Cronaca
Traffico internazionale di stupefacenti: 17 in manette

Misure cautelari nei confronti di 17 persone dedite al traffico internazionale di stupefacenti. Sequestrati oltre 4.000 kg di marijuana, oltre mezzo kg di cocaina. 32 le persone denunciate complessivamente.
17 persone residenti nelle province di Roma, Arezzo, Brindisi, Taranto, Rimini, Forlì e Matera avevano avviato un’organizzazione dedita al traffico internazionale di stupefacenti e per questo sono finiti in manette. Si cercano gli altri soggetti coinvolti attualmente all’estero. Questa mattina i Finanzieri del Comando Provinciale di Brindisi e del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza coercitiva della libertà personale, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, nei confronti dei 17 indagati. Le attività di investigazione, avviate dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brindisi e dalla Sezione Operativa Navale di Brindisi alla fine del 2017, hanno consentito di documentare l’operatività dell’organizzazione dedita all’importazione, trasporto, detenzione e cessione di ingenti quantitativi di marijuana. La droga proveniva dalla cd. “rotta balcanica” attraverso potenti “gommoni” ed era destinata ad acquirenti dislocati in varie regioni. L’organizzazione gestiva il traffico con il supporto fornito da ciascun indagato, reclutato grazie all’intermediazione di un soggetto residente nella provincia di Taranto. L’organizzazione impiegava inoltre armi da fuoco per intimidire i clienti in ritardo con i pagamenti. Al termine delle investigazioni è stata richiesta l’emissione di una misura cautelare personale eseguita, ad oggi, nei confronti dei 17 indagati, ma sono stati anche attivati i previsti canali di cooperazione internazionale al fine di pervenire alla cattura dei soggetti attualmente all’estero. L’attività odierna ha consentito di denunciare complessivi 32 soggetti, appartenenti all’organizzazione implicati nella negoziazione di partite di sostanze stupefacenti, di arrestare 6 responsabili in flagranza di reato e sequestrare oltre 4000 kg di marijuana, oltre mezzo kg di cocaina, 27000 euro in contanti, 1 natante, 3 autovetture e 1 motocicletta.
Cronaca
«Richiesta di segnalazione per strutture abusive»

L’assessore capitolino Alessandro Onorato ha avviato una nuova fase della lotta contro le keybox abusive utilizzate dai B&B, coinvolgendo gli amministratori di condominio. Attraverso una lettera inviata ai gestori di immobili privati, l’assessore ha sottolineato la necessità di rimuovere le cassette posizionate in «aree private che affacciano su spazi pubblici e che sono tutelate dai medesimi vincoli».
L’inconveniente
Le keybox, nonostante semplifichino l’accoglienza degli ospiti tramite un codice d’apertura, compromettono la verifica dei dati identificativi dei soggiornanti, contravvenendo all’obbligo stabilito dall’articolo 109 del Tulps. Inoltre, la loro presenza indiscriminata danneggia l’estetica del Centro storico. Nella precedente “fase 1”, sono state rimosse keybox in aree pubbliche grazie alla collaborazione con vigili urbani e Ama. Onorato ha recentemente incontrato le associazioni di amministratori di condominio per chiedere «una collaborazione concreta per garantire la tutela del patrimonio storico, culturale ed architettonico di Roma e, al tempo stesso, per aggiungere qualità e valore all’accoglienza turistica».
Il via libera
Le keybox sono ritenute incompatibili con il regolamento di Polizia urbana, che vieta l’apposizione di lucchetti e oggetti su beni pubblici. L’amministrazione di Roma partirà dunque con le rimozioni per evitare problematiche legali; precedentemente, infatti, la procura di Roma aveva bloccato le operazioni per garantire accertamenti sui check-in. I proprietari che non si adegueranno potrebbero affrontare sanzioni elevate, che includono una multa di 400 euro oltre ai costi per la rimozione. Oggi, Onorato incontrerà la vicesindaca di Barcellona, Laia Bonet Rull, per un sopralluogo durante il quale saranno rimosse keybox abusive.
Cronaca
Sedicenne accoltellato per un giubbotto da 60 euro non pagato

Frascati, un giovane è in gravi condizioni dopo essere stato accoltellato. L’aggressore, un ragazzo di 14 anni, si trovava a casa della sua fidanzata al momento dell’incidente.
Le circostanze dell’episodio
Il giovane ferito è stato immediatamente trasportato in ospedale, dove è stato dichiarato in condizioni gravi. Le autorità stanno indagando sulle cause e sulla dinamica che ha portato a questo tragico evento.
Reazioni della comunità
La notizia ha scosso la comunità di Frascati, che si è trovata a dover affrontare un episodio di violenza così giovane e inquietante. Gli abitanti sono preoccupati per la sicurezza dei loro figli e chiedono risposte.
Indagini in corso
Le forze dell’ordine stanno lavorando per raccogliere ulteriori informazioni e testimonianze sull’accaduto. Si stanno valutando anche eventuali responsabilità da parte degli adulti presenti al momento della tragedia.
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