Cronaca
Nuovi traffici di droga a Roma: arresti e ingenti sequestri della PS
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Nuovi traffici di droga a Roma: arresti e ingenti sequestri della PS.
Nuovi traffici di droga a Roma. In uno di essi era coinvolto un ‘corriere’, arrestato da due agenti fuori servizio. I quali, di passaggio sullo snodo nazionale della Stazione Tiburtina, hanno notato uno straniero camminare con fare sospetto. 23enne nigeriano, è sceso da un autobus con indosso uno zaino e, alla vista dei poliziotti, ha provato velocemente a nascondersi dietro un muro delimitante l’ingresso della stazione. Insospettiti, gli agenti lo hanno seguito fino alla banchina del treno in partenza per Terni, dove lo hanno visto seduto su una panchina, a una certa distanza dallo zaino. Controllato, quest’ultimo è risultato contenente 1,07 kg di marijuana, mentre altri 2 gr. sono stati rinvenuti nella scarpa destra dell’uomo. Che è stato arrestato con l’accusa di detenzione a fini di spaccio.
In manette, ad opera degli agenti del Casilino Nuovo, anche due giovani romani, rispettivamente di 23 e 18 anni. A loro carico un reato di detenzione e spaccio di stupefacenti, in concorso tra loro. Nel corso di un’operazione nei quartieri di Tor Bella Monaca – Torre Angela, sono stati invece scoperti, in via Bitonto, due giovani di colore spacciare in strada. L’attività illecita avveniva nei pressi di un’attività commerciale, con le dosi nascoste tra i cespugli e in mezzo al materiale di scarto edile accastato nel piazzaletto antistante l’esercizio. I due ragazzi sono stati pizzicati mentre, in due distinte occasioni, cedevano stupefacente a due diversi acquirenti. In loro possesso, gli agenti hanno rinvenuto 111 dosi, per un peso complessivo lordo di 400 g, oltre a 120 euro.
3 invece gli arresti da parte della Polizia di Fidene. I primi due sulla corsia esterna del GRA, all’altezza dell’uscita Porte di Roma: insospettiti dal modo anomalo con cui procedevano, li hanno affiancati, trovandoli privi di cinture di sicurezza. Fatti accostare per un controllo, sono stati identificati in un 21enne (alla guida) e un 55enne (passeggero), entrambi romani. Apparsi molto nervosi e agitati durante le operazioni, sono stati perciò perquisiti e trovati in possesso di diversi grammi di cocaina e marijuana. Altri 50 grammi di cocaina sono stati rinvenuti e sequestrati nell’auto, anch’essa posta sotto sequestro. Il terzo, un 18enne romano, è stato invece denunciato in stato di libertà durante un controllo presso un locale di via Ferruccio Amendola. Seduto ad un tavolo all’esterno dell’esercizio, il ragazzo, visti gli agenti, ha subito gettato due involucri (prontamente recuperati) contenenti 30 e 12 grammi di hashish. Addosso gliene è stato poi trovato un terzo con 2 gr. di fumo, insieme a 225 euro in contanti. Nella sua abitazione sono stati invece rinvenuti 2 bilancini di precisione funzionanti.
Manette inoltre per un 32enne e un 44enne, entrambi di Tivoli e con precedenti. Fermati per un controllo su via di Casal Boccone, hanno provato a disfarsi di 100 gr di hashish, recuperati dagli agenti tra le piante. Bloccati, sono stati identificati e arrestati. A Villa Glori, infine, è stata arrestata una donna di 40 anni filippina che spacciava ‘shaboo’ in via Foce dell’Aniene. Già nota alle forze dell’ordine, è stata da queste perquisita e trovata in possesso di 5 gr di stupefacente, nascosti in carta stagnola, e 2400 euro in contanti. Anche per lei sono scattate le manette con l’accusa di detenzione e spaccio di droga.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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