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Cronaca

Omicidio Cerciello Rega, le lacrime in aula dell’imputato

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Omicidio Cerciello Rega, le lacrime in aula dell’imputato

Le scuse di Finnegan Lee Elder, l’americano accusato dell’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri

E’ scoppiato a piangere mentre chiedeva scusa per il crimine commesso. E’ accaduto oggi, davanti alla Prima Corte di Assise. Finnegan Lee Elder, l’americano di 20 anni accusato in concorso con l’amico Christian Natale Hjorth di aver ucciso con 11 coltellate il vicebrigadiere dei carabinieri lo scorso luglio in zona Prati a Roma. In aula ha chiesto di poter leggere una lettera che ha scritto in carcere. Il contenuto è una chiara richiesta di scusa per ciò che ha commesso, e una presa di coscienza della gravità delle conseguenze del suo tragico gesto.

Le parole dell’imputato

“In carcere ho avuto la possibilità e il tempo di riflettere. Non voglio raccontare come si sono svolti gli eventi quella notte, perché già l’ho fatto nel corso degli interrogatori. Ma voglio dire che quella notte è stata la peggiore della mia vita, non perché sono in prigione, lontano da tutti. I motivi sono altri: ho tolto la vita di una persona, ho tolto un marito a sua moglie, ho rotto un legame tra fratelli. E ho tolto un figlio a sua madre. Non potrò mai perdonarmi tutto questo”. Ha poi così proseguito:”Non sarò mai capace di perdonarmi per questo e non mi aspetto che la famiglia di Cerciello possa farlo oggi, sarà difficile, ma spero che un giorno potrà farlo”. Elder dovrà ora rispondere dell’accusa di omicidio volontario insieme a Christian Natale Hjorth per l’uccisione del carabiniere avvenuta il 26 luglio del 2019. “Voglio chiedere scusa a tutti, alla famiglia Cerciello e ai suoi amici. Al mondo intero. Quella notte è stata la peggiore della mia vita e se potessi tornare indietro per cambiare le cose lo farei ora, ma non posso”, ha concluso.

Cronaca

I medici di famiglia devono mantenere la loro indipendenza per evitare favoritismi verso i privati

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I medici di famiglia devono mantenere la loro indipendenza per evitare favoritismi verso i privati

Intervista al giurista, ordinario alla Luiss, e consigliere giuridico dell’allora ministra alla Salute, Rosy Bindi.

Il ruolo del giurista

Il giurista ha parlato dell’importanza del diritto nella gestione delle crisi sanitarie. Ha sottolineato come le leggi debbano adattarsi rapidamente alle esigenze emergenti, affermando che “la legge deve rispondere in modo tempestivo alle dinamiche del virus”.

Le sfide legali

Durante l’intervista, il giurista ha evidenziato le sfide legali affrontate durante la pandemia, specificando che “la giurisprudenza ha dovuto confrontarsi con situazioni senza precedenti”. Ha inoltre discusso l’impatto delle decisioni governative sulla salute pubblica e sui diritti individuali.

Prospettive future

Il giurista ha concluso menzionando la necessità di riflessioni continue per migliorare le normative: “Non possiamo permetterci di tornare agli errori del passato”. L’intervista rimane un’importante osservazione sulle intersezioni fra diritto e salute in un contesto di emergenza.

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Cronaca

Zevi propone 15 milioni per chi è senza casa e chiede supporto all’Europa

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Intervista all’assessore al Patrimonio e delle Politiche abitative

L’assessore al Patrimonio e delle Politiche abitative ha rilasciato un’intervista in cui affronta diverse tematiche riguardanti la gestione e lo sviluppo del patrimonio immobiliare pubblico. Durante la conversazione, ha sottolineato l’importanza di garantire l’accesso a “un’abitazione dignitosa” per tutti i cittadini e ha evidenziato i progetti in corso per migliorare la situazione abitativa nella città.

Progetti in corso

L’assessore ha annunciato vari progetti volti a “rinnovo e riqualificazione” degli spazi urbani, con l’obiettivo di “creare quartieri più vivibili”. Inoltre, ha discusso della necessità di investimenti per aumentare l’offerta di alloggi sociali, evidenziando che “questo è un passo fondamentale per affrontare l’emergenza abitativa”.

Collaborazione con enti locali

Un altro punto cruciale dell’intervista riguarda la “collaborazione con enti locali e associazioni”. L’assessore ha affermato che “solo lavorando insieme possiamo ottenere risultati significativi”. Ha inoltre sottolineato l’importanza di coinvolgere la comunità locale nei processi decisionali per garantire che le politiche siano realmente efficaci e rispondano ai bisogni dei cittadini.

Futuro delle politiche abitative

Infine, l’assessore ha parlato delle sfide future, evidenziando che “è necessario un approccio innovativo” per affrontare la crescente richiesta di abitazioni. Ha concluso affermando che l’amministrazione è “impegnata a trovare soluzioni sostenibili e durature” per il miglioramento del patrimonio abitativo e la qualitá della vita dei cittadini.

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