Cronaca
ROMA Movida – Aggressione a colpi di bottiglia
ROMA Movida – Dal pomeriggio di ieri e fino a notte inoltrata, i Carabinieri hanno effettuato diversi controlli mirati nei quartieri di interesse turistico e della vita notturna
ROMA Movida – I servizi straordinari di controllo, hanno impegnato i Carabinieri del Comando di Roma piazza Venezia nelle aree di maggiore interesse turistico che vanno dal Colosseo, Fori imperiali, piazza Venezia e Fontana di Trevi. I militari hanno identificati una decina di cittadini stranieri, tutti del Bangladesh, di età compresa tra i 34 e 42 anni, tutti dediti al commercio illegale ambulante. Sequestrate una cinquantina tra bottigliette d’acqua, power bank, aste da selfie e altri oggetti vari e contestate sanzioni amministrative per complessivi 16500 euro. Nel quartiere di Trastevere, i Carabinieri della Compagnia di Trastevere unitamente ad altri Carabinieri di rinforzo del Gruppo di Roma, sono stati impegnati in uno specifico servizio di controllo volto a prevenire reati nell’ambito della movida.
In particolare, in piazza San Cosimato un giovane romano di 19 anni, è stato bloccato e denunciato a piede libero per resistenza a pubblico Ufficiale e lesioni personali aggravate, dopo aver aggredito e colpito con una bottiglia un coetaneo. Il 19enne alla vista dei militari ha tentato di darsi alla fuga ma è stato subito bloccato dai militari mentre, la vittima è stata soccorsa e medicata presso il pronto soccorso dell’Ospedale San Camillo. Nelle stesse ore anche i quartieri Salario – Trieste sono stati battuti, nel corso di uno specifico servizio di controllo, sempre per la movida, dai Carabinieri della Stazione viale Eritrea. Infatti, i miliari hanno proceduto nei confronti del titolare di un locale perché veniva riscontrato un afflusso di persone tale da non poter garantire il distanziamento sociale. I militari hanno proceduto alla chiusura del locale per due giorni mentre, 10 persone sono state sanzionate per un importo di 280 euro a ciascuno. Altri clienti sono stati invitati ad allontanarsi. Sono circa 280 le persone identificate, 10 di queste sanzionate per violazioni delle norme anti Covid-19 sugli assembramenti.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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