Attualità
Trasporti per i disabili – A Roma servizio nel caos
Le macchine non bastano a coprire il servizio per tutti, così le famiglie con disabili a carico sono costrette a restare a casa
C’è chi deve recarsi a visite mediche e sedute di terapia, chi a lavoro, chi agli appuntamenti settimanali con le attività riabilitative. L’appalto del Comune di Roma alla Tundo Spa, uno degli operatori che ha in carico non solo il servizio a chiamata per disabili sul territorio della Asl Roma 1 e in parte Roma 2 ma, sempre per le categorie fragili, anche il trasporto scolastico, sta dando problemi da settembre. Le vetture a disposizione non bastano e troppo spesso capita che al telefono le richieste delle famiglie non vengano accolte. Alcune auto non partono nemmeno perché restano senza carburante. Sui disservizi della Tundo sono intervenuti i sindacati, pronti a lanciare lo sciopero: “I lavoratori non vengono pagati da maggio“. Già, alla base dei disagi ci sarebbero le mancate coperture dei costi del servizio, rimasto fermo per un giorno la settimana scorsa, poi ripartito ma, stando alle testimonianze delle famiglie, ancora a singhiozzo. Chi non riesce a richiedere il trasporto con Tundo può farlo con le altre tre cooperative taxi che hanno in affidamento il servizio seppur in proporzioni inferiori. La maggior parte di queste però non è fornita di macchine con pedana, e a farne le spese quindi sono i disabili motori che necessitano di muoversi in carrozzina.
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