Attualità
Camminare riduce il rischio di tumore. Lo dice l’associazione italiana oncologi
Nel 2020 saranno 377.000 le nuove diagnosi di tumori maligni in Italia. Il 40% potrebbe essere evitato adottando stili di vita sani
La Giornata di Fondazione AIOM (Associazione italiana oncologi medica),che si terrà a Roma domani, giovedì 29 ottobre, quest’anno accende i riflettori su “ATTIVITA’ FISICA” come stile di vita che può contribuire a ridurre sia l’incidenza di cancro nei cittadini italiani che il rischio di recidiva tumorale e di morte nelle persone che già hanno avuto una diagnosi di cancro, ad oggi oltre 3 milioni e 600.000 in Italia. No a fumo, sovrappeso/obesità, abuso di bevande alcoliche. Sì ad attività fisica regolare e dieta ricca di frutta e verdure fresche. Il divano uccide di tumore 1000 persone l’anno, questo perché un italiano su tre è sedentario. Lo sottolineano gli oncologi della Fondazione Aiom nel corso della Giornata di Fondazione AIOM 2020 che si terrà domani ed è dedicata proprio ad attività fisica e tumori. Anche in un periodo così delicato, con palestre e piscine chiuse, fare attività fisica risulta fondamentale. L’evento di domani si svolgerà all’insegna di un webinar in diretta da Roma (su www.fondazioneaiom.it). Verranno presentate esperienze, progetti italiani ed europei finalizzati a coinvolgere cittadini e pazienti perché si muovano di più. Nonostante il COVID-19, riuscirci non è solo necessario, è anche possibile. Lo sottolinea il Mission Board on Cancer nell’ambito di Horizon Europe 2021-2027, che inserisce proprio la lotta ai tumori fra i cinque obiettivi dei prossimi anni. Lo dimostrano i primi risultati del Progetto PHALCO, che propone attività fisica su misura per i pazienti con tumore, e l’esperienza di Pagaie Rosa Onlus, il primo equipaggio italiano di dragon boat composto da donne operate di tumore al seno.
IL PARERE DEGLI ESPERTI
Attualità
I tempi di attesa e la buona notizia per i pendolari della Metro B di Roma nel 2025
Nel contratto di servizio 2025-2027 di Atac c’è una buona notizia, seppure parziale, per i romani: già nel corso del 2025 i tempi di attesa sulla Metro B torneranno a 4 minuti, almeno sul troncone principale. Sulle diramazioni, cioè sulla B1 e sul troncone restante della B si resterà intorno agli 8 minuti, stando a quanto si legge sul documento di programmazione del servizio 2025 fornito da Atac.
Presentando la delibera che contiene il nuovo contratto di servizio, l’assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè, ha spiegato che per quanto riguarda la Metro B l’aumento del chilometraggio complessivo farà segnare un più 28 per cento: si passerà infatti dagli attuali 15 milioni di chilometri a 19 milioni di chilometri. Questo grazie al completamento delle revisioni dei treni e all’arrivo dei nuovi convogli a partire da marzo, con entrata in servizio a partire dal mese di giugno. Alla fine dell’anno saranno 6 i nuovi treni in più sulla Metro B. A dicembre ne arriveranno altri due, ma entreranno in servizio a gennaio 2026. Per quanto riguarda la Metro A, il chilometraggio resterà sostanzialmente lo stesso del 2024, mentre la linea C farà registrare un aumento del 10 per cento (da 9,3 milioni a 10,4 milioni e a 18 milioni nel 2027), grazie soprattutto all’apertura delle due nuove stazioni di Colosseo e Porta Metronia a settembre 2025. In generale, le novità riguardanti le metro di Roma per il 2025 sono incentrate sull’incremento del chilometraggio e sull’introduzione di nuovi treni per migliorare il servizio.
Attualità
Un medico minacciato di morte con un paio di forbici: “Ti sparo in testa, ho parenti nel clan Spada”
Un uomo di trentadue anni è stato condannato a sette mesi di reclusione per tentata violenza privata e lesioni personali aggravate nei confronti di un medico dell’ospedale G.B. Grassi di Ostia. Il giudice ha emesso la sentenza in seguito all’aggressione avvenuta l’11 agosto 2023, in cui l’uomo minacciò e attaccò il medico con delle forbici. Gli agenti del X Distretto Lido di Roma e la Procura hanno condotto le indagini sul caso. Durante l’incidente, il paziente si lamentò dei tempi d’attesa e proferì minacce violente contro il medico, dichiarando di appartenere a una famiglia malavitosa e minacciando di incendiare l’ospedale. L’uomo si autolesionò e minacciò di uccidere il medico con le forbici chirurgiche. La vicenda ha portato il dottore a sentirsi male e ha generato ulteriori conseguenze.
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