Politica
PARCO CENTOCELLE Ira M5S su ritardi recupero area archeologica
Il M5S passa all’attacco sul Parco di Centocelle. Il Movimento ha fatto sapere di non tollerare più ritardi sul’area archeologica
Eleonora Guadagno mette òe cose in chiaro circa il recupero dell’area archeologica del Parco Centocelle: “Non possiamo più tollerare da parte degli uffici lo stallo sul Parco archeologico di Centocelle, che emerso oggi dopo l’ennesima seduta di commissione Cultura dedicata al tema. Convocherò la prossima settimana un nuovo tavolo per sbloccare la situazione con tutti i soggetti competenti”. Poi aggiunge: “La nostra volontà politica di procedere al recupero e alla valorizzazione dell’area archeologica di Centocelle, manifestata con atti votati in aula, riunioni e commissioni per seguire passo passo l’iter amministrativo – burocratico, risulta ad oggi disattesa a causa di ritardi e intoppi da parte degli uffici. Per superare l’impasse, abbiamo chiesto nella seduta odierna l’audizione del direttore del Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale. Da lui attendiamo a breve aggiornamenti sulla procedura formale di interpello delle ditte della graduatoria del Bando del 2013, quello del secondo stralcio di importo pari a 2,6 milioni di euro per la realizzazione del Parco, che sono necessarie per procedere anche alla musealizzazione. Questi soldi ristanziati nel 2019 ancora non sono stati spesi. Ricordo che le aree del secondo stralcio e della musealizzazione sono distinte da quelle in cui si sta lavorando per la rimozione dei rifiuti e anche dai terreni occupati dagli autodemolitori, per gran parte chiusi proprio grazie alla nostra amministrazione. Nel 2018 avevamo dato indirizzo di ricorrere all’interpello per le opere del secondo stralcio, per evitare i lunghi tempi di svolgimento di un nuovo bando. Ma dalle informazioni riferite dagli uffici, i contatti intercorsi finora con una ditta interessata, la terza classificata, sono stati soltanto informali e non hanno dato alcun risultato per via della richiesta da parte dell’impresa di un aggiornamento al prezzario, che invece non può essere modificato. Dopo quattro anni di stasi, chiediamo procedure formalizzate e trasparenti. Invece la Sovrintendenza Capitolina ha già effettuato la gara di 50 mila euro per le indagini conoscitive. Ora deve chiudere il contratto relativo alla gara di 180 mila per la progettazione esecutiva del polo museale, già aggiudicata. E’ il primo step necessario per restituire alla cittadinanza e a tutto il mondo quest’area di incredibile pregio archeologico e culturale“.
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