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CORONAVIRUS LAZIO Il bollettino del 25 Luglio

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CORONAVIRUS LAZIO Il bollettino del 25 Luglio

CORONAVIRUS Al termine della quotidiana videoconferenza sull’emergenza Covid-19, questo il bollettino del 25 Luglio comunicato dalla Regione Lazio.

CORONAVIRUS LAZIO Bollettino 25 Luglio. Conclusa la videoconferenza della task force regionale sull’emergenza, la Regione Lazio ha diramato il bollettino giornaliero. Nella Regione si contano ben 19 nuovi positivi. Secondo i dati diffusi da Salute Lazio, dei 19 nuovi casi, 5 sono d’importazione.

LE PAROLE DELL’ASSESSORE D’AMATO

“Oggi abbiamo 19 casi e un decesso. Di questi cinque sono casi di importazione: due casi di nazionalità del Bangladesh, due casi da Pakistan e un caso da Ucraina. Asl Roma 1 dei due nuovi casi uno riguarda una donna con link ad un cluster familiare già noto e isolato. Il secondo una donna di nazionalità ucraina per la quale è stata avviata l’indagine epidemiologica. Nella Asl Roma 2 sono tre i nuovi casi e riguardano un uomo individuato al test sierologico. Un caso di un uomo individuato in fase di pre-ospedalizzazione al Fatebenefratelli-Isola Tiberina. Un terzo caso di un uomo ora trasferito allo Spallanzani. Asl Roma 3 dei tre nuovi casi uno riguarda una donna con link ad un cluster familiare già noto. Un uomo e una donna del World Food Programme di nazionalità Pakistana. Nella Asl Roma 4 dei cinque nuovi casi due riguardano uomini segnalati dal medico di medicina generale. Gli altri tre sono uomini individuati in fase di pre-ospedalizzazione uno all’Umberto I, uno a Bracciano e uno al San Pietro. Asl Roma 5 un nuovo caso riguarda una donna in fase di pre-ospedalizzazione a Grottaferrata. Nella Asl Roma 6 dei tre nuovi casi due sono uomini di nazionalità del Bangladesh e un caso riguarda una donna in fase di pre-ospedalizzazione all’Istituto Tumori Regina Elena – IFO. Province: sono due i nuovi casi e riguardano la Asl di Latina: si tratta di una donna con link familiare al cluster di rientro dalla Lombardia a Formia e una donna di Fondi”.

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Ricciardi difende Conte e il lockdown. La Commissione Covid mette paura

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Ricciardi: “La Commissione Covid è per mettere sotto accusa Conte”

Il docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, Walter Ricciardi, ha espresso la sua visione sulla Commissione d’inchiesta su Covid, approvata definitivamente e senza problemi dalla Camera. A suo avviso, la commissione “è viziata fin dall’inizio” in quanto le indagini saranno apparentemente dirette verso “la critica del governo” in carica durante la pandemia, e non verso un’analisi effettiva dei problemi. La sua percezione è che le aspettative riguardo l’operazione e l’utilità tecnica futura del lavoro da svolgere, sono pessimiste.

Ricciardi ha osservato come “tutti i Paesi del mondo hanno esaminato ciò che è accaduto” durante la pandemia, con un approccio obiettivo e basato su prove scientifiche per “imparare e non dimenticare la lezione di Covid“. Accoglie positivamente tutte le commissioni che cercano di approfondire, rivedere ed imparare per il futuro. Tuttavia, la commissione italiana è stata impostata esclusivamente in termini politici. Il fatto che le Regioni, responsabili della fornitura dei servizi sanitari in Italia, siano state escluse dal perimetro d’indagine indica, secondo Ricciardi, la mancanza di volontà di fare un esame scientifico.

Ribadisce che tale commissione, con il suo attuale setup, “non può portare a nulla di buono, se non a ulteriori polemiche e divisioni”. Sottolinea che sono ancora presenti le stesse condizioni che hanno portato alla pandemia e sarebbe opportuno evitare divisioni e cercare un accordo unanime in Parlamento sulla necessità di non ripetere gli stessi errori.

Ricciardi non ha apprezzato la citazione da parte della deputata di Fratelli d’Italia, Alice Buonguerrieri nella sua dichiarazione di voto. Il suo intervento ha causato una bagarre in Aula e ha suscitato le reazioni di Speranza e Giuseppe Conte. Nello specifico, la deputata ha affermato che la commissione è ciò che coloro che hanno subito lockdown, Green pass, restrizioni chiedono, misure che, secondo lei, mancano di supporto scientifico e sono state attuate come soluzioni di “cieca disperazione”.

Ricciardi ha risposto alla dichiarazione della parlamentare, dicendo che il lockdown è effettivamente una misura di cieca disperazione nell’ottica che rappresenta l’unica alternativa possibile in quel contesto. La dichiarazione è stata presa provvista, attribuendole un significato negativo. Ricciardi conclude riaffermando le sue preoccupazioni in merito alle premesse imposte, non aspettandosi nulla di buono.

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Covid, scoperta una nuova variante ‘sudafricana’: “Ha subito oltre 100 mutazioni”

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Covid, scoperta una nuova variante ‘sudafricana’: “Ha subito oltre 100 mutazioni”

Nuova variante sudafricana di Covid: più di 100 mutazioni

Una recente scoperta nel campo della virologia ha portato alla luce una nuova variante di Covid, individuata in Sudafrica e denominata Ba.2.87.1. Tale variante, caratterizzata da oltre 100 mutazioni, è stata individuata da un gruppo di scienziati che aveva precedentemente individuato Omicron.

Il direttore del Centro per la risposta alle epidemie e l’innovazione presso la Stellenbosch University, Tulio de Oliveira, ha sottolineato che questa variante è geneticamente distintiva dagli attuali ceppi di Omicron circolanti. Secondo de Oliveira, l’analisi preliminare suggerisce che la variante Ba.2.87.1 sia emersa da Ba.2 o dal nodo basale di Omicron, con ipotesi che indicano un’origine da un’infezione cronica seguita dalla trasmissione nella popolazione.

Al momento, la trasmissibilità e la patogenicità di questa nuova variante sono ancora sconosciute; tuttavia, le prime analisi suggeriscono che potrebbe essere meno immunoevasiva rispetto ad altri ceppi. Alcuni ricercatori, come Raj Rajnarayanan dell’Università dell’Arkansas, hanno evidenziato che Ba.2.87.1 dovrebbe produrre ulteriori mutazioni per rimanere competitiva.

Nonostante la scoperta di questa nuova variante, al momento non sembra costituire una preoccupazione immediata, in quanto i contagi in Sudafrica rimangono relativamente bassi e non sembra diffondersi ampiamente. Tuttavia, il paese ha intensificato la sorveglianza genomica per monitorarne la diffusione. In definitiva, la scoperta di questa nuova variante sudafricana di Covid pone ulteriori interrogativi sulle mutazioni e l’evoluzione del virus, richiedendo ulteriori studi e monitoraggi per comprendere appieno le sue caratteristiche e il suo impatto sulla salute pubblica.

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