Curiosità
Aeroporto di Fiumicino, italiano bloccato in possesso di due rari Falchi Pellegrini
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L’uomo è stato intercettato di rientro da Dubai in possesso di due rari esemplari del rapace simbolo degli Emirati Arabi
Un italiano è stato bloccato dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli all’Aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino in possesso di una coppia di rari falchi pellegrini. Di ritorno da Dubai, l’uomo e è stato denunciato per introduzione fauna in via estinzione.
Le Fiamme Gialle del Gruppo aeroportuale, durante i controlli doganali di routine, hanno fermato un cittadino italiano proveniente da Dubai che aveva con sè i due rapaci. I militari hanno subito notato che gli anelli di marcaggio apposti sulle zampe erano diversi da quelli utilizzati in Spagna, paese di nascita degli uccelli, come risultava dalla documentazione di accompagnamento. Sono stati quindi attivati degli accertamenti allo scopo di ricostruire i movimenti dei due rapaci prima di giungere in Italia. Si è così appurato che i due volatili, nati in cattività in Europa e registrati in Spagna, erano stati trasferiti negli Emirati Arabi e sostituiti con un maschio e una femmina della più pregiata sottospecie falco peregrinus peregrinator (detta black shaheen), dalla struttura più possente e con una livrea più colorata. Ai nuovi uccelli erano stati poi applicati anelli di marcaggio aventi gli stessi numeri di serie che contraddistinguevano gli esemplari europei, al fine di occultare la loro origine asiatica ed eludere il divieto di introduzione in Europa. Una volta in Italia, la prole dei due uccelli, venduta agli appassionati del settore, avrebbe potuto fruttare cifre dell’ordine di centinaia di migliaia di euro. I due esemplari sono stati trasferiti in un centro specializzato e l’importatore è stato denunciato per reati di falso e introduzione di fauna in via di estinzione senza licenza di importazione regolarmente rilasciata dal Ministero degli Affari Esteri.
Curiosità
Le probabilità di incontrare l’anima gemella a Roma, città dell’amore, sono tante
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Sarà perché la mitologia ha tramandato molte storie d’amore e di passione tra le divinità romane o perché più in generale gli antichi romani erano noti per non sottrarsi affatto ai piaceri carnali e di coppia, ma nei secoli quella che si è costruita Roma è anche la fama di città dell’amore. Senza dubbio molto ha contribuito in questo senso la tradizione che colloca a Roma la nascita di San Valentino: Valentino sarebbe stato, infatti, un giovane vescovo che si oppose con decisione alla legge che nel III secolo d.C. vietava per ragioni militari ai giovani romani di sposarsi; proprio per la sua opposizione all’Impero Valentino fu giustiziato, prima di essere santificato due secoli dopo dal papa e di diventare nella cultura popolare il santo degli innamorati. Con questa eredità alle spalle, insomma, Roma non potrebbe non essere una città Cupido e capace di far battere i cuori.
I luoghi più romantici dove innamorarsi a Roma
Il romanticismo di molti scorci di Roma fa il resto. I tramonti sul Tevere visti da Ponte Milvio o da Ponte Umberto I sono perfetti per innamorarsi. I vicoli di Trastevere con la loro atmosfera di altri tempi sono quelli ideali per perdersi in compagnia della persona amata. C’è chi si è promesso amore eterno davanti alla Fontani di Trevi e dopo aver lanciato una monetina come buon augurio. I più religiosi potrebbero non voler perdere l’occasione di suggellare il proprio amore a San Pietro. E ancora Villa Borghese con il suo laghetto è il set ideale per un primo incontro galante, i più sospettosi potrebbero chiedere conto alla Bocca della Verità della sincerità dei sentimenti del partner e più goduriosi potrebbero concedersi una gita ai Castelli Romani con il partner o potenziale tale o una puntata alle terme. Qualunque sia, insomma, la propria idea di coppia Roma è il posto migliore per celebrarla. Due appassionati di calcio potrebbero sentire battere i propri cuori all’unisono, per esempio, anche durante un derby di Coppa Italia.
I siti d’incontri sono un’alternativa moderna per trovare l’anima gemella a Roma
Per chi trovasse comunque difficile, ai limiti dell’impossibile, innamorarsi nella Capitale un aiuto importante viene oggi da piattaforme, app, siti di incontri Roma. L’online dating è ormai un’ottima soluzione per cercare l’anima gemella quando il lavoro o altri impegni personali rendono impossibile frequentare la movida romana o ci si è appena trasferiti in città e non si ha ancora un gruppo di amicizie o, ancora, si è molto timidi o fuori dal giro degli incontri romantici ormai da un po’. Su un sito di incontri si possono impostare filtri come l’età dei potenziali partner, a che distanza massima devono trovarsi, che look è meglio abbiano, a che tipo di incontri è consigliabile che siano interessati: aumentano in questo modo le probabilità di conoscere nuove persone con cui si abbiano una certa affinità e più probabilità di costruire qualcosa. Anche se è conosciuta come la città dell’amore e a dispetto di un tratto che porta inciso nel nome (Roma è notoriamente l’acronimo di “amor”, il termine con cui i poeti si riferiscono da sempre all’amore), infatti, come tutte le grandi metropoli, Roma non si rivela sempre il luogo più facile dove le anime gemelle riescono a incontrarsi.
Come aumentare le probabilità di incontrare il partner giusto a Roma
Per scongiurare quel profondo senso di solitudine che si può sperimentare in città e trovare più facilmente il partner ideale, alcuni piccoli trucchi possono aiutare. Il primo e più importante è frequentare i posti giusti. Come in ogni altra città, infatti, non solo locali e luoghi di aggregazione hanno target diversi ma anche i quartieri tendono a essere frequentati da tipologie di persone diverse: se gli appassionati di cinema dovrebbero darsi appuntamento a Cinecittà, così, chi segue una certa musica e una certa cultura indie ha più probabilità di incontrare l’anima gemella al Quadraro o alla Garbatella.
Curiosità
Che fortuna! Errore delle Agenzia delle Entrate e 14 milioni di euro salvati
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Roma – Un imprenditore, è riuscito a evitare di pagare una cartella esattoriale che ammontava a 13 milioni e 928mila euro dovuti a mancati versamenti dell’IVA, grazie a un errore ortografico nella destinazione della lettera. L’incredibile storia si è svolta a Roma, dove dal 2007, a causa di un errore di notifica, la cartella esattoriale non ha mai raggiunto il suo destinatario.
L’errore risiedeva nell’indirizzo. Invece di essere inviata a via Carlo Porzio Biroli 52, sulla Cassia, la cartella è finita a via Renato Birolli 52, sulla Prenestina. Questo errore ha portato la Corte di giustizia tributaria, in due gradi di giudizio, a dichiarare l’estinzione del titolo esecutivo contestato all’imprenditore assistito dagli avvocati Fabio Calò e Giuseppina Tenga. Il Corriere della Sera ha notato che una “L” in più ha trasformato Biroli in Birolli, causando la confusione.
Il caso ebbe inizio nel maggio 2022, quando l’Agenzia delle Entrate contestò all’uomo il mancato versamento di quasi 14 milioni di euro, dovuto a quindici cartelle esattoriali e due accertamenti. Tuttavia, a causa dell’errore nell’indirizzo, l’imprenditore “”sbadato”non aveva ricevuto nessuna notifica.
Dopo aver cercato di capire cosa stesse accadendo, il soggetto accusato scoprì che la notifica della cartella avrebbe dovuto essere inviata a via Renato Birolli 52 nel luglio 2007, ma lui non viveva a quell’indirizzo. Così, l’Agenzia aveva segnalato l’irreperibilità dell’imprenditore. Successivamente, furono inviati un’iscrizione ipotecaria e due atti interruttivi, tutti all’indirizzo sbagliato.
I giudici hanno concluso che la notifica non era mai stata completata correttamente e pertanto la pretesa è prescritta, dato che sono passati 10 anni dalla notifica. Lo stesso ragionamento è stato applicato anche per le altre cartelle.
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