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Di Maio e il “Patto per l’export”: sei pilastri per rilanciare il made in Italy

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Di Maio e il “Patto per l’export”: sei pilastri per rilanciare il made in Italy

Sei pilastri per fare ripartire le esportazioni: comunicazione, e-commerce, finanza integrata e agevolata, formazione, promozione e sistema fieristico. Queste le basi del ‘Patto per l’Export’ firmato dal ministro degli esteri Luigi Di Maio, ministri, istituzioni e rappresentanti delle attività produttive.

Patto che riassume le risorse straordinarie stanziate dal governo per circa 1,4 miliardi di euro per rafforzare l’internazionalizzazione delle imprese. Di Maio e il “Patto per l’export”: “Abbiamo raccolto tanti contributi e proposte per far ripartire l’economia. Oggi il motore del made in Italy può tornare a correre. Firmiamo un patto che ci lega con responsabilità e impegno reciproco. Una nuova strategia per l’internazionalizzazione, ambiziosa ma solida che si basa su sei pilastri. Una strategia di sostegno pubblico alle imprese che si affacciano sui mercati internazionali. Che potrà contare su risorse straordinarie messe a disposizione dal Governo per imprimere al sistema produttivo un nuovo slancio. Abbiamo superato il periodo più buio di questa crisi sanitaria. Ora il Paese può ripartire, con cautela ma con coraggio.

E, finalmente, il motore del Made in Italy, asset strategico per eccellenza dell’economia e della imprenditoria italiane può tornare a correre. Dal 14 al 21 aprile il sottosegretario Manlio Di Stefano e l’ambasciatore Lorenzo Angeloni hanno presieduto 12 tavoli settoriali virtuali mirati proprio a questo scopo: un confronto cui hanno partecipato 147 associazioni di categoria e oltre 250 partecipanti provenienti da tutti i settori produttivi: dall’agroalimentare alla meccanica, dalla farmaceutica alle infrastrutture, passando per il comparto dell’innovazione e dei servizi all’export per giungere sino alla cultura ed al turismo”. Alla cerimonia della firma alla Farnesina hanno partecipato diversi ministri, da Roberto Gualtieri a Teresa Bellanova, da Paola De Micheli a Dario Franceschini, i rappresentanti di Ice, Cdp-Sace-Simest e gli altri membri della Cabina di regia per l’Italia internazionale ed altre rappresentanze economiche del paese.

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