La Sindaca Virginia Raggi: “No al Museo sul Fascismo”

La Sindaca Virginia Raggi afferma: “Roma non avrà un Museo del Fascismo. Roma è una città antifascista, nessun fraintendimento in merito”.

La sindaca Raggi ha bloccato sul nascere la mozione per la realizzazione del Museo del Fascismo. Mozione sottoscritta anche dalla sua collega M5S, Gemma Guerini, e dai consiglieri pentastellati Massimo Simonelli e Andrea Coia. L’idea del museo era nata in chiave antifascista per contrastare il negazionismo e l’ignoranza. Un polo d’attrazione per curiosi, scolaresche e turisti. Da realizzarsi in un sito di archeologia industriale che si ispirasse ad analoghe operazioni culturali di analisi critica del periodo del nazismo. Il pericolo di rigurgiti neofascisti, a detta dell’Anpi provinciale di Roma, sarebbe troppo elevato.

L’associazione partigiana ha manifestato contrarietà all’approvazione di una simile mozione e ha invitato i proponenti a ritirarla: “Siamo allarmati. Non si prevede un museo sui crimini del fascismo come quello realizzato in Germania ma sul fascismo. Immaginiamo quanti non vedono l’ora di dimostrare che il fascismo ha fatto anche cose buone. Nella mozione si fa inoltre riferimento sia al nazismo che alla guerra fredda. Si arriva a citare il museo in Ungheria che a Budapest, oscenamente, accomuna nazisti e comunisti. Tutto ciò sarebbe previsto per un museo che dovrebbe essere realizzato e gestito dalla prossima consiliatura, sui cui valori antifascisti nulla possiamo prevedere. Tutto questo mentre nel paese non ci si vergogna più di citare Mussolini. In un paese dove il fascismo si esprime formando partiti che ad esso fanno riferimento e che tardano ad essere sciolti”. La tensione era riemersa nei giorni scorsi dopo la notizia del furto all’Archivio centrale dello Stato, all’Eur, di 970 labari che accompagnarono la Marcia su Roma il 28 ottobre del 1922.

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