Cinema
RECENSIONE Serie Tv Glow a cura di Tommaso Bucciarelli
RECENSIONE Serie Tv Glow – Oggi il nostro esperto di cinema Tommaso Bucciarelli, ci propone una bellissima serie tv
RECENSIONE Serie Tv Glow – In un recentissimo passato girovagando per le serie di Netflix ho deciso di iniziare quella che avevo sempre rimandato col timore del non splendore: Glow.
È una serie di 30 episodi, commedia e drammatica, americana, prodotta dal 2017 ideata da Liz Flahive e Carly Mensch con una infinità di personaggi, per lo più femminili, e quelli che considero i principali sono Alison Brie (Ruth Wilder), Betty Gilpin (Debbie Eagan) e Marc Maron (Sam Sylvia).
Siamo a Los Angeles in California nel 1985, e la non più giovanissima ma speranzosa e sconosciuta attrice Ruth, dopo aver interpretato erroneamente una parte breve di un non si sa cosa, riceve l’invito per un provinoin un programma di un non si sa cosa. La sera prima di presentarsi, arriva in casa sua l’uomo con il quale pochi giorni prima aveva fatto sesso indotta, probabilmente, anche dal tasso alcolico. L’uomo è sposato, e non si deve impegnare troppo per fare nuovamente il si sa cosa.
Quando raggiunge l’eventuale provino, vede che ci sono tante ragazze, e nessuna sa cosa né come si dovrà fare quel non si sa cosa, ma aspettano sedute di fronte ad un ring vuoto.
Si presenta lo scontroso registaSam Sylvia e, come se stesse parlando a degli operai, espone che quello che intende fare è un nuovo programma di Wrestling che a differenza degli altri ha per protagonista le donne.
Nome Georgeous Ladies Of Wrestler, acronimo BLOW.
Fondamentale: per farlo ci si deve allenare. Molte si alzano e se ne vanno, e ne restano una decina.
Il giorno dopo Ruth parla di quell’audizione alla sua migliore amica Debbie, la quale anch’ella fu attrice solo un pizzico conosciuta per una parte marginale in una telenovela, prima di decidere di ritirarsi per nutrire il matrimonio ricco d’amore con l’uomo che l’ha fatta divenire genitrice da poco, e l’unico neo che si scopre è che egli è lo sposato con il quale ha fatto sesso Ruth.
Il giorno dopo iniziano gli allenamenti, e mentre ci sono gli scontri recitativi del Wrestling tra ragazze, subentra Debbie che ha scoperto la malefatta di Ruth, e sale sul ring a picchiarla. Sam rimane illuminato da questa apparizione, e decide che deve convincere quella fu attrice a far parte del gruppo per il programma che sta attuando.
Indeciso lo ero, e non lo nego. Dall’immagine di questa serie che vedevo su Netflix, credevo che fosse un passatempo per maschi alla ricerca di belle presenze femminile con pochi abiti indosso. Proprio come il problema che ho scoperto si farà presente a queste Wrestler in Glow.
Nel proseguo questa diverrà una serie nella serie, la creatività del regista e delle ragazze che verrà condotta dagli avvenimenti che accadranno realmente ai personaggi di Glow. In questo Splendore, ogni Wrestler impersona ciò che vuole esibire, la macchietta che vuole interpretare.
Ti domandi mai chi sei? Cosa o come vuoi apparire?
Nella base di quel che accade nella serie si percepisce e si sente molta America, ma la cosa che mi ha soddisfatto nel vederla, è che non la si glorifica, ma in molti passaggi la si ridicolizza.
Ricorda: una serie nella serie, che spiega come viene composta, come viene modificata a seguito delle belle o tristi evenienze, potrebbe equivalere ad una vita nella vita. Quanti personaggi assumiamo, e quanti non ci accorgiamo di interpretare?
Domande, tante.
La curiosità è la base della crescita, quindi non smettere di chiederti e cercare risposte.
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