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CORONAVIRUS L’Iss: “L’epidemia è in progressivo peggioramento”

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CORONAVIRUS L’Iss: “L’epidemia è in progressivo peggioramento”

CORONAVIRUS Il bollettino pubblicato dall’Iss, Istituto Superiore Sanità, afferma che in Italia l’epidemia è in una fase di transizione “con tendenza a un progressivo peggioramento”.

L’Iss: “L’epidemia è in progressivo peggioramento. Nelle ultime due settimane la trasmissione del virus si è diffusa su tutto il territorio nazionale. Il virus, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti. Questo aumenta lo stress sui dipartimenti di prevenzione incaricati di tracciare tutti i casi e i contatti. A partire da metà giugno è aumentato il numero di nuovi casi di infezione da virus SARS-CoV-2 importati da uno stato estero. Ma la maggior parte delle nuove infezioni è contratta localmente. In particolare, nel periodo 3-16 agosto 2020 segnalati 779 casi di infezione da virus in cittadini italiani di ritorno da un viaggio all’estero. Cifra che rappresentano solo il 27,2% del totale. In Italia nelle ultime due settimane l’età media dei casi è scesa a 32 anni, analogamente con l’Europa e globalmente.

La circolazione avviene oggi con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità. Si riscontra un cambiamento nelle dinamiche di trasmissione e una minore gravità clinica dei casi diagnosticati. Nelle due ultime settimane si nota tra questi in particolare un aumento di casi diagnosticati in cittadini italiani al rientro da viaggi. Documentati focolai in ambito familiare e/o lavorativo in cui il caso indice aveva contratto l’infezione all’estero. Il 63,8% dei nuovi casi diagnosticati rilevati grazie alla intensa attività di indagine con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti oltre che di screening. Nel dettaglio nel periodo considerato il 31,5% dei nuovi casi è rilevato nell’ambito di attività di contact tracing. Mentre il 32,3% identificato tramite attività di screening.

I rimanenti casi identificati in quanto sintomatici (31,2%) o non è riportata la ragione dell’accertamento diagnostico (5%). L’indice di trasmissione nazionale (Rt) calcolato sui soli casi sintomatici e riferito al periodo 30 luglio – 12 agosto è pari a 0,83. Questo indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da stato estero (categorie non mutualmente esclusive) il numero di casi sintomatici diagnosticati nel nostro Paese è sostanzialmente stazionario. In questo momento dell’epidemia l’indice di trasmissione (Rt) calcolato sui casi sintomatici pur rimanendo l’indicatore più affidabile a livello regionale e confrontabile nel tempo per il monitoraggio della trasmissibilità potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus a livello nazionale. Pertanto l’Rt nazionale deve essere sempre interpretato tenendo anche in considerazione il dato di incidenza”.

CORONAVIRUS – MELONI: “RISCHIO RINVIO ELEZIONI NON ESISTE”

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Certificato di nascita estero con due mamme. Gualtieri esulta per la sentenza del Tribunale di Roma

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Certificato di nascita estero con due mamme. Gualtieri esulta coppie omogenitoriali

La sentenza emessa dal Tribunale civile di Roma in merito alla correttezza della prima trascrizione integrale di un certificato di nascita estero con due mamme conferma la validità e la coerenza delle nostre azioni. Come abbiamo sempre sostenuto, questa modalità di trascrizione si inserisce in una fattispecie che trova ampio riscontro nella giurisprudenza.

Tuttavia, siamo consapevoli che questa situazione non copre tutte le realtà delle famiglie omogenitoriali, in particolare per quanto riguarda la tutela dei minori. È per questo motivo che continueremo a impegnarci affinché il Parlamento possa intervenire tempestivamente con l’approvazione di leggi che garantiscano il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali, il matrimonio egualitario e l’accesso alle adozioni, conformemente a quanto previsto per le coppie eterosessuali.



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Stop alle auto a Roma, circolazione vietata per tre giorni: tutto quello che c’è da sapere

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Stop alle auto a Roma, circolazione vietata per tre giorni: tutto quello che c’è da sapere

Limitazioni al traffico a Roma per combattere l’emergenza smog: tutto ciò che c’è da sapere

Per contrastare l’emergenza smog a Roma, è stata introdotta un’ordinanza che prevede limitazioni al traffico nella cosiddetta “fascia verde” per tre giorni consecutivi, dal 3 al 5 febbraio 2024. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento atmosferico vietando la circolazione dei veicoli più inquinanti, come i veicoli a benzina Euro 3 e i diesel Euro 4, compresi i veicoli merci.

Le restrizioni sono suddivise in due fasce orarie specifiche per ciascuna giornata. Sabato 3 febbraio sarà vietata la circolazione dalle 7.30 alle 12:30 e dalle 17:30 alle 19:00 per veicoli benzina Euro 3, diesel Euro 4, e ciclomotori e motoveicoli diesel Euro 2. I veicoli merci benzina Euro 3 e diesel Euro 4 avranno restrizioni dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 19.00. Domenica 4 febbraio le restrizioni saranno attive dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Lunedì 5 febbraio le limitazioni si applicheranno dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 per autovetture benzina Euro 3 e diesel Euro 4, con restrizioni più estese per i veicoli merci dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20:30.

In aggiunta, sono stati introdotti altri divieti, tra cui l’uso di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa non conformi ai valori di emissione, la combustione all’aperto di qualsiasi tipo e il divieto di sostare con il motore acceso. Sarà potenziato il lavaggio delle strade e ci saranno controlli accurati per garantire il rispetto delle norme, con sanzioni per i trasgressori. Le zone di corso Francia, via Magna Grecia e via Tiburtina sono state individuate tra le più inquinate, con superamenti dei limiti di PM10.

Queste misure mirano a ridurre l’inquinamento atmosferico e a garantire la salute pubblica, rispondendo all’esigenza di migliorare la qualità dell’aria in città. L’obiettivo di queste restrizioni al traffico è di affrontare in modo concreto l’allarme smog, cercando di mitigare gli impatti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.

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