
Informazioni per la Visita
Per non perderti tutto questo, dirigiti al Maxxi in via Guido Reni 4 A, aperto da martedì a domenica dalle 11 alle 19, con biglietti a 15 euro. Che aspetti? L’avventura artistica ti chiama!
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