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Matteo Salvini a Silvio Berlusconi: “La via maestra è il voto”

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Matteo Salvini a Silvio Berlusconi: “La via maestra è il voto”

Il leader della Lega Matteo Salvini rivolgendosi a Silvio Berlusconi: “La via maestra è il voto”.

Salvini, rispondendo ai giornalisti a margine di una raccolta firme dei militanti a Milano, parla delle elezioni e si rivolge a Berlusconi: “La via maestra è il voto. Non ho paura di un’intesa tra Fi-Pd-5S su legge elettorale e Mes. Ciò che temo sono i cantieri fermi sulle autostrade, che fanno perdere ore ai cittadini in coda, e le cartelle di Equitalia. Le due battaglie che stiamo portando avanti sono sbloccare i cantieri sulle autostrade e bloccare gli 8 milioni di cartelle esattoriali in partenza. I dibattiti surreali sulla legge elettorale, sul Mes e sui giochini non mi appassionano.

Poi continua: “Sono sicuro che il centrodestra sarà compatto. La via maestra è il voto. Facciamo di tutto per mandare questo governo a casa il prima possibile. Siamo nelle mani del buon Dio e degli italiani. Io sono preoccupato più che per le manovra di palazzo per la situazione economica e sociale. Cassa integrazione, posti di lavoro a rischio, l’allarme ieri di Confcommercio sul milione di posti di lavoro a rischio e oggi di Confindustria sui cantieri fermi. Sono preoccupato per un governo litigioso e confuso auspicando che gli italiani possano tornare a scegliere il prima possibile”.

Sulla questione del Trattamento sanitario obbligatorio proposto dal governatore veneto Zaia: “Tso per i positivi che non si vogliono far curare? Zaia fa bene a essere assolutamente rigoroso. Secondo me prima si ritorna a una normalità in sicurezza e meglio è”. Il leader leghista aggiunge: “A Bronte, in provincia di Catania, un rifugiato ha minacciato l’assistente sociale e danneggiato l’auto dei carabinieri. A Milano un ex cliente nigeriano ha aggredito a calci e pugni un’avvocata dell’Asgi, la nota associazione pro-immigrati da sempre contro i Decreti sicurezza. Siamo contro ogni violenza senza se e senza ma. I delinquenti devono stare in galera e, nel caso di immigrati, dopo la cella ci deve essere l’espulsione”.

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