Attualità
DAL MONDO Parte la raccolta firme contro Soros
La raccolta firme promossa dal MBC- Movimento Brasil Conservador.
In Brasile è partita la raccolta firme contro George Soros. L’iniziativa, lanciata dal MBC- Movimento Brasil Conservador, è volta ad arginare l’influenza del fondatore della Open Society Foundations e ha come obiettivo quello di istituire per il 12 agosto la Giornata Internazionale per la lotta a Soros. L’imprenditore e attivista sarebbe, secondo l’MBC, “il più grande finanziatore della sinistra nel mondo, responsabile del rovesciamento di governi e della destabilizzazione delle nazioni” con un “programma di distruzione che inizia con la demolizione della cultura giudaico-cristiana fino a raggiungere la famiglia”. Alcuni mesi fa la Open Society ha donato 1 milione di euro alla città di Milano, proprio allo scopo di favorire la ripresa della capitale finanziaria italiana alla luce delle conseguenze dell’emergenza Coronavirus.
Attualità
Testaccio: Diciassettenne accoltellato, testimone conferma che l’aggressore non è della nostra scuola.
Un giovane di 17 anni è stato accoltellato a Roma, con le indagini in corso sull’incidente avvenuto a piazza Testaccio. L’aggressore è stato descritto come un coetaneo esterno al centro di formazione professionale frequentato dalla vittima. Secondo un testimone, la lite sarebbe iniziata a scuola e si sarebbe poi trasferita in piazza, culminando con l’aggressione. Attualmente il ragazzo ferito si trova ricoverato in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita presso l’ospedale San Camillo. La madre della vittima chiede giustizia e si concentra sugli elementi esistenti, evitando di aggiungere nuovi dettagli.
Attualità
Il Governo è ribellato da 14 comuni della Tuscia al deposito di scorie nucleari.
Il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli ha ribadito il rifiuto dei sindaci alla realizzazione di depositi per scorie nucleari nella Tuscia durante una riunione. La Sogin, società incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari, ha individuato potenziali siti in 14 comuni della zona, ma i primi cittadini si oppongono attivamente a questa possibilità. Romoli ha annunciato la costituzione di un team di esperti per dimostrare l’inadeguatezza dei terreni e la sismicità della zona. La difesa della Tuscia è considerata una responsabilità condivisa e nove comuni hanno già espresso un parere negativo sull’ipotesi dei depositi.
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