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Si scaldano gli animi fra Selvaggia Lucarelli e Matteo Salvini

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Si scaldano gli animi fra Selvaggia Lucarelli e Matteo Salvini

Dopo lo spiacevole episodio tra il figlio della giornalista e il leader della Lega si scaldano gli animi fra Selvaggia Lucarelli e Matteo Salvini.

Si scaldano gli animi fra la Lucarelli e Salvini: “Da domenica sappiamo che se hai 15 anni, indossi la mascherina, ti avvicini a un politico che va ai suoi comizi e abbraccia signore anziane senza indossarla, aspetti educatamente il turno per poter parlargli e gli dici ‘io credo che lei sia omofobo e razzista’, quel politico ti risponderà sarcastico ‘Ti voglio bene’. Matteo Salvini, ai suoi contestatori non risponde, li sbeffeggia. Poi dato che il ragazzino potrebbe nascondere una molotov sotto la mascherina, o chissà cos’altro, due poliziotti lo bloccano e gli chiedono un documento per identificarlo. Questo per aver con educazione, senza urlare o spintonare nessuno, dato del razzista a un politico. Lo stesso politico che tramite decreto penale dovrà pagare 5.700 euro per aver intonato cori razzisti contro i napoletani.

Ha dato dell’omofobo a un politico che mentre viene presentata alla Camera la proposta di introdurre il reato di omotransfobia commenta che servirebbe anche quella contro l’eterofobia. Una persona picchiata è sempre picchiata, che importa se le botte arrivano perché omosessuale, perché discriminato o vittima di pregiudizi. Geniale. Attendiamo che lanci anche il suo #whitelivesmatter. Poi quel ragazzino, che è anche mio figlio, sbattuto sulla pagina ufficiale Lega Salvini Premier per ben due volte perché Salvini ai quindicenni non risponde. Preferisce farli insultare dal suo elettorato per non sporcarsi le mani. Un eroe insomma.

Se gli dai del razzista prima passi attraverso l’identificazione della polizia, poi attraverso la gogna dei suoi scagnozzi del web. Il tutto mentre lui posta selfie della buonanotte col gatto in braccio confrontandosi politicamente con chi preferisce i cani perché i gatti sono troppo indipendenti. Nel frattempo arriva la sua ciurma di difensori di una certa caratura. Giusto, perché il povero Salvini è indifeso, al muro. Massacrato da un quindicenne che gli ha dato del razzista in mezzo a guardie del corpo, polizia in borghese, cento persone che acclamavano il capitano e urlavano zecca al ragazzino. Quindi il capostruttura Rai Angelo Mellone poche ore dopo dà del cretino a quel ragazzino in un tweet. Quello che presenta libri nella sede di Casapound.

Chissà che questa promozione a vice-direttore di Rai 1 che brama tanto non arrivi in fretta per meriti acquisiti. E poi il solito giornalaccio di destra, che in un articoletto in difesa del capitano, chiama il quindicenne ‘piccolo molestatore’ e inventa un contesto di ‘urla sguaiate’ smentite da tutti i video in circolazione. Una scena pietosa in cui adulti a capo di partiti, giornali e tv, fanno i bulletti con un adolescente che ha una sua sensibilità per quanto succede nel mondo e un suo senso di giustizia, e ha il coraggio di esprimerli senza timori reverenziali cercando il confronto civile con gli adulti. Perché alla fine di questo, sarebbe colpevole il quindicenne, oltre che di essere mio figlio e dunque certamente ‘imbeccato’ e ‘strumentalizzato’“.

Gi animi tra la Lucarelli e Salvini si scaldano sempre più: “Invece, mi spiace per lui , la notizia è che nella scuola in cui va mio figlio che per buffa coincidenza è quella dove va anche il suo, sono tanti i giovanissimi che militano in gruppi di sinistra, che hanno una coscienza civile, manifestano e scioperano per motivi che non sono perdere un giorno di scuola. Tra quei ragazzini c’è anche il mio che per sua fortuna ha una buona dose di personalità e per mia sfortuna una tale dose di personalità da contestare anche me,. Quindi non si faccia illusioni Salvini. Sono tanti gli adolescenti che lo disprezzano senza essere teleguidati dagli adulti. A patto che esistano adulti che riescono a teleguidare adolescenti. E se ci fossero vorrei conoscerli per farmi autografare almeno il décolleté.

E non me ne vorrà Salvini ma ho riso molto anziché arrabbiarmi quando ho letto la sua ultima sparata.Se la mamma ritiene di sfruttare un BIMBO di 15 anni per battaglia politica non commento. Da giornalista rispetto la Carta di Treviso quindi la tutela dei minorenni. È stata lei a buttare in pasto ai giornali il figlio, mio figlio è geloso della sua privacy, le mando un bacione’ . Salvini che rispetta la carta di Treviso è tipo Kim Jong-un che rispetta l’articolo 21 della Costituzione sulla libertà di espressione.

Si è dimenticato delle minorenni sbattute sulla sua pagina, di suo figlio al Papeete sulla moto d’acqua della polizia, di sua figlia fotografata con la ruspa su Instagram, della bambina portata sul palco di Bibbiano che non era neppure una bambina di Bibbiano ma serviva per la sua propaganda e quindi sarebbe andata bene anche fosse stata bielorussa. E già che ci siamo si è dimenticato pure che non è più tempo di bacioni. Primo perché c’è il coronavirus, secondo perché come dicono gli adolescenti è un’espressione da ‘boomer’. E se provasse ad ascoltarli gli adolescenti anziché ridacchiare e farli identificare dai suoi scagnozzi forse l’avrebbe imparato anche lui”.

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