Primo Piano
Il dottor Zangrillo ci ripensa: “Il coronavirus clinicamente morto?”

Definire il coronavirus “clinicamente morto è un’espressione stonata”. Dopo più di tre mesi da quando fece questa affermazione il dottor Alberto Zangrillo ci ripensa.
Al primo bollettino sulle condizioni di Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele con un principio di polmonite bilaterale, Zangrillo ci ripensa su quanto dichiarato riguardo al virus: “Clinicamente è morto”. Parole che provocarono lo sconcerto del Consiglio superiore di Sanità. Il primario e medico personale del cavaliere ritornando sull’episodio ha dichiarato: “Esiste una quota rilevante di soggetti asintomatici-positivi, la larga maggioranza. Ma in una situazione come quella che si è venuta a creare questa estate ci possono essere persone che possono avere una blanda sintomatologia come nel caso di Silvio Berlusconi che ha un leggero coinvolgimento polmonare”. Invitando a rispettare le regole generali di prevenzione, compreso il distanziamento il medico però sottolinea: “Predichiamo la distanza anche dall’isteria collettiva”.
Il 31 maggio spiegò: “Circa un mese fa sentivamo epidemiologi temere per la fine del mese e inizio giugno una nuova ondata e chissà quanti posti di terapia intensiva da occupare. In realtà il virus dal punto di vista clinico non esiste più. Questo lo dice l’università Vita e Salute San Raffaele”. Adesso però ha cambiato idea: “Non nego che il 31 maggio in una trasmissione dissi, sollecitato provocatoriamente, che il virus è clinicamente morto. Ho usato un tono forte, probabilmente stonato, ma fotografava quello che osservavamo e continuiamo a osservare. Negli ospedali fortunatamente non ricoveriamo un paziente con esiti primari. Non ho mai detto che questo virus non esiste, che non è stato letale e pericoloso, ma sono stato il primo a dire che dobbiamo conviverci. La speranza ora è di evitare l’entrata di pazienti veramente gravi, critici, che fortunatamente in questo momento non ci sono”.
PRIMO CASO DI CORONAVIRUS IN UNA SCUOLA ROMANA
Primo Piano
Certificato di nascita estero con due mamme. Gualtieri esulta per la sentenza del Tribunale di Roma

La sentenza emessa dal Tribunale civile di Roma in merito alla correttezza della prima trascrizione integrale di un certificato di nascita estero con due mamme conferma la validità e la coerenza delle nostre azioni. Come abbiamo sempre sostenuto, questa modalità di trascrizione si inserisce in una fattispecie che trova ampio riscontro nella giurisprudenza.
Tuttavia, siamo consapevoli che questa situazione non copre tutte le realtà delle famiglie omogenitoriali, in particolare per quanto riguarda la tutela dei minori. È per questo motivo che continueremo a impegnarci affinché il Parlamento possa intervenire tempestivamente con l’approvazione di leggi che garantiscano il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali, il matrimonio egualitario e l’accesso alle adozioni, conformemente a quanto previsto per le coppie eterosessuali.
Primo Piano
Stop alle auto a Roma, circolazione vietata per tre giorni: tutto quello che c’è da sapere

Limitazioni al traffico a Roma per combattere l’emergenza smog: tutto ciò che c’è da sapere
Per contrastare l’emergenza smog a Roma, è stata introdotta un’ordinanza che prevede limitazioni al traffico nella cosiddetta “fascia verde” per tre giorni consecutivi, dal 3 al 5 febbraio 2024. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento atmosferico vietando la circolazione dei veicoli più inquinanti, come i veicoli a benzina Euro 3 e i diesel Euro 4, compresi i veicoli merci.
Le restrizioni sono suddivise in due fasce orarie specifiche per ciascuna giornata. Sabato 3 febbraio sarà vietata la circolazione dalle 7.30 alle 12:30 e dalle 17:30 alle 19:00 per veicoli benzina Euro 3, diesel Euro 4, e ciclomotori e motoveicoli diesel Euro 2. I veicoli merci benzina Euro 3 e diesel Euro 4 avranno restrizioni dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 19.00. Domenica 4 febbraio le restrizioni saranno attive dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Lunedì 5 febbraio le limitazioni si applicheranno dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 per autovetture benzina Euro 3 e diesel Euro 4, con restrizioni più estese per i veicoli merci dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20:30.
In aggiunta, sono stati introdotti altri divieti, tra cui l’uso di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa non conformi ai valori di emissione, la combustione all’aperto di qualsiasi tipo e il divieto di sostare con il motore acceso. Sarà potenziato il lavaggio delle strade e ci saranno controlli accurati per garantire il rispetto delle norme, con sanzioni per i trasgressori. Le zone di corso Francia, via Magna Grecia e via Tiburtina sono state individuate tra le più inquinate, con superamenti dei limiti di PM10.
Queste misure mirano a ridurre l’inquinamento atmosferico e a garantire la salute pubblica, rispondendo all’esigenza di migliorare la qualità dell’aria in città. L’obiettivo di queste restrizioni al traffico è di affrontare in modo concreto l’allarme smog, cercando di mitigare gli impatti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute dei cittadini e sull’ambiente.
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