Primo Piano
CORONAVIRUS Guerra, direttore aggiunto Oms: “Italia a rischio”

Il professore Ranieri Guerra, dell’Oms, afferma: “L’Italia è a rischio ma non dirò mai ve l’avevo detto. Non sta bene in questi casi”.
Il professore Guerra, Organizzazione mondiale della sanità (Oms), aveva messo in guardia da un possibile nuovo incremento di infetti da coronavirus in Italia: “La maggioranza degli italiani è disciplinata e fa attenzione. Bisogna intervenire con più efficacia sulla minoranza che non rispetta le regole. Anche con le sanzioni”. Si aspettava questo andamento dell’epidemia? “Mi aspettavo che i rientri dalle vacanze avrebbero prodotto questi effetti. In Europa siamo circondati da nazioni con molti casi. Inoltre c’è un discreto lassismo soprattutto in altri paesi ma lo stiamo vedendo anche in Italia. Per fortuna in maniera ancora limitata ma non perché non ci siano le regole, che esistono e sono state ripetute e ripetute. E non credo neppure che ci sia una irresponsabilità generale. Vedo molta gente disciplinata, soprattutto gli anziani, soprattutto i più fragili. Però non vale per tutti”.
Cosa è mancato? “L’aspetto sanzionatorio, quello che in Campania De Luca ha applicato. Raccomandare dei comportamenti fidando nella buona volontà di tutti è utile. Ma poi per pochi irresponsabili che non credono, pochi negazionisti che non vengono sanzionati e obbligati a rispettare le regole andiamo a perdere una situazione ottimale che avevamo ereditato dal lockdown. Sono pochi a non rispettare le regole ma sufficienti a far circolare il virus”. Professor Guerra cosa dobbiamo temere in Italia? “Non mi preoccupa la gravità clinica che conseguirà a questi nuovi positivi che non incidono rilevantemente sui ricoveri. Osservo però che sono persone che fanno circolare il virus aumentando la probabilità di contagio sui soggetti più fragili. Tenga conto di un dato. Ad arrivare a mille serve tempo ma poi a salire a duemila al giorno e infine a quattromila si fa in fretta. L’epidemia funziona così, lo avevamo visto a marzo”.
Cosa succederà se ci troveremo come Francia e Spagna con 4.000 casi al giorno? “Ci arriveremo presto dato che stiamo assistendo sia a un aumento dei positivi che a una accelerazione conseguente dei tempi di moltiplicazione. Ancora una volta, come dice giustamente il ministro Speranza, non possiamo contare su un nuovo lockdown generale. Pertanto, l’interruzione della possibile montata epidemica si potrà ottenere con una combinazione di intensificato contact tracing e isolamento dei microcluster identificati attraverso un aumento mirato dei tamponi. Grande attenzione ai trasporti pubblici e privati e una campagna informativa basata sui numeri e su quanto sta accadendo perché tutti comprendano che mascherine, distanziamento, igiene e sanificazione non sono espressioni di una dittatura sociale ma le fondamentali misure di protezione collettiva. Accanto a ciò è necessario proteggere anziani e fragili in maniera estremamente precisa, dovunque”.
Professor Guerra cosa possiamo fare per limitare i danni in Italia? “Aumentare il personale sul territorio per tracciare tutti i contagiati, isolare chi deve essere isolato, ricostruire la catena epidemiologica. Dobbiamo indagare i cluster più complessi come quelli dalla Sardegna. Io vedrei con favore un’estensione su tutto il Paese di sanzioni per chi non rispetta la regole, dalle mascherine al distanziamento. La norma senza sanzione non funziona molto”. Qual è la formula della prevenzione oggi? “Non parliamo di chiudere una regione o una città. Non siamo a questo livello. Ora come ora si deve intervenire sul singolo cluster in modo tempestivo. Chiudere l’area e creare delle micro-zone rosse per fermare subito il contagio. Il problema delle micro-zone è che vanno controllate e, anche qui sanzionare chi non le rispetta”.
Perché dobbiamo mantenere molto alta la guardia? “Ragioniamo: i contagi sono relativamente pochi e sono tra persone mediamente giovani e mediamente sane. Ovvio che i denominatori dell’epidemia sono differenti rispetto all’inizio quando invece la maggioranza di chi veniva colpito era anziano, con una maggiore letalità. Questo è un fattore positivo. Il problema è che siamo in una fase di aumento della pressione virale. Incrementando i numeri anche dei pochi rilevanti dal punto di vista clinico poi si raggiungono numeri assoluti di persone con necessità di terapia intensiva che aumentano parecchio. Ma c’è un altro elemento che deve essere ricordato e non lo dico per fare terrorismo. Siamo di fronte a un virus che conosciamo da sette mesi. Ha cambiato il mondo. Siamo lontanissimi dal conoscerne tutti gli aspetti”.
E questo cosa comporta? “Abbiamo delle evidenze che anche persone che non hanno avuto sintomatologie serie a medio e lungo termine qualche reliquato ce l’hanno”. Non solo dunque chi è andato in terapia intensiva? “Esatto. Anche gli asintomatici, anche i giovani perfettamente sani devono fare attenzione perché non sappiamo cosa il contagio può lasciare. Magari nulla e lo speriamo tutti. Ma la ricerca ci dice che lascia dei segni e questo non va bene. Ci sono studi importanti che stanno partendo ora per valutare i postumi. E sono postumi non solo respiratori ma anche cardiaci, neurologici, epatici e renali”.
REGIONALI – ZINGARETTI: “VOTO IMPORTANTE PER SCENARI FUTURI”
Primo Piano
Certificato di nascita estero con due mamme. Gualtieri esulta per la sentenza del Tribunale di Roma

La sentenza emessa dal Tribunale civile di Roma in merito alla correttezza della prima trascrizione integrale di un certificato di nascita estero con due mamme conferma la validità e la coerenza delle nostre azioni. Come abbiamo sempre sostenuto, questa modalità di trascrizione si inserisce in una fattispecie che trova ampio riscontro nella giurisprudenza.
Tuttavia, siamo consapevoli che questa situazione non copre tutte le realtà delle famiglie omogenitoriali, in particolare per quanto riguarda la tutela dei minori. È per questo motivo che continueremo a impegnarci affinché il Parlamento possa intervenire tempestivamente con l’approvazione di leggi che garantiscano il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali, il matrimonio egualitario e l’accesso alle adozioni, conformemente a quanto previsto per le coppie eterosessuali.
Primo Piano
Stop alle auto a Roma, circolazione vietata per tre giorni: tutto quello che c’è da sapere

Limitazioni al traffico a Roma per combattere l’emergenza smog: tutto ciò che c’è da sapere
Per contrastare l’emergenza smog a Roma, è stata introdotta un’ordinanza che prevede limitazioni al traffico nella cosiddetta “fascia verde” per tre giorni consecutivi, dal 3 al 5 febbraio 2024. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento atmosferico vietando la circolazione dei veicoli più inquinanti, come i veicoli a benzina Euro 3 e i diesel Euro 4, compresi i veicoli merci.
Le restrizioni sono suddivise in due fasce orarie specifiche per ciascuna giornata. Sabato 3 febbraio sarà vietata la circolazione dalle 7.30 alle 12:30 e dalle 17:30 alle 19:00 per veicoli benzina Euro 3, diesel Euro 4, e ciclomotori e motoveicoli diesel Euro 2. I veicoli merci benzina Euro 3 e diesel Euro 4 avranno restrizioni dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 19.00. Domenica 4 febbraio le restrizioni saranno attive dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Lunedì 5 febbraio le limitazioni si applicheranno dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 per autovetture benzina Euro 3 e diesel Euro 4, con restrizioni più estese per i veicoli merci dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20:30.
In aggiunta, sono stati introdotti altri divieti, tra cui l’uso di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa non conformi ai valori di emissione, la combustione all’aperto di qualsiasi tipo e il divieto di sostare con il motore acceso. Sarà potenziato il lavaggio delle strade e ci saranno controlli accurati per garantire il rispetto delle norme, con sanzioni per i trasgressori. Le zone di corso Francia, via Magna Grecia e via Tiburtina sono state individuate tra le più inquinate, con superamenti dei limiti di PM10.
Queste misure mirano a ridurre l’inquinamento atmosferico e a garantire la salute pubblica, rispondendo all’esigenza di migliorare la qualità dell’aria in città. L’obiettivo di queste restrizioni al traffico è di affrontare in modo concreto l’allarme smog, cercando di mitigare gli impatti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.
-
Attualità2 giorni fa
Minacciata di morte dalla moglie: “Ti do ai miei amici e ti faccio prostituire”
-
Attualità4 giorni fa
Un uomo viene morso da un cane al Parco Talenti e subisce la lesione dei legamenti del ginocchio.
-
Ultime Notizie Roma3 giorni fa
Chiarezza e Verità sulla Consacrazione Episcopale e sulla Prelatura Internazionale di S. E. Mons. Salvatore Micalef
-
Attualità7 giorni fa
Mancanza di un sondino causa la morte del paziente in clinica a Roma: anestesista a processo