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DALL’ITALIA B&B trasformati in case a luci rosse

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DALL’ITALIA B&B trasformati in case a luci rosse

Succede a Napoli: Bed & Breakfast senza turisti diventano case a luci rosse.

Per sopperire alla penuria di turisti, alcuni proprietari di case e appartamenti di Napoli, concentrati perlopiĆ¹ nel quartiere di Vomero, hanno deciso di riorganizzarsi affittando gli immobili in loro possesso per appuntamenti a luci rosse. E sono spuntati anche i tariffari, con pacchetti ‘all inclusive’ a 70/80 euro. A denunciare il fatto l’Associazione Bed & Breakfast e Affittacamere della Campania. “Stiamo ricevendo continue segnalazioni di operatori e cittadini che indicano possibili casi di induzione alla prostituzione e che si svolgono in appartamenti ed abitazioni nel quartiere alto ma che interessano anche altre zone come Chiaia, Mergellina, il Vasto e le aree contigue alle maggiori stazioni”, spiega il presidente Abbac Agostino Ingenito nella nota. “Anche strade e condomini importanti non sarebbero esclusi. E spuntano anche prezzi scontati anti covid con pacchetto incluso in 70 e 80 euro. Abbiamo inviato le note al Comando della Polizia Locale con il quale abbiamo un contatto. Ricordiamo che ĆØ attiva lā€™email segnalazioni@abbac.it Con la riapertura delle strutture ricettive, che erano state chiuse per il lockdown, non mancano segnalazioni anche per quanto riguarda lā€™esercizio ricettivo abusivo e spuntano anche proposte di affitto di camere ad ore dai 25 euro in su. Anche in questo abbiamo segnalato alle autoritĆ  taluni soggetti senza scrupoli che mediante messaggi promozionali sui social, vendono servizi di accoglienza turistica con tanto di champagne e cuoricini, ma a quegli indirizzi non corrispondono alcune attiivtĆ  ricettive”. Prosegue il presidente Abbac: “Sono vent’anni che ci occupiamo di legalitĆ  per lā€™ospitalitĆ  extralberghiera. Assistiamo migliaia di famiglie che soprattutto negli ultimi anni, salvo speculatori ed abusivi, erano riusciti a garantirsi un reddito a seguito dell’importante riscoperta della cittĆ . Il lavoro svolto con i Comuni ha consentito di qualificare il settore ma la vicenda locazioni ed una diffusa illegalitĆ  sta minando il nostro comparto. L’emergenza covid e le sue conseguenze hanno messo in ginocchio la nostra filiera, manca il flusso turistico straniero che sta dando timidi segnali di ritorno, ma occorrono strategie di lungo termine che possano garantire migliore sostegno al turismo, autentica risorsa per la cittĆ ”, conclude.

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Cronaca

Cicalone, fa rosicare i rosiconi e dĆ  voce a chi non ce lā€™ha. “Altro che divano, provateci voi!”

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Cicalone, fa rosicare i rosiconi e dĆ  voce a chi non ce lā€™ha. “Altro che divano, provateci voi!”

Cicalone ĆØ tornato a colpire, e i rosiconi da tastiera possono solo mordersi le mani! Il noto youtuber, che da anni gira le periferie piĆ¹ dimenticate dā€™Italia per mostrare al mondo quello che nessuno vuole vedere, sta facendo impazzire chi lo critica stando comodamente seduto sul divano. Con i suoi video crudi e senza filtri, Cicalone porta alla luce volti, storie e persone che per troppi sono invisibili: ragazzi sfruttati, usati come pedine da chi vuole fare la morale o raccattare qualche like, ma che in realtĆ  non ha mai messo piede in quei posti. E allora ben vengano personaggi come lui, che hanno il coraggio di accendere i riflettori su unā€™Italia che fa paura, ma che esiste eccome.

Cicalone dĆ  voce agli invisibili: e i rosiconi rosicano

Cicalone non fa video per fare il figo o per raccattare visualizzazioni facili. Lui va dove gli altri non osano: nelle periferie abbandonate, tra palazzoni fatiscenti e strade che sembrano uscite da un film distopico. Qui incontra persone che la societĆ  ha dimenticato: giovani in preda allā€™alcol o a sostanze, spesso sfruttati da chi li usa per i propri scopi ā€“ che sia per fare propaganda politica o per sentirsi ā€œimpegnatiā€ senza muovere un dito. Cicalone non giudica, non fa la morale: mostra e basta. E questo dĆ  fastidio a chi preferirebbe tenere tutto sotto il tappeto. ā€œSta spettacolarizzando il degrado!ā€, strillano i rosiconi sui social. Ma la veritĆ  ĆØ che Cicalone sta facendo quello che loro non hanno il coraggio di fare: dare un volto e una voce a chi non ce lā€™ha.

Altro che chiacchiere: Cicalone rischia la pelle

Parlare ĆØ facile, ma provateci voi a stare faccia a faccia con questi ragazzi! Cicalone non gira con una scorta, non ha uno staff che lo protegge: va da solo, con la sua telecamera, in posti dove un litigio banale puĆ² trasformarsi in una tragedia. Ragazzi strafatti di alcol o sostanze, che in un attimo di rabbia possono diventare pericolosi, anche per motivi stupidi. ā€œVorrei vedere i piĆ¹ ardimentosi dei rosiconi qui, a fare i fenomeni davanti a un tizio che ti fissa con un coltello in manoā€, si legge in uno dei commenti dei suoi fan. E come dargli torto? Cicalone rischia la pelle per mostrare una realtĆ  che fa comodo ignorare, mentre i criticoni se ne stanno al sicuro, a pontificare dal loro salotto con lā€™aria condizionata.

Sfruttati e dimenticati: Cicalone accende i riflettori

Il vero scandalo non ĆØ Cicalone, ma quello che mostra. In queste periferie, le persone non sono solo invisibili: sono sfruttate. Vengono usate come simboli da chi vuole fare la vittima o da chi cerca di raccattare consensi, senza mai fare nulla di concreto per aiutarle. Cicalone, invece, non promette soluzioni miracolose: il suo obiettivo ĆØ semplice ma potente: portare attenzione su un fenomeno che tutti fingono di non vedere. E ci riesce alla grande, con video che fanno milioni di visualizzazioni e che costringono anche i piĆ¹ distratti a fermarsi e guardare. Ogni volto, ogni storia che racconta ĆØ un pugno nello stomaco, ma ĆØ un pugno necessario. PerchĆ© se non ci fosse lui, chi parlerebbe di questi ragazzi?

Cicalone, un eroe moderno: i rosiconi si arrangino

Mentre i rosiconi continuano a blaterare, Cicalone va avanti per la sua strada, e meno male! Non si piega alle critiche di chi lo accusa di ā€œsensazionalismoā€ o di ā€œmettere in pericoloā€ le persone che filma. La veritĆ  ĆØ che lui sta facendo un lavoro che nessuno ha il coraggio di fare, e lo fa con una sinceritĆ  che spiazza. I rosiconi possono continuare a rosicare, ma Cicalone non si ferma: continuerĆ  a girare per le periferie, a mostrare lā€™Italia che fa paura, a dare voce a chi non ce lā€™ha. E se questo vi dĆ  fastidio, cari criticoni, alzatevi dal divano e andate a fare qualcosa di utile, invece di sparare sentenze. Cicalone ĆØ un eroe moderno, e voi siete solo invidiosi. Punto.

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Immaginate se anzichƩ Prodi, a tirare i capelli fosse stato un esponente del centrodestra

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Immaginate se anzichƩ Prodi, a tirare i capelli fosse stato un esponente del centrodestra

Immaginate se il gesto fatto da Romano Prodi, azione abbastanza ignobile, di tirare i capelli a una giornalista, la quale ha tutto il diritto di fare una domanda lecita, fosse accaduto a un esponente del centrodestra.

Immaginiamo se, al posto del “Mortadella”, presidente del consiglio che ci ha affossato con l’entrata nell’Euro, oltre alle svariate privatizzazione che hanno impoverito l’Italia, al suo posto ci fossero stati il presidente del Senato Ignazio La Russa, oppure quello della camera Lorenzo Fontana, o ancora Fabio Rampelli.

Cosa sarebbe accaduto, mediaticamente parlando, se qualche esponente della destra, avesse tirato i capelli a una giornalista? Facile e anche troppo scontato: tutti i giornali del mainstream vicini all’aria progressista, avrebbero fatto dei titoli e delle considerazioni molto piĆ¹ severe, appellandosi al maschilismo, all’urgente bisogno di sconfiggere il patriarcato, al fatto che la violenza fascista ĆØ sempre dietro l’angolo ecc…

La mancanza di rispetto per i giornalisti non ha colore, e invece tutto tace nelle redazioni della Repubblica e al TG3.

E allora ci viene da dire dove sta il giornalismo, dove sta la libertĆ ? La veritĆ  ĆØ che ognuno tira l’acqua al suo mulino, omettendo spesso la veritĆ  fattuale.

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