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Caos al cimitero Flaminio: a rischio le cremazioni
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Le nuove disposizioni contro il Coronavirus non garantirebbero le cremazioni, causando un incremento dei prezzi per le agenzie funebri
Roma. L’emergenza Covid non guarda in faccia nessuno, nemmeno i defunti. E’ infatti uscita una circolare dell’Ama sezione “Cimiteri Capitolini” con le nuove disposizioni riguardanti il contenimento del contagio da Coronavirus. Nel documento, firmato dal Responsabile ing. Fabrizio Ippolito, l’azienda romana mette nero su bianco le nuove disposizioni. Nel comunicato si legge che dal 2 novembre 2020 potrebbero non essere più garantite le cremazioni.
Il testo del comunicato
“Tenuto conto del forte incremento di mortalità registrato nelle ultime settimane, che nel mese di ottobre 2020 al momento ha comportato un incremento di decessi di circa il 20% sull’ottobre 2019, con oltre 500 defunti in più e che nel cimitero Laurentino non ci sono più posti per inumazione e quindi sono aumentate le richieste di cremazioni, tenuta ben presente la costante richiesta degli utenti a cremare i propri cari.
SI COMUNICA CHE NEL CIMITERO FLAMINIO SONO SOSPESE FINO A NUOVA COMUNICAZIONE:
a) verifiche di raccolta non finalizzate a una raccolta non imminente
b) estumulazioni salme, ceneri e resti ossei per traslazione in altra concessione, altro cimitero o altro comune.
La cosa che desta più preoccupazione è quindi la notizia che al cimitero Flaminio dal 2 novembre 2020 non saranno più garantite le cremazioni. Al riguardo il comunicato redatto dall’azienda dice infatti: “Per quanto attiene alle cremazioni, avendo ormai raggiunto la capienza di salme ospitabili nella camera mortuaria del cimitero Flaminio si stabilisce che a partire dal 2 novembre 2020 le salme destinate alla cremazione dovranno essere recapitate presso il cimitero Verano, che provvederà a ricoverarle presso apposito locale allestito.” Tutto ciò causerebbe un esborso maggiore per i parenti del defunto, visto che l’agenzia sarebbe obbligata a tornare al Verano 48 ore prima della cremazione proprio come scritto sulla circolare “…l’agenzia dovrà tornare al Verano, prendere la salma e trasportarla al cimitero Flaminio.”
La situazione nei Cimiteri Capitolini
Il possibile blocco delle cremazioni a Roma deriva dal fatto che il deposito delle salme del cimitero Verano è molto più piccolo di quello del cimitero Flaminio; può contenere infatti circa 300 salme. Calcolando che a Roma mediamente ci sono circa 88 decessi al giorno, c’è il forte rischio che il deposito del Verano si riempia anzitempo, con conseguenze spiacevoli per i familiari dei defunti che, in questo caso, dovranno sborsare molti più soldi per far uscire la salma dal comune di Roma e farla cremare in un altro forno. I più vicini sarebbero quelli di Civitavecchia e Viterbo; i costi in questo caso salirebbero ancora di più. Bisognerebbe infatti pagare la quota di € 190,00 per il “Decreto di uscita”, più un’altra tassa, che solo il Comune di Roma si fa pagare, pari a 285€ per la voce “Cremazione Altri Impianti“. Ma se il problema è del Comune perché questi importi devono essere pagati dai cittadini? Oltre ai problemi di natura economica bisognerà risolvere anche quelli di natura burocratica, perché, per portare le salme in cremazione a Civitavecchia – giusto per fare un esempio – serve il timbro dello stato civile, che mediamente viene emesso dopo circa dieci giorni. E allora se il deposito del Verano è pieno, non si può tenere la salma dieci giorni ferma dentro casa. Fra l’altro il cimitero Verano non ha celle frigorifere per tenere le salme, e la situazione si complica ancor di più perché, se anche il deposito del Verano si riempie, i parenti della vittima saranno obbligati a scegliere fra due opzioni: optare per l’inumazione oppure acquistare un loculo. In questo caso si parlerebbe solo delle seconde file disponibili nel cimitero Flaminio, al costo di 3900,00 €.
Esclusive
Dror Eydar, Ex Ambasciatore tuona: “Gaza va annientata “-Video
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Ieri a Stasera Italia è stato invitato l’ex-ambasciatore Israeliano nella Repubblica Italiana, un tale di nome Dror Eydar. Eydar non parla a nome del suo paese , non avendo nessuna carica politica al suo interno o rapporti con l’attuale Esecutivo parla da libero cittadino Israeliano, ma le sue parole sono durissime.
Rappresentano il pensiero dell’ala più intransigente del mondo ebraico, quella che avrebbe voluto reagire con ancor più forza di quella utilizzata negli ultimi 75 anni, quella che avrebbe voluto vedere il mondo arabo fuori dai confini Palestinesi. Una visione fascista, razzista e profondamente attaccata alle solite demagogie del mondo occidentale.
A coronare il suo intervento un altro invitato, la deputata Pd Jasmine Cristallo, che si è detta profondamente indignata dalle parole dell’ex-ambasciatore, che attualmente resta un mero professore di letteratura. Anche il Pd come Eydar non sa che pesci prendere: da un lato appoggia la reazione Israeliana e dall’altro dice: “non troppo se no qualcuno si fa male”.
Tra il fascio Eydar e la signora Cristallo poco ne esce a parte sproloqui di almeno mezz’ora nella quale poco di nuovo viene detto , ma le dichiarazioni da ambo i lati sono da scrivere negli annali del giornalismo, in negativo però.
Le dichiarazioni di Dror Eydar
Il primo pezzo sullo scacchiere è mosso da Dror Eydar: “Ogni persona che minaccia un ebreo, che vuole uccidere un ebreo, deve morire. L’obiettivo è distruggere Gaza, questo male assoluto“. Il signor Eydar era sicurissimo che tutta l’Italia (la stessa Italia dove si moltiplicano i cortei contro Israele) sarebbe stata con lui.
A prendere le difese del Popolo Palestinese la signora Cristallo, che comunque tutto si aspettava tranne che dover difendere la Palestina da un pazzo che ha delle posizioni ancora più intransigenti dello stesso Partito Democratico.
Deputata Cristallo: “Questo non è assolutamente democratico, questo non c’entra nulla con il concetto di democrazia. Distruggere Gaza è la testimonianza che purtroppo l’approccio di molti rispetto a questa vicenda è di vendetta e di legge del taglione, che non ha nulla a che vedere con la democrazia”.
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Intervista esclusiva a sonoalaska, la giovane cantautrice romana presenta “Dopo di me”
Intervista esclusiva della Cronaca di Roma a sonoalaska, la giovane cantautrice romana, famosa su TikTok, presenta : “Dopo di me” il suo ultimo singolo
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Sonoalaska, aka Federica De Angelis, è una cantautrice romana classe 2000. Il suo progetto artistico inizia circa un anno fa con la scoperta della propria identità artistica grazie alla produzione di Alessandro Forte (già produttore di Aiello, Galeffi, Scrima, Valucre) sperimentando suoni “giocattolosi” con sonorità oscure.
Sa cosa vuole, non ha peli sulla lingua e ama sporcarsi. Oltre alla produzione dei propri brani, inizia a suonare in vari locali della scena romana, conquistando un posto come ospite “Monthly Special” per Spaghetti Unplugged.
La vittoria del premio della Giuria per il Contest Lunatika Factory (dedicato alle giovani cantautrici) le fa guadagnare uno spazio per l’Ephebia Festival a Narni e raggiunge inoltre un posto nella finale nel NextMusicAward a Tivoli e del Contest Nazionale Je so pazzo con il premio Migliore Presenza Scenica.
La cantautrice cerca un contatto con il pubblico anche al di fuori dei live: mettendo a disposizione la sua penna sui social è riuscita a ottenere un seguito di oltre 200 mila utenti.
SONOALASKA – L’INIZIO DELLA CARRIERA MUSICALE
All’età di 16 anni, inizia a sentire l’esigenza di scrivere personalmente ciò che prova, cercando costantemente di affinare la sua scrittura. Durante la pandemia, per farsi conoscere, crea un format speciale su TikTok mettendo a disposizione del pubblico la sua penna e raggiungendo circa 210mila followers con 7 milioni di like complessivi.
I PRIMI SINGOLI
A Gennaio 2022 esce il suo singolo di debutto, “Pupille” (LEGGI QUI), ma dopo un momento di difficoltà a livello artistico decide di rimettersi in gioco lavorando con sé stessa e con la sua vocal coach Marta Gerbi (Carl Brave, Aiello, Folcast, Ditonellapiaga, Random, Galeffi), per trovare la sua vera identità musicale.
A Gennaio 2023 sonoalaska pubblica il singolo “Lenzuola nere” (LEGGI QUI), che raggiunge i 10.000 ascolti su Spotify.
A Maggio 2023 sonoalaska torna con “Bambole voodoo” (LEGGI QUI), che vanta la produzione di Alessandro Forte (Galeffi, Aiello, Scrima, Valucre).
La genesi del brano, ancora una volta scritto dalla stessa Federica, affonda le sue radici in una chiacchierata tra amiche.
Un confronto liberatorio, da cui è scaturita tanta rabbia e la conseguente necessità di plasmare e trasformare il dolore legato alla condizione di essere viste come un semplice oggetto.
SONOALASKA – L’INTERVISTA X LACRONACADIROMA.IT
SonoAlaska torna con “Dopo di me”, il tuo nuovo singolo, di cosa parla ?
Dopo di me è un singolo pop punk che prende di mira una persona manipolatrice che finge molto bene l’amore solo per accrescere il proprio ego.
Provo sia rabbia che dispiacere nell’ aver conosciuto persone che giocano con i sentimenti, non hanno capito che amare è la cosa più bella del mondo e che anche se si vuole avere solo rapporti occasionali bisogna avere sensibilità e rispetto.
Perché questo titolo ?
Il titolo sottolinea il loop ossessivo di chi vede le persone solo come prede da conquistare e poi dimenticare in fretta.
“Dopo di me c’è un dopo di lei e dopo dopo di lei c’è un’altra ancora”. La domanda che mi pongo è: smetterà mai? O ci sarà ancora un dopo dopo dopo dopo..?.
Cosa si prova interiormente quando si scrive una canzone su un fatto accaduto in prima persona ?
Nelle mie canzoni c’è sempre un pezzo di me. Prima tendevo a scrivere solo quando provavo emozioni forti e negative, ora le cose sono cambiate e sto maturando.
Dopo di me nasce dopo aver metabolizzato bene la rabbia e aver ascoltato le mille esperienze negative di chi mi è accanto.
Lo sfogo incontrollato è stato dominato da una lucidità necessaria per non cadere negli stereotipi di una canzone “revenge”.
Cosa diresti ad una ragazza che ha passato o sta passando il tuo stesso problema se così possiamo definirlo ?
A tutti è capitato di essere stati truffati almeno una volta nella vita. La prima cosa che pensiamo è “quanto sono stato stupido”.
Non pensatelo mai, non pentitevi di aver amato. Allo stesso tempo però prendete consapevolezza del perché si è caduti in quella trappola, che spesso solo noi non abbiamo visto, o meglio non volevamo vedere.
Se momentaneamente sei fragile non guardarti attorno alla ricerca disperata di qualcuno, lavora su te stessa. La persona che avrai accanto la sceglierai tu consapevolmente col tempo. E questi sono consigli che vorrei dare sia alle ragazze che ai ragazzi, il mondo è pieno anche di manipolatrici, di “Crudelia” di Marracash.
Per chi ti segue sui social sa che hai partecipato a diversi live e alle audizioni di Amici, impressioni? Sei soddisfatta del tuo percorso ?
Sono felicissima dei live che sto facendo nel Lazio e non solo. Il contatto con il pubblico è importantissimo e mi fa crescere ogni giorno sempre di più sia umanamente che artisticamente.
Ho anche provato le audizioni di Amici, sono passata alla seconda fase potendo così cantare davanti ai 3 professori: Rudy, Pettinelli e Cuccarini.
Sono fiera di come ho cantato, di cosa ho portato artisticamente, quindi anche se ora sono di nuovo a casa il mio percorso continuerà con ancora più carica.
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