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Tivoli, arriva il Tibur Street Food Festival

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Tivoli, arriva il Tibur Street Food Festival

Appuntamento sabato 17 e domenica 18 ottobre per la prima edizione del Tibur Street Food Festival

Al via sabato 17 e domenica 18 ottobre la prima edizione del Tibur Street Food Festival, la kermesse enogastronomica dedicata alle eccellenze del cibo di strada del Lazio e delle regioni italiane. Per l’occasione il centro storico di Tivoli diventerà un evento diffuso a cielo aperto, dove tra i vicoli dell’antica città latina saranno a disposizione del pubblico oltre 40 postazioni che proporranno un’ampia selezione di cibi e bevande. Le principali attività enogastronomiche tiburtine e laziali, incontrano le più significative realtà dei food truck regionali da Nord a Sud. Dal tipico panino con la porchetta agli arrosticini abruzzesi, dalla puccia pugliese alla piadina romagnola, senza tralasciare birra, vino, bibite e cocktail. Le ricette della tradizione storica locale come il cuoppo romano polpette e coratella oppure l’intramontabile pasta all’amatriciana, sono accostati a proposte più curiose come le reginelle siciliane, l’hamburger di salsiccia finanche il sushi giapponese. Tra nove vie e sette piazze cittadine centinaia di piatti per tutti i gusti, dolci e salate, per pranzare, cenare o per uno spuntino veloce. Nei menù saranno disponibili anche alimenti per vegani, vegetariani, celiaci e kids. Nelle vie della città sarà possibile poi incontrare le postazioni musicali a dall’Accademia Beats Generation di Tivoli, decine di artisti di strada arricchiranno il festival con i suoni e i colori della festa. Le vie e le piazza coinvolte saranno: piazza Garibaldi, via della Missione, piazza Santa Croce, via Pietro Nenni, vicolo Fumasoni, via Due Giugno, via Trevio, piazza Sante Viola, piazza Plebiscito, via Palatina, vicolo dei Palatini, piazza Palatina, via dei Sosii, piazza dell’Erbe, via Ponte Gregoriano e piazza Rivarola. L’evento, ad ingresso libero,  si svolgerà nel rispetto di tutte le norme vigenti in fatto di sicurezza sanitaria e distanziamento, con il patrocino del Comune di Tivoli.

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Carbonara day, la ricetta romana compie 70 anni

Carbonara day, la ricetta romana compie 70 anni

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Carbonara day, la ricetta romana compie 70 anni

Carbonara day, la ricetta romana compie 70 anni

Oggi si celebra il Carbonara Day, un’occasione speciale per festeggiare uno dei piatti più iconici della cucina romana, conosciuto e amato in tutto il mondo. Questa festa è nata dall’idea dei pastai dell’Unione Italiana di condurre un sondaggio per scoprire gli ingredienti preferiti dagli italiani per la pasta, e ha rivelato che uovo, pecorino romano, guanciale e pepe sono i protagonisti indiscussi della carbonara. Da allora, ogni anno a partire dal 2017, l’#CarbonaraDay si è trasformato in un evento sociale che coinvolge appassionati e turisti, spingendoli a condividere sui social network foto e dettagli dei loro piatti di carbonara preferiti.

Secondo quanto riportato da Fanpage.it, nella capitale il costo medio di una porzione di carbonara si attesta intorno ai 9 euro. Un prezzo che, nonostante possa variare, non scoraggia i numerosi estimatori di questo piatto delizioso e sostanzioso.

La ricetta originale della carbonara ha compiuto nel 2024 ben 70 anni. È stata pubblicata per la prima volta in Italia nel 1954 sul periodico “La Cucina Italiana”. Originariamente, la preparazione differiva leggermente da quella che conosciamo oggi: oltre agli ingredienti base come uova, pecorino, pepe e guanciale, le prime versioni prevedevano anche l’uso di aglio, formaggio gruviera e pancetta al posto del guanciale.

Da allora, la carbonara ha subito numerose interpretazioni e adattamenti in tutto il mondo. Secondo il New York Times, ci sarebbero addirittura ben 400 varianti di questo piatto iconico. Ogni cultura ha apportato le proprie modifiche, conservando l’essenza del piatto ma arricchendolo con ingredienti e sapori locali.

Il Carbonara Day non è solo un’occasione per gustare questo piatto delizioso, ma anche per celebrare la sua storia e la sua evoluzione nel corso degli anni. È un’opportunità per unirsi in festa e condividere la passione per una delle pietanze italiane più amate al mondo.

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Chef Ruffi apre un ristorante a Milano: menù con piatti precotti e surgelati.

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Chef Ruffi apre un ristorante a Milano: menù con piatti precotti e surgelati.

Chef Ruffi sta pianificando l’apertura di un ristorante a Milano. Nonostante sia conosciuto per l’utilizzo di panna, dadi, prodotti surgelati e precotti nei suoi piatti, al punto da essere considerato da molti come “il peggior cuoco italiano al mondo”, vanta quasi 500mila follower sui social media. Il suo vero nome e le fattezze del suo volto restano un mistero, dato che sceglie di apparire sempre mascherato.

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Ruffi svela di insegnare in modo inusuale tecniche culinarie, ricette e ingredienti poco conosciuti, nonostante siano consumati quotidianamente come il glutammato, ingrediente base del dado. Definendosi “lo chef più famoso d’Italia”, sostiene che nessuno al di fuori del Paese possa essere chiamato chef. Inoltre, afferma di aver perfezionato le sue abilità culinarie viaggiando intorno al mondo e, in particolare in Cina, presso un maestro dal quale ha appreso l’arte della cucina cinese.

Diverse recensioni indicano il miglior ristorante d’Italia a Milano, specializzato in risotti. Ruffi rivela di viaggiare spesso tra l’Arabia Saudita, Dubai, l’Asia e l’Inghilterra. Dichiarando di essere finanziato da uno sceicco, lo definisce un amico e un collega piuttosto che un mero investitore. Nonostante riceva numerose critiche, non sembra preoccupato: “Gli haters sono inevitabili quando si è famosi e bravi, ma spesso sono proprio questi ultimi a voler fare una foto con me. Li adoro”.

La sua scelta di apparire sempre con maschera ha suscitato curiosità. Ruffi spiega non sentirsi ancora pronto per essere riconosciuto ovunque, ma assicura che presto si svelerà.

Sostiene con convinzione che i suoi piatti vadano prima provati e poi giudicati, mettendo in discussione anche le tecniche culinarie tradizionali: “Chi ha stabilito che si fa così e non diversamente?”. Nel prossimo anno prevede di aprire un ristorante a Milano, che sarà seguito da altre aperture. Di questo nuovo progetto rivelato, dice: “I lavori sono già iniziati. Sarà un luogo dove faremo cucina italiana, pizze e piatti cinesi, con musica e spettacoli dal vivo”.

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