Politica
Clemente Mastella contro Matteo Salvini: “È un guappo”

Clemente Mastella contro Matteo Salvini: “È un guappo”.
Clemente Mastella contro Matteo Salvini reo di non aver indossato la mascherina durante la manifestazione a favore del candidato del centrodestra Stefano Caldoro. Il sindaco della cittadina campana ha chiesto alla polizia municipale di identificare tutti coloro che non hanno indossato il dispositivo di protezione individuale. Mastella prima di dare la notizia della multa all’ex ministro dell’Interno ha attaccato il leghista: “Un comportamento in totale spregio della normativa che obbliga tutti dalle ore 18.00 a indossare le mascherine anche all’aperto”. Pronta la replica di Salvini: “Mi occupo di vita vera e non di paturnie. Pensiamo che in Campania c’è gente che ha inaugurato ospedali inesistenti spendendo milioni di euro dei campani”. Il primo cittadino di Benevento è tornato alla carica dando del “guappo” al capo della Lega. In sostanza, gli ha dato dell’arrogante: “Siamo stati finora una città Covid free. E per colpa di questa pagliacciata adesso siamo a rischio. È venuto qui a Benevento con la sua pagliacciata senza mascherina e con assembramento senza il rispetto delle regole di comportamento che riguardano la salute delle persone. Ha fatto una cosa molto grave e del tutto irresponsabile. Ha disatteso un obbligo morale oltre che giuridico. Sapeva benissimo che a Benevento c’è il dovere di mascherina dalle ore 18.00 e se n’è infischiato. Ora paghi i 400 euro della multa che i nostri vigili gli stanno per mandare”. Salvini aveva risposte alle critiche etichettandole come “paturnie”. Mastella infine ha replicato: “Se paturnie significa chiedere il rispetto delle regole io non ho una ma centomila paturnie. Lui ha le paturnie di un guappo”.
CORONAVIRUS – REGIONE LAZIO HA PAGATO CAMICI MAI ARRIVATI
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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