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Caso Willy Duarte, la bella vita degli imputati a spese dello Stato

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Caso Willy Duarte, la bella vita degli imputati a spese dello Stato

In corso le indagini dei Carabinieri per gli accertamenti sulla reale situazione economica dei fratelli Bianchi e del resto della banda: tutti percepivano il reddito di cittadinanza

Abiti griffati, orologi d’oro, macchine da 70mila euro. E ancora post su Instagram dove si fanno immortalare in hotel di lusso nelle zone più in della Penisola. Sembrerebbe uno stile di vita da persona molto abbiente quello che ostentavano i fratelli Bianchi sui loro social. Un dato che sembra contraddire palesemente la loro situazione reddituale dichiarata, ossia quella di “nullatenenti”. Al punto da ottenere il reddito di cittadinanza. Come loro anche il resto della banda coinvolta nel caso dell’omicidio Duarte: oltre a loro due infatti, anche Francesco Belleggia e Mario Pincarelli percepivano il reddito di cittadinanza attraverso i loro capi famiglia, che li hanno dichiarati come familiari a carico, senza reddito.

Gli accertamenti eseguiti dalla Guardia di Finanza di Colleferro

Dai controlli eseguiti risulta che nell’insieme il gruppo abbia percepito dallo Stato una somma di circa 33mila euro. Di questi 28.747 mila euro devono essere recuperati in quanto ingiustamente percepiti. Questo il risultato degli accertamenti patrimoniali eseguiti dalla Guardia di Finanza di Colleferro che li ha denunciati e segnalanti all’Inps, che dovrà ora recuperare quella cifra. Sotto accusa anche alcune lacune nella compilazione dei moduli per la richiesta, che avrebbero facilitato da parte loro l’ottenimento del reddito di cittadinanza. Gli imputati intanto tramite i loro avvocati negano fermamente di averlo mai ricevuto, e anzi dichiarano di non sapere neanche di cosa tratti e di non averne fatto richiesta.

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