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CORONAVIRUS Il premier Conte esclude un nuovo lockdown

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CORONAVIRUS Il premier Conte esclude un nuovo lockdown

CORONAVIRUS Il premier Giuseppe Conte esclude un nuovo lockdown.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte esclude un nuovo lockdown. Il giudizio del premier si basa sul fatto che l’aumento dei contagiati non corrisponde a un incremento dei ricoveri. La situazione del sistema sanitario è molto diversa rispetto a quando le terapie intensive erano al collasso. Dagli uffici di Palazzo Chigi spiegano: “Abbiamo sin qui lavorato in modo metodico, nel segno della precauzione. Siamo gli unici ad aver elaborato un meccanismo di monitoraggio della curva del contagio sofisticato basato su 21 parametri che restituiscono un’analisi del rischio dettagliata che scende in valutazioni territoriali anche molto circoscritte”.

Un sistema che consentirebbe di intervenire, se necessario con misure limitative delimitate anche geograficamente. Quindi nessuna previsione di tornare al lockdown come spiega il premier Conte: “Con il nostro sistema siamo fiduciosi di poter affrontare l’autunno con prudenza ma senza limitare le attività economiche. Dobbiamo rispettare le minime regole precauzionali vigenti che ci consentiranno di assecondare la ripresa che si è già manifestata nei mesi scorsi, come certificato dall’Istat. Il Paese deve correre in sicurezza”. Intanto si sta accelerando sul Recovery Plan. Il 9 settembre a Palazzo Chigi si terrà la seconda riunione del Ciae, il Comitato interministeriale degli Affari europei, l’organismo presieduto dal ministro per gli Affari europei Enzo Amendola. Dopo il Consiglio europeo si era tenuta una prima riunione.

Ad agosto ci sono stati tavoli tecnici dei ministeri coinvolti e ora si proverà a tirare le somme del lavoro fatto. I tempi sono strettissimi e si avvicina la data del 15 ottobre, quando il piano dovrà essere presentato all’Europa. Poi c’è la scuola. La riapertura si prospetta complessa per le polemiche sul ministro Lucia Azzolina, anche interne all’esecutivo, ma anche per le difficoltà oggettive del coronavirus. La data di riapertura resta al 14 settembre anche se le Regioni possono posticiparla. Conte è ottimista perché dopo qualche difficoltà di troppo sembra che le cose stiano migliorando. La conferenza unificata Stato-Regioni ha approvato il documento sulle condizioni di sicurezza e le regole nel caso in cui ci sia un contagiato. I ministri Francesco Boccia e Paola De Micheli stanno lavorando per risolvere la questione trasporti.

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