PONTE DI GENOVA Il M5S: “Uno schiaffo per noi e per la città”

Alla notizia che il nuovo ponte di Genova torna ad Autostrade per l’Italia, la controllata della famiglia Benetton, come deciso dalla ministra dei Trasporti Paola De Micheli, il M5S parte all’attacco.

Il M5S prende le distanze sulla decisione di affidare il nuovo ponte di Genova ai Benetton. Il viceministro Stefano Buffagni attacca sui social: “Rinviare non significa risolvere i problemi. È una decisione che non condivido. Non in mio nome. Il conto salato alla fine si paga sempre. I cittadini ci hanno eletto per cambiare e decidere e non per avere ‘l’anime triste di coloro che visser senza ‘nfamia e senza lodo'”. Come afferma il deputato ligure del M5S, Marco Rizzone: “Uno schiaffo per noi e per Genova. Spero fosse un percorso obbligato quello intrapreso dalla ministra De Micheli, Pd, con la lettera inviata al sindaco di Genova Marco Bucci in cui spiegava che il ponte sarebbe tornato al concessionario”.

Gli fa eco Davide Serritella, deputato m5s della commissione Trasporti, che puntualizza: “Siamo comunque in procedura di revoca. Ciò che accade ora in ragione di una convenzione del 2008 che blinda Aspi non cambia lo stato delle cose né la nostra volontà. I Benetton non devono più gestire Austostrade”. Prova a calmare le acque il sottosegretario ai Traporti del M5S Roberto Traversi che spiega: “Ora la priorità è riaprire il ponte e dare un sollievo alla viabilità autostradale ligure. È solo un passaggio tecnico che permette al commissario Bucci di eseguire i collaudi necessari in tempi certi e di emettere l’ordinanza per aprire quanto prima il ponte. Era l’unico modo per farlo in tempi rapidi considerando che Aspi gestisce entrambi i tronconi laterali al nuovo ponte. La questione della eventuale revoca è un’altra cosa sulla quale il governo presto prenderà una decisione”.

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